L'immaginazione nei bambini: tutte le sue tappe

Se c'è qualcosa per cui i bimbi sono famosi è la loro capacità di immaginare e creare nuovi mondi. Oggi, vi spieghiamo tutte le tappe dell'immaginazione nei bambini: cos'è e come si sviluppa.
L'immaginazione nei bambini: tutte le sue tappe
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2023

La fantasia, l’intuizione, la scintilla di vitalità tipica dell’età infantile sono caratteristiche che definiscono da sempre i più piccoli. L’immaginazione nei bambini è parte integrante della realtà. Questa è la qualità più comune tra i bimbi e forma la base per comunicare con il mondo circostante.

Per un bambino la realtà non importa, perché sarà sempre accompagnato durante i suoi giorni dalla sua immaginazione. Di seguito vi spieghiamo cosa racchiude il magico mondo dell’immaginazione nei bambini.

Cos’è l’immaginazione nei bambini?

Lo sconosciuto, l’astratto potrebbero essere papabili definizioni di questa parola. Perché? Perché nell’immaginazione i limiti e la logica non esistono. Nasce dall’esigenza del piccolo di allargare gli orizzonti del conosciuto e andare molto più in là di ciò che è visibile. Così, l’immaginazione nei bambini avrà il suo picco quando si tratterò di creare idee inusuali e originali. In questo modo potranno “vedere più in là”.

immaginazione nei bambini

Le caratteristiche dell’immaginazione nei bambini

L’immaginazione si compone di due fattori: l’esterno (il mondo circostante) e l’interno (le impressioni del piccolo riguardo il mondo).

Questi fattori permettono la capacità di combinare le percezioni rielaborando e sintetizzando i dati acquisiti. Questo permette al piccolo di stabilire e imparare a relazionarsi. Lo noterete soprattutto nei momenti di gioco, durante le favole, nel momento di vestirsi o di mangiare che darà sfogo a tutta la sua soggettività. La percezione e la soggettività saranno quindi le caratteristiche più evidenti dell’immaginazione.

Fantasia e immaginazione nei bambini

Possono essere ben distinte. L’immaginazione nasce dalla percezione della realtà e dal desiderio di reinventarla. La fantasia invece nasce dalla funzione immaginaria del pensiero, a prescindere dall’ambiente circostante.

Anche se l’una può essere il risultato dell’altra (fantasia e immaginazione), è importante che siano distinte nella vita del piccolo. L’immaginazione permane nella vita dell’adolescente durante la crescita mentre la fantasia è prettamente caratteristica dell’infanzia. Per questo è molto importante che i piccoli vivano a pieno questa tappa della vita.

Sviluppo dell’immaginazione nei bambini

Il cervello dei bambini è molto complesso, perché è in via di formazione. Le connessioni che vengono attuate di frequente rimarranno, altre invece scompariranno con la crescita. Per questo motivo diversi studi scientifici dimostrano l’importanza dei primi 3 anni di vita. Perché sono il momento perfetto per “condizionare” molte esperienze durante la crescita.

Ad esempio: ascoltare canzoni in lingue diverse, leggere, giocare, camminare e qualsiasi altra attività che favorirà lo sviluppo delle connessioni cerebrali; e aiuterà quindi lo sviluppo dell’immaginazione.

La forma con cui si sviluppa l’immaginazione nei bambini può essere difficile da individuare visto che non sarete in grado di capire cosa pensano. Perciò tutto comincia con l’esporgli diversi scenari. Ad esempio quando un genitore o insegnante si avvale di esempi fantasiosi per spiegare le sue tesi stimola il piccolo a fare “connessioni fantasiose”.

Immaginazione nei bambini tra l’uno e i 3 anni

L’immaginazione dei bambini a quest’età è fortemente condizionata dall’imitazione, questo fa in modo che le sue prime battute siano un’imitazione di quello che lo circonda. Quando il cane abbaia, il piccolo tende ad imitarlo e così si svilupperà la sua immaginazione.

Immaginazione nei bambini in età materna

Adesso cominciano ad apparire gli schemi archetipici del gioco. Ad esempio: le femminucce cominciano a giocare a fare le mamme, mentre i maschietti cercheranno di integrarsi nel gioco lavarlo e occupandosi del proprio pupazzo.

Immaginazione nei bambini in età primaria

Durante questa tappa si apre la porta al gioco di gruppo. Di conseguenza i moti immaginari si diversificano. La curiosità rispetto alle nuove esperienze ne è uno fondamentale. Questa tappa è una tra le più astratte in cui il piccolo ha capacità di supposizione e non ha bisogno di imitare.

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Immaginazione nei bambini autistici

La caratteristica principale dell’autismo è la difficoltà di apprendimento. Di conseguenza il bambino autistico evade la realtà e vive in un mondo immaginario quotidianamente. L’immaginazione di un piccolo autistico è molto più complessa dato che è difficile da interpretare per la mancanza di linguaggio o capacità motorie.

L’immaginazione dei bambini autistici è differente perché nasce dalla logica e dalla ragione. Ecco perché è un tema tutt’ora oggetto di studi neuroscientifici.

Come aumentare l’immaginazione nei piccoli

  1. Insegnare ai piccoli ad essere sempre sé stessi.
  2. Permettergli di esplorare le proprie abilità.
  3. Insegnargli a scoprire loro stessi.
  4. Giocare come metodo di sviluppo dell’immaginazione.

Mancanza di immaginazione nei bambini

La perdita di fiducia, la mancanza di stimoli, degli schemi rigidi a casa o a scuola possono portare alla perdita di immaginazione nel bambino. Anche il giudizio costante riguardo alla sue creazioni non è un fattore positivo. Se questo è il vostro caso dovete permettere al piccolo di esprimersi al meglio delle sue possibilità, facendogli fare ciò che gli piace e vedrete come acquisirà fiducia nelle sue capacità e ricomincerà a volare.


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