La gente mi critica perché porto ancora mio figlio nel passeggino

La gente mi critica perché porto ancora mio figlio nel passeggino
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

C’è davvero un’età giusta per il passeggino? Ci sono persone che, nel loro affanno di intromettersi nelle vite altrui, parlano le di permissivismo o di negligenza ogni volta che vedono un bambino con più di 3 anni che è ancora nel passeggino. Quasi nessuno si domanda se bambino ha un problema di sviluppo o una malattia che, semplicemente, gli impedisce di avere la stessa autonomia che hanno gli altri.

È la stessa cosa che provano molte madri e molti padri di bambini con la sindrome di Down o altri problemi legati allo sviluppo, che li obbligano a portare i propri figli nel passeggino a età già avanzate. Inoltre, talvolta per rendere più agevole e veloce il trasporto, molti decidono di mettere il bambino nel passeggino.

Il problema di base è sempre la facilità con cui si pronuncia un giudizio senza sapere. Una madre che spinge un passeggino con un bambino di 5 anni non è per forza troppo permissiva, né “una paladina dell’educazione naturale”. Talvolta è solo la madre di un bambino con disturbi articolari.

Dobbiamo essere molto più rispettosi e sensibili. Non c’è un’età giusta per il passeggino, e ogni famiglia è liberissima di applicare le strategie che desidera nel crescere i propri figli, conoscendo in ogni momento quali sono le loro necessità.

La bambina di 5 anni che usa ancora il passeggino

Qualche mese fa è stata pubblicata sulla rivista “Little Things” la storia di una bambina chiamata Madison. Ha poco più di 5 anni e la sua famiglia la porta ancora nel passeggino. È tra l’altro una bambina abbastanza alta per la sua età, e questo fa sì che sia sempre additata ogni volta che i suoi genitori la portano fuori.

“È troppo grande!” le dicono alle sue spalle tra le risate e la derisione. Madison ascolta e abbassa la testa. Alla fine Rachel, la madre, si è vista obbligata a raccontare la sua storia nel suo blog “Life on my family and me”. La bambina soffre della sindrome di ipermobilità articolare. Può camminare come qualsiasi bambino della sua età, con l’unica differenza che si stanca molto velocemente. E quando lo fa, questo le causa un dolore intenso a piedi, caviglie e ginocchia.

In estate il dolore aumenta, perciò i suoi genitori la portano sempre nel passeggino. Assume antinfiammatori e ci sono periodi più difficili, ma in alcuni momenti riesce ad avere una vita completamente normale.

La sua storia ha portato un po’ di attenzione sulla facilità con cui a volte si giudica una famiglia in modo tanto crudele, accusando di crescere male i bambini quando in realtà si tratta solo di un amore immenso.

Bambini con problemi alle articolazioni

C’è un’età giusta per il passeggino?

Come già sappiamo, i bambini grandi richiamano sempre l’attenzione quando solo nel passeggino. In media, un bambino dovrebbe essere capace di camminare di fianco al papà e alla mamma dopo i due anni e mezzo o tre.

Tuttavia ci sono molti fattori che bisogna tenere in conto.

I lunghi tragitti fino all’asilo nido o a casa dei nonni

Se decidiamo di non prendere la macchina e proviamo a fare una passeggiata più o meno lunga con un bambino o una bambina di due anni e mezzo, la situazione si complica. A questa età difficilmente faranno un tragitto di più di 10 o 15 minuti.

Se in più siamo di fretta, il passeggino continuerà ad essere quel “rifugio” d’emergenza con cui portare i nostri figli in maniera sicura.

C'è un'età giusta per il passeggino? Famiglie per la strada.

 

A 3 anni dobbiamo cominciare a negoziare

Se nostro figlio non ha nessun problema di mobilità, l’età giusta per il passeggino si aggira intorno ai 3 anni. È il periodo perfetto per cominciare a negoziare con lui piccoli tragitti da fare mano nella mano. È un momento ideale per insegnargli le regole dell’educazione civica: quando attraversare sulle strisce, quando fermarsi, dove guardare e la necessità o meno di non lasciare mai la mano della mamma o del papà.

Sono semplici strategie che possiamo mettere in pratica in brevi passeggiate di 20 minuti in modo da renderle più stimolanti. Man mano che crescono, guadagneranno resistenza per camminare più a lungo senza stancarsi. In ogni caso, la cosa migliore è iniziare da brevi passeggiate.

 

Ci metterà ancora un po’ ad essere autonomo

Ogni bambino ha i suoi ritmi e i suoi tempi. Non bisogna vedere come un problema continuare a portarli nel passeggino a 4 o 5 anni, se lo necessitano. Quello che pensano gli altri non ha nessuna importanza. Ciò che è veramente essenziale è che nostro figlio esca all’aria aperta, che riceva stimoli, ascolti, senta e si circondi di tutto quello che la vita ha in serbo per lui.

L'età giusta per il passeggino è fino a 3 anni, ma varia da bambino a bambino.

Può darsi che ci metta un po’ di più ad essere autonomo. A mettere i piedi per terra con stabilità per camminare senza cadere, perché le sue gambe sostengano il suo peso e ci sia abbastanza equilibrio per iniziare a correre.

Non importa quando arriverà quel giorno. Come madri, come padri e persone che amano il bambino, saremo insieme a lui in ogni passo per soddisfare ogni sua necessità.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.