Emorroidi in gravidanza: consigli per trattarle

Soffrire di emorroidi in gravidanza purtroppo è un'esperienza comune a molte donne. Ecco qualche consiglio.
Emorroidi in gravidanza: consigli per trattarle

Ultimo aggiornamento: 08 ottobre, 2018

Le emorroidi in gravidanza sono un fenomeno più comune di quanto crediate. Purtroppo, attorno a questo problema esiste una sorta di tabù. Per questo spesso non ne riconosciamo la presenza e, di conseguenza, il possibile trattamento. Anche se si tratta di una condizione che può colpire chiunque, durante la gravidanza sono più probabili per via della pressione esercitata sull’ano. 

La comune stitichezza, l’infiammazione delle vene delle gambe e il momento del parto sono anche possibili cause dell’infiammazione del tessuto intestinale. Di conseguenza, questo periodo è il più comune per la comparsa delle emorroidi in gravidanza. Infatti, circa il 40% delle donne incinte ne soffre. 

La complicazione delle emorroidi si verifica generalmente quando fuoriescono. Questo provoca un prolasso e dolori molto fastidiosi. Il dolore delle emorroidi esterne è più comune quando la donna si siede, per lavarsi o semplicemente muovendosi. Quelle che si trasformano in trombi sono ancora più dolorose.

Nel caso delle emorroidi interne, possono essere quasi impercettibili, causano poco dolore e l’unica complicazione può essere del sangue nelle feci. Anche se la presenza di sangue può essere preoccupante per una donna incinta, se si tratta di emorroidi non ci sono rischi per il feto.

Principali sintomi delle emorroidi in gravidanza

emorroidi in gravidanza sintomi

È semplice identificare i segnali che indicano la comparsa delle emorroidi. Sappiamo che sono comuni durante la gravidanza, e possono apparire durante qualsiasi fase della gestazione, ma sono più ricorrenti durante il terzo trimestre. Nel periodo finale della gravidanza si esercita maggiore pressione sull’ano, e questa è una delle principali cause della loro comparsa.

I sintomi che evidenziano la presenza di emorroidi in gravidanza possono essere i seguenti.

  • Dolore nella zona, specialmente durante la defecazione
  • Bruciore
  • Prurito
  • Fastidio quando si cammina, ci si siede o cambiando posizione mentre si dorme
  • Sanguinamento occasionale.

Come trattare le emorroidi in gravidanza?

Come abbiamo detto, questo problema si presenta con frequenza durante la gestazione, ma può essere prevenuto con un’alimentazione ricca di fibre e una corretta idratazione. Non possiamo evitare di soffrirne. Nonostante ciò, esistono alcune misure da attuare per trattarle e trovare il sollievo desiderato.

I consigli degli specialisti e delle madri con esperienza sono questi.

  • In generale, vengono indicati dei farmaci, ma in caso di gravidanza è preferibile impedire il consumo di troppi medicinali. In alcuni casi, la complicazione delle emorroidi porta all’intervento chirurgico, che bisognerebbe cercare di evitare se possibile durante questa fase.
  • Possono essere consigliate creme o supposte, ammesso che siano innocue per il feto.
  • Alcuni rimedi naturali implicano il trattamento con acqua tiepida. Per alcune donne ha funzionato l’applicazione di ghiaccio, per altre l’acqua calda.
emorroidi in gravidanza
  • Per alleviare l’attrito, si consiglia di indossare intimo di cotone e di pulirsi con salviette umidificate, al posto della carta igienica.
  • È importante mantenere una corretta igiene intima, soprattutto dopo aver defecato, perché anche dei piccoli resti potrebbero causare prurito. Si consiglia di lavare con acqua e sapone neutro dopo essere andate al bagno, e poi asciugare bene per evitare di lasciare la zona umida.
  • Evitiamo di passare troppo tempo in piedi o sedute e dormire di lato più che sulla schiena.
  • Per migliorare la situazione si consiglia anche di modificare le abitudini alimentari, per ammorbidire le feci e sentire meno dolore.
  • L’esercizio fisico aiuta a migliorare la circolazione, ma ovviamente evitate di andare in bici, visto che la posizione potrebbe farvi molto male.
  • Mantenete un orario regolare per i pasti ed evitate di consumare alimenti che possono causare flatulenze o che siano astringenti.
  • Ricordate di consultare il medico se dovesse farvi molto male, specialmente dopo il parto, per via dell’episiotomia o del cesareo.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.