I 5 valori di ogni famiglia felice

Che i figli ricevano un'educazione sana non implica soltanto che ottengano buoni voti. Esistono valori che i genitori devono trasmettere. Questi accompagneranno i vostri figli per tutta la vita.
I 5 valori di ogni famiglia felice
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

I valori sono principi che ci permettono di moderare il comportamento per vivere in armonia con gli altri. Ecco i 5 valori di ogni famiglia felice.

La famiglia è un piccolo gruppo di persone che devono convivere nella quotidianità anche se i problemi sono sempre all’ordine del giorno. Questo succede perché ogni componente ha i propri interessi, pregi e difetti. Per cui, essere tutti felici è un’impresa.

Tuttavia, raggiungere una sana convivenza non è impossibile. Dipenderà dall’autorità, dall’educazione e dal compromesso. L’idea è di utilizzare tutti e tre gli elementi per costruire un ambiente gradevole per tutti quelli che fanno parte del gruppo familiare.

Ovviamente vi domanderete: come si può ottenere questo? La risposta è sempre: con i valori. Ed ecco i 5 valori di ogni famiglia felice.

I 5 valori di ogni famiglia felice

Primo: l’amore

I 5 valori

La prima cosa che deve legarci ai nostri parenti non è il sangue ma l’amore. I gesti affettuosi sono una forma di comunicazione che esiste tra una coppia di genitori e i loro figli.

Attraverso il calore condiviso, ci identifichiamo con il gruppo a cui apparteniamo. Questo sentimento è qualcosa che si sente, ma che va anche coltivato. Per questo, noi genitori dobbiamo abituare i piccoli ad avere un rapporto di vicinanza, affettuoso e aperto all’interno della famiglia.

L’amore da solo non basta. Mancano altri valori che facilitano i rapporti all’interno di questo nucleo. Educare in altri aspetti è anche garantire che l’affetto e il rispetto reciproco siano leggi in una casa.

Secondo: l’obbedienza

Lungi da quello che alcuni pensano, l’obbedienza non significa sottomettere i piccoli agli ordini dei grandi. Parliamo piuttosto di un rispetto per l’autorità familiare. Di far capire ai piccoli il perché di ogni ordine o regola.

In questo senso, sarà la logica a sostenere il rapporto tra adulti e bambini. Per questo, è necessario insegnare la ragione d’essere di ogni norma. Per esempio, perché un bambino faccia la doccia regolarmente, è vitale spiegargli l’importanza dell’igiene.

E con l’orientamento arriva anche la disciplina. Se vogliamo che i nostri figli abbiano buone abitudini, dobbiamo dar loro l’esempio e pretendere. Stabilire regole e orari è la cosa migliore. Così, il bambino farà automaticamente quello che è giusto. Vigilare, premiare o castigare.

Terzo: la tolleranza

Parte importante del vivere in gruppo è accettare quello che siamo e anche quello che sono gli altri. Per riuscire in questo, dobbiamo inculcare la tolleranza. Essere tolleranti è capire l’esistenza dell’altro, della sua realtà. Avete presente i pregi e i difetti? Ci riferiamo a questo.

Questo valore comporta inculcare una serie di idee essenziali: il fatto che non siamo esseri perfetti. La realtà del fatto che siamo diversi. E la possibilità della compassione. Quest’ultima significa essere pronti a capire e aiutare anche quando l’altro ha commesso un errore.

Il trucco è identificare i momenti in cui dobbiamo chiedere e quelli in cui dobbiamo lasciar perdere o perdonare. Ricordate che a volte agiamo sotto pressione. E questo deve sempre essere valutato. Se vostro figlio lo impara, gli avrete dato un’enorme risorsa per la vita.

Quarto: il rispetto

Ma non tutto può essere fatto passare. La tolleranza è buona nella misura in cui viene praticata alla pari tra i familiari. Se alcuni sono tolleranti e altri no, si aprirà il passo all’egoismo e, alla fine, si litiga. Per evitare questo, il rimedio è il rispetto.

Rispettare è evitare i danni a terzi

Il rispetto si basa sull’idea che tutti abbiamo un limite. Tale limite non deve mai essere oltrepassato dagli altri. È corretto che “ognuno è come è”, sempre e quando l’azione di uno non danneggi gli altri.

In generale, quando non rispettiamo ci imponiamo sugli altri. E, alla fine, non permettiamo loro di essere! Sicché, la regola massima è “Non fare agli altri quello che non vorresti che sia fatto a te”.

Quinto: la responsabilità

Essere rispettosi è essere responsabili anche con il resto dei parenti. Quando parliamo di responsabilità, ci riferiamo a tutto quello che dobbiamo fare per noi e per i nostri cari.

Essere responsabili è pensare che c’è un mondo che ci gira intorno. Al quale non dobbiamo solo chiedere ma anche donare. Ai bambini bisogna spiegare che così come ricevono, devono anche dare.

I 5 valori sopra indicati si sviluppano quando il bambino si esprime con facilità. Tale processo inizia ad innescarsi anche prima dell’età scolastica.


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