Ecopedagogia: educare all'aria aperta

Sapevate che esiste un nuovo modo di educare all'aria aperta? Si chiama Ecopedagogia e ha moltissimi vantaggi. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Ecopedagogia: educare all'aria aperta
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Scritto Yamila Papa

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Il mondo sta cambiando molto velocemente, nessuno può metterlo in dubbio. Le nuove generazioni passano sempre più tempo lontano al chiuso, lontano dalla natura, rischiando di perdere il contatto con ciò che è l’ambiente esterno. Ecco perché, anche a livello educativo, è necessario ricorrere a nuovi modelli. Come l’ecopedagogia, ovvero l’educazione all’aria aperta.

Si tratta di un metodo didattico nono “convenzionale”, in cui maestri e alunni escono dalle tradizionali aule scolastiche per imparare e studiare con il cielo come tetto. Se non avete mai sentito parlare di ecopedagogia ma vi interessa conoscerla meglio, continuate a leggere.

Cos’è l’ecopedagogia?

Fino a poco tempo fa, quando si pensava all’insegnamento, immaginavamo una classica aula scura, con diversi banchi disposti in linee rette davanti a una cattedra, con la classica lavagna di lato. Oggi questo stereotipo viene mantenuto in larga parte, con qualche modifica suggerita dalle nuove tecnologie e i moderni studi in ambito pedagogico. Ad ogni modo, sempre più scuole optano per l’istruzione all’aria aperta e il modello dell’ecopedagogia si sta affermando in diversi paesi.

Fondamentalmente, è un concetto in cui la natura e la cura dell’ambiente sono una parte molto importante dell’insegnamento. Inoltre, in questo tipo di educazione i bambini sono invogliati ad essere più creativi, possono respirare aria fresca e praticare sport: quasi senza accorgersene.

L’ecopedagogia può essere effettuata in un parco, nel cortile della scuola, in un giardino, sulla spiaggia, in una casa immersa nel verde, nel bosco, in montagna… Insomma, le alternative sono davvero molte.

Questo modello può sembrare una novità da noi, in Italia. Ma il fatto è che in paesi come la Germania, la Norvegia, la Finlandia e la Svezia sia già una realtà consolidata, certamente deve far riflettere i nostri amministratori.

Perché educare all’aria aperta?

L’obiettivo principale di questo metodo è che i bambini siano in pieno contatto con la natura fin da piccoli, anche se vivono in una grande città.

Questa relazione con l’ambiente consente un migliore sviluppo fisico e mentale dei bambini, che sono stimolati da ciò che vedono intorno a loro, senza che ciò limiti o influenzi il loro apprendimento “tradizionale”. Cioè, quello relativo a materie come matematica, grammatica, storia, ecc.

Bimbo studia albero

“In una fase cruciale della vita come l’infanzia, è molto importante che gli studenti stabiliscano i pilastri su cui sosterranno la loro età adulta”.

L’ecopedagogia non trascura le materie e i programmi di studio tradizionali. Accanto a loro, però, permette di creare spazio per altri temi. Come la creatività, l’autostima, l’autonomia, il lavoro di squadra, la fiducia in sé stessi, il rispetto e la protezione delle risorse naturali.

Come funziona l’educazione all’aria aperta

È certo che i bambini che vivono nelle grandi città abbiano un “deficit” in termini di contatto con la natura. Questo li rende assai dipendenti dalla tecnologia e dagli schermi, riducendo notevolmente non solo la consapevolezza dell’ambiente e della natura ma anche le relazioni interpersonali.

Pertanto, l’educazione all’aria aperta è un ottimo modo per consentire loro di entrare in contatto con l’ambiente e, soprattutto, offre spazi più ampi per interagire.

Alcuni bambini, quando passano del tempo a contatto con la natura, ad esempio nei villaggi estivi, tornano in città completamente cambiati e in meglio. L’ecopedagogia va quindi vista come un’occasione per rendere più completa l’educazione. Da piccoli, i nostri figli hanno bisogno di più spazio per spostarsi a loro piacimento, per esplorare e conoscere. Come vedete, questo tipo di educazione porta con sé un gran numero di vantaggi.

Una lezione di ecopedagogia

La premessa di queste scuole all’aria aperta è che “la natura è l’aula” e, difatti, gran parte della giornata scolastica viene trascorsa all’aperto. I piccoli alunni possono divertirsi a creare un giardino, pranzano all’ombra di un grande albero, osservano gli insetti, fanno birdwatching, imparano le basi dell’agricoltura e dell’allevamento, oltre a svolgere diversi sport all’aria aperta.

Allo stesso modo, ci sono anche aule con tetti e pareti dove si svolgono altre attività o che permettono di continuare a studiare nelle giornate di freddo, quando piove, nevica o anche se fa troppo caldo.

Lo scopo dell'ecopedagogia è di educare all'aria aperta

Se volete iscrivere i vostri figli a una scuola che offre educazione all’aria aperta, ma non siete sicuri che sia adatta a loro, vi consigliamo di prendervi del tempo per andare a visitare quella struttura. In tal modo potrete toccare con mano tutti gli aspetti di queste scuole che si dedicano all’ecopedagogia.

Le classi sono formate da piccoli gruppi di bambini – non più di 25 – e di età diverse. Qui, imparano diverse materie completamente collegate tra loro. Ciò significa che non ci sono solo lezioni di matematica, lezioni di biologia o di letteratura, ma imparano nel loro complesso, combinando i vari concetti.

Naturalmente, c’è anche molto tempo libero per giocare, fare escursioni, imparare lingue, musica, arte e tutto ciò di cui i bambini hanno bisogno per sviluppare il loro intelletto. In breve, le scuole all’aperto sono un’alternativa molto completa e sempre più popolari in tutto il mondo.


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