Solletico: i benefici per i bambini

Il solletico, oltre a divertire molto i bambini, ha anche dei benefici fisici e psicologici notevoli. In questo articolo vi diremo quali sono
Solletico: i benefici per i bambini
María José Roldán

Scritto e verificato lo pedagoga María José Roldán.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Si dice che la risata sia la medicina migliore. Non c’è verità più grande. Quando ridiamo, ci sentiamo bene in quel momento e non abbiamo bisogno d’altro. I pensieri diventano positivi e proviamo sensazioni piacevoli. Il solletico aiuta a sentirsi in questo modo, e diverte molto i bambini.

Ecco quali sono i benefici del solletico.

Alcune persone considerano il solletico come qualcosa di negativo, ma la verità è che può essere un’esperienza molto positivaMolti genitori fanno il solletico ai loro neonati per provocare risate dolci e piacevoli, o per creare una connessione con loro. Il solletico provoca risate e piacere … per questo ai bambini non si può non farlo. Volete sapere quali benefici può dare ai vostri piccoli?

Il solletico rafforza il legame tra le persone

Non solo scatena risate tra bambini e adulti, ma aiuta anche a costruire e rafforzare legami. Infatti, l’esperto in evoluzione Charles Darwin osservò alla fine del diciannovesimo secolo che il solletico è un meccanismo di vincolo sociale. Ad esempio, quando una madre lo fa al bambino, il piccolo ride e la mamma continua e questo aiuta la comunicazione tra madre e figlio.

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Aiuta il bambino a conoscere meglio l’ambiente circostante

Il solletico ha anche una funzione evolutiva che aiuta i bambini a conoscere meglio l’ambiente che li circonda. Ad esempio, attraverso il solletico un bambino può sentire stimoli esterni come se ci fossero una mosca o un ragno sul braccio, ed essendo una reazione evolutiva, raramente produce risate. Nonostante ciò, è necessario per tutti gli esseri viventi (come un cavallo che muove la coda perché una mosca lo sta infastidendo).

Fa bene alla salute del piccolo

Il solletico ha vari benefici, dato che oltre a divertire il bambino migliorerà la sua salute sotto molti aspetti. Stimola tutti i sensi e aiuta il piccolo a stare più attento riguardo a ciò che gli succede, favorisce lo sviluppo cognitivo e i pensieri positivi, stimola le terminazioni nervose e la circolazione sanguigna, oltre a rafforzare il sistema immunitario.

Inoltre, le risate e il movimento che lo accompagnano aiutano a esercitare i muscoli di tutto il corpo, migliorano l’apparato respiratorio inspirando ed espirando e rafforzano il cuore.

Aiuta il bambino a stabilire dei limiti

Se al piccolo non piace essere solleticato o se non si sente a proprio agio, imparerà a comunicare all’altra persona di smettere, perché non si sente bene o perché non vuole che lo rifaccia. Inoltre, sarà un’occasione per poter parlare ed esprimere sentimenti ed emozioni in un momento particolare.

Se i genitori se ne rendono conto, possono parlare di ciò che non gli piace o di cosa gli ha dato fastidio, così potranno trovare soluzioni future, come ad esempio solleticarlo leggermente. In qualsiasi momento si deve rispettare il fatto che il bambino non voglia più essere solleticato.

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Fa sentire i bambini più felici

Grazie alla produzione di endorfine, i bambini si sentono molto meglio, essendo l’endorfina conosciuta come l’ormone della felicitàÈ un modo in cui i bambini sfruttano completamente il gioco, grazie allo stimolo positivo che riceve il cervello. Inoltre, i piccoli iniziano a prendere coscienza del proprio corpo e del rispetto per se stessi e per gli altri.

Il solletico a seconda delle età

Ai bambini piace il solletico, ma il modo in cui farglielo per rafforzare il legame emotivo dipende dall’età:

  • Ai bebè piace il solletico lieve sulle guance, sul mento, sulla bocca, sulle mani o sulle piante dei piedi.
  • A partire da due anni, ai piccoli piace essere solleticati sulla schiena, la pancia, o le estremità. Man mano che crescono, sicuramente si divertiranno anche con giochi più energici.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.