L'amore paterno guarisce tutte le sofferenze

L'amore paterno guarisce tutte le sofferenze
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

L’amore paterno guarisce tutto. Quando un padre abbraccia i propri figli li consola, allevia i loro timori, li rende felici. Le braccia del papà diventano un luogo privilegiato in cui i piccoli si sentono protetti e confortati dai suoi potenti battiti del cuore.

Jean Jacques Rousseau disse che un buon padre vale più di cento maestri. In effetti nessuna figura lascia un’impronta così marcata nella memoria come quella del papà. Nessuno meglio del papà può insegnare a superare gli ostacoli della vita con coraggio e sicurezza.

L’educazione non ha un genere. Entrambi i genitori sono delle guide per i più piccoli, maestri di vita e figure di spicco nella vita quotidiana. Al giorno d’oggi è sempre più frequente che gli uomini si facciano carico dell’educazione e della crescita dei bambini.

Sempre più papà si dedicano alle faccende domestiche o sono genitori single. La figura dell’uomo, sempre considerata “ausiliaria” rispetto alla figura di materna, in realtà è fondamentale.

Anche i padri nutrono, si occupano dei bambini, passano notti insonni, cambiano pannolini e abbracciano i figli con lo stesso amore, attenzione e delicatezza delle mamme.

 

L’amore paterno sopravvive per sempre nella mente del piccolo

amore paterno: padre e figlia

Viviamo in un mondo in cui tutto sembra essere deperibile. Come disse Zygmunt Bauman, recentemente scomparso, viviamo in una società liquida in cui tutto si ricicla, in cui tutto viene sostituito nell’affanno consumistico, nella sperimentazione…

Quando il piccolo sarà grande sarà catapultato in questa realtà consumistica ma avrà qualcosa di prezioso ad aiutarlo: le radici. Quel legame eterno con l’amore paterno che lo guiderà sempre per tutta la vita.

Ogni consiglio, ricordo, abbraccio diventano sensazioni che avvolgono il cuore e trasmettono al piccolo nobiltà, dolcezza, magia e determinazione. Tutto ciò è eterno, indistruttibile.

Prezioso è il padre che conosce i suoi figli

Shakespeare disse: “Prezioso è il padre che si preoccupa di conoscere i suoi figli…“.

Educare equivale a plasmare una mente, trasmettere le proprie idee, indirizzare tendenze e passioni.

Un buon padre è colui che ogni giorno si sforza di conoscere i propri figli, capire le loro emozioni, aiutarli a canalizzarle, conoscere i loro interessi, passioni e sogni.

Essere padre significa ricordare la propria infanzia

Amore paterno: padre e figlio giocano

Occorre ricordare che non bisogna mai perdere di vista il proprio bambino interiore. Un buon padre è un uomo che conosce le proprie responsabilità verso il figlio, ma che a sua volta è anche in contatto con il bambino dentro di sé.

  • Tiene a mente il valore di vivere nel presente. Un presente in cui i bambini hanno fantasie e speranze, improvvisando, lasciandosi andare al gioco, alle risate, al divertimento…
  • I piccoli si divertono tantissimo a giocare con il loro gigante buono, che a sua volta ricorda la sua infanzia rincorrendoli, cantando, ridendo fino alle lacrime…

Il miglior lascito di un padre per il figlio: il suo tempo

Ve lo ricordiamo spesso. Il miglior regalo che potete fare ai vostri figli è dedicare loro tempo, attenzioni, momenti di qualità che rimarranno per sempre nel cuore e nella memoria.

Un buon padre lo sa, e per questo sa scindere il tempo per lavorare dal tempo del divertimento, dell’affetto e delle coccole con i propri bambini.

Riconosce la priorità della famiglia e che la vita non è vita se non si dedica del tempo ai propri figli per sorridere ed essere felici insieme.

Amore paterno

Tutto questo è un tesoro prezioso per i piccoli che ricorderanno per sempre questi momenti, quelle braccia forti in cui si sentivano al sicuro, protetti e amati.

 


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Bowlby, J. (1986). Vínculos afectivos: formación, desarrollo y pérdida. Madrid: Morata.
  • Bowlby, J. (1995). Teoría del apego. Lebovici, Weil-HalpernF.
  • Garrido-Rojas, L. (2006). Apego, emoción y regulación emocional. Implicaciones para la salud. Revista latinoamericana de psicología, 38(3), 493-507. https://www.redalyc.org/pdf/805/80538304.pdf
  • Marrone, M., Diamond, N., Juri, L., & Bleichmar, H. (2001). La teoría del apego: un enfoque actual. Madrid: Psimática.
  • Moneta, M. (2003). El Apego. Aspectos clínicos y psicobiológicos de la díada madre-hijo. Santiago: Cuatro Vientos

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.