Quanto può arrivare a durare un parto?

Quanto può arrivare a durare un parto?

Ultimo aggiornamento: 28 maggio, 2018

Il parto è un processo formato da diverse fasi che hanno luogo  progressivamente. Di fronte alla domanda “quanto può arrivare a durare un parto?” bisogna considerare che ogni donna è a sé e ha le sue peculiarità.

Si avvicina la fine della gravidanza ed è inevitabile provare un po’ di timore per quello che verrà: il parto. Uno dei dubbi più frequenti è quanto può arrivare a durare un parto normale. Continuate a leggere e scoprirete tutto al riguardo.

Il parto è un processo fisiologico suddiviso in tre fasi. La durata totale del parto dipende da diversi  fattori come la posizione del bambino, lo stato emotivo della madre, se si tratta di un primo parto eccetera.

Anche se esistono parti “corti”, sono alquanto rari e in genere danno luogo a complicazioni per la mamma e per il bambino. Questo tipo di parto è definito “precipitoso”. In genere è provocato da complicazioni o imprevisti durante la gravidanza.

L’ideale è che il processo del parto avvenga in un lasso di tempo adeguato senza bruciare i tempi. In questo modo, tutto seguirà il suo corso normale e l’organismo della madre si riprenderà in maniera ottimale.

Continuate a leggere per avere un’idea di quanto può arrivare a durare un parto. A seguire vedremo in che cosa consistono le tre fasi normali di un parto.

Quanto può arrivare a durare un parto: le tre fasi

1. Fase dilatativa

Questa fase è la più lunga e si suddivide a sua volta in due tappe. Nella prima, chiamata fase di dilatazione latente, cominciano le contrazioni. Queste aiutano a modificare il collo dell’utero. 

Il ventre si indurisce e si rilassa e non si prova molto dolore. La contrazione comincia nella parte bassa della schiena e si estende verso il ventre e il bacino. Questa tappa non ha una durata definita, poiché le contrazioni sono irregolari e possono durare giorni interi.

La fase successiva è quella della dilatazione attiva. Ha inizio quando il collo dell’utero arriva a una dilatazione di 3-4 centimetri. Le contrazioni diventano sempre più intense e regolari e si susseguono ogni 3 o 5 minuti. In questa fase, la mamma deve essere ricoverata.

Nelle primipare la dilatazione può durare dalle 8 alle 18 ore. Nelle donne che hanno già avuto figli, invece, il tempo si riduce a 5-12 ore.

Quanto può arrivare a durare un parto? Dipende da molte variabili. In genere la fase dilatativa dura dalle 8 alle 18 ore

2. Fase espulsiva

Anche questa si divide in due tappe. La prima è detta fase passiva. Il collo dell’utero ha già raggiunto la dilatazione necessaria per far passare la testa del bambino nel canale del parto. Si tratta di una dilatazione di 10 centimetri.

La fase seguente è la fase attiva. La madre sente il cosiddetto “riflesso di eiezione“. Istintivamente sentirete il bisogno di spingere a ogni contrazione. Queste vi aiuteranno a espellere vostro figlio. La testa del bambino è già visibile nel canale del parto. Questa fase in genere può durare dai 35 ai 50 minuti in tutto.

Se la donna ha scelto di ricorrere all’epidurale, i tempi possono allungarsi e la fase espulsiva può durare anche 1 o 2 ore. Il farmaco somministrato, infatti, reprime il riflesso di eiezione e le spinte devono essere fatte in maniera cosciente, seguendo le indicazioni dell’ostetrica.

“L’ideale è che il processo del parto avvenga in un lasso di tempo adeguato senza che si brucino le tappe.”

3. Fase del secondamento 

Questa è l’ultima fase del parto e ha luogo dopo che il bambino è nato. La donna sente delle contrazioni indolori, che servono a espellere la placenta, il sacco amniotico e le membrane che contenevano il bambino. 

L’utero si ritrae e diventa più piccolo, mentre i vasi sanguigni che alimentavano la placenta si chiudono poco a poco. In genere il secondamento dura circa mezzora in caso di parto senza epidurale. Al contrario, può durare anche più di 60 minuti. 

Se si fa una media, un parto può arrivare a durare fino a poco più di 9 ore in totale.  Si comincia a calcolare da quanto inizia la prima fase di dilatazione fino al secondamento.

La fase espulsiva dura al massimo un'ora.

Ovviamente, ogni donna è a sè e la durata reale del parto dipenderà da diverse variabili. Alcune di queste sono l’età, lo stato di salute della donna, la quantità di parti precedente e altri fattori.

Il parto, come ogni processo, è formato da fasi che devono compiersi ognuna con i suoi tempi. Solo così la nascita del bambino avverrà senza inconvenienti. Per qualsiasi dubbio su quanto può arrivare a durare un parto, vi consigliamo di consultare lo specialista.

 

 

 


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.