Le ferite emotive dell'infanzia: quando un cerotto non basta

Le ferite emotive dell'infanzia: quando un cerotto non basta

Ultimo aggiornamento: 07 ottobre, 2017

Le ferite emotive dell’infanzia emergono nell’età adulta come se fossero appena state vissute. Ogni bambino impara a comportarsi, reagire, sentire e pensare in un certo modo. Gli risulterà difficile modificare queste abitudini ormai radicate, una volta diventato adulto. 

Secondo alcuni studi di psicologia, esistono ferite emotive comuni che influiscono sul modo in cui vediamo e affrontiamo la vita da adulti.

Le cinque ferite emotive più comuni

La paura del rifiuto

Sia fondata o meno, è la paura di non essere accettati socialmente, di perdere l’affetto della figura di riferimento, tra le altre cose. Il bambino che cresce in preda a questa paura, diventa una persona con una bassa autostima e scarso amor proprio, incline a sacrificare le proprie opinioni per adottare quelle degli altri.

L’ansia da separazione

Il timore di essere separato dai genitori o di sentirsi solo e abbandonato durante l’infanzia porta un bambino a essere un adulto timoroso, timido, con un costante bisogno di affetto e pertanto insicuro e sottomesso.

L’umiliazione

Un bambino umiliato nell’ambiente familiare e sociale da parenti o compagni di classe che sminuiscono le sue qualità o se ne prendono gioco, lo criticano e lo biasimano, tende a diventare un adulto al contempo timido e rassegnato, tirannico e spietato.

Le ferite emotive sono difficili da cicatrizzare.

L’ingiustizia

Essere vittima di richieste ingiuste o di rimproveri non adeguati ai suoi sbagli, rende un bambino insicuro, diffidente di tutti e di tutto. Nell’età adulta si trasformerà in una persona pessimista e negativa che criticherà in maniera eccessiva le persone che fanno parte della sua vita.

Il tradimento

Si verifica quando gli adulti non mantengono le promesse fatte, disattendendo le aspettative del bambino, il quale finisce per diventare diffidente  e poco socievole.

Oltre alle ferite già citate, ne esistono altre due molto comuni.

La mancanza di affetto

La mancanza di affetto è una delle ferite emotive più dannose. Chi cresce privo di affetto è condizionato a essere infelice. 

L’affetto è necessario quanto il cibo, l’igiene, o la cura delle malattie, poiché il cervello, come il resto del corpo, ha bisogno di essere stimolato e di ricevere tutto ciò di cui ha bisogno.

Quando i bambini soffrono di carenza di affetto, sono più inclini a contrarre malattie di ogni tipo, subiscono un ritardo nello sviluppo fisico, presentano disturbi del comportamento, sono stressati e hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri. 

La mancanza di affetto nell’infanzia è una delle ferite emotive che si trascinano fino all’età adulta. Genera adulti freddi, insensibili, dotati di scarsa empatia e con difficoltà a provare amore.

Un cuore ferito.

L’abbandono emotivo

L’abbandono emotivo è un’altra ferita che i bambini che ne hanno sofferto si portano dietro fino all’età adulta quasi fosse un malattia genetica. 

Gli uomini e le donne che da piccoli sono stati privati della vicinanza dei genitori crescono sentendosi vuoti e poco apprezzati.

L’abbandono emotivo si verifica quando i genitori, vuoi perché non hanno tempo per stare con i figli, vuoi perché non sentono affinità con loro, li tengono a distanza sia fisicamente che spiritualmente.

Questa ferita emotiva è considerata alla stregua di un maltrattamento. Al pari della carenza d’affetto, è difficile da sradicare dopo che ha accompagnato un bambino per tutta la vita. Non di rado conduce alla depressione e alla tristezza cronica.

Come evitare di provocare ferite emotive a mio figlio?

Per non provocare ferite emotive a vostro figlio vi raccomandiamo di:

  • Dedicargli più tempo, prendendovi cura di lui appena potete e non delegando altre persone.
  • Parlare di argomenti che gli interessano, discutere i suoi punti di vista e rispondere ai suoi dubbi.
  • Non paragonarlo mai agli altri. Se volete che si comporti come gli altri e sia il migliore nei compiti in classe, invitatelo a fare ricerche e studiare.
  • Affrontare le sue paure senza minimizzarle. 
  • Premiarlo, lodarlo, sottolineare le sue qualità e applaudire i suoi successi. In questo modo accrescerete la sua autostima.
  • Offrirgli il vostro tempo e chiedere aiuto a uno specialista per affrontare argomenti come la morte di un familiare, il divorzio dei genitori, la sua timidezza, la verità sulle sue origini (adozione).

Questi sono alcuni consigli generici per tutti i nuclei familiari. Tuttavia, il modo migliore di non provocare ferite emotive a un bambino è nelle mani e nel comportamento di ogni famiglia.


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