I baci della mamma curano quasi tutto

I baci della mamma curano quasi tutto
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

I baci della mamma sono la migliore medicina. Fanno passare le lacrime, la paura del buio nel lettino, le coliche. Guariscono i graffi sulle ginocchia, la febbre e l’influenza. L’atto di baciare, ricco di vitamine emotive, ha quasi lo stesso effetto di un antibiotico.

L’affetto e la vicinanza di mamma e papà, i loro baci, abbracci, insomma quell’educazione positiva in cui il bambino cresce tra le braccia dei familiari, offrono numerosi e straordinari benefici.

Vanno ricordati gli studi realizzati da Anna Freud (figlia di Sigmund Freud) sulla salute psicologica ed emotiva del bambino. Pionieristiche sono state le sue ricerche sull’importanza della figura materna quale fonte di affetto che favorisce nel bambino una buona salute, la maturità, la felicità e la sicurezza di sé.

Anna Freud ha sostenuto fin dall’inizio la necessità che i bambini non rimanessero ricoverati in ospedale più del necessario. Se proprio non se ne poteva fare a meno, era necessario che contassero sempre sulla vicinanza della madre.  In questo modo, il loro recupero era più rapido. È chiaro che la figura materna (come quella paterna) non ha una capacità curativa formale e oggettiva. Ha però un approccio terapeutico in cui le emozioni positive offrono al bambino calma, sicurezza e benessere che favoriscono e accelerano la guarigione. 

 

Le carezze, gli abbracci e i baci della mamma per un sistema immunitario più forte

Mamma e figlia abbracciate in un dipinto.

Per un neonato la vicinanza di questa figura capace di farlo sentire fin da subito sicuro, protetto e amato si traduce in un livello minore di stress. Con la conseguenza che il cervello produrrà una  minore  quantità di cortisolo

Facciamo un esempio. Matteo è un bambino di 5 mesi. Quando la notte piange, nessuno accorre.  Fin da quando è nato, i suoi genitori hanno deciso che dovesse abituarsi a dormire da solo nella sua culla. Non capiscono che i suoi pianti sono provocati dalla paura e dalla sensazione di sentirsi solo, abbandonato e lontano da quello che di cui ha maggiormente bisogno: la pelle della sua mamma.

Il cervello di questo bambino sarà quindi esposto allo stress. Maggiori saranno la paura e l’ansia, maggiore sarà il livello di cortisolo nel sangue. Sul lungo termine, il sistema immunitario si indebolirà, rendendo il piccolo più incline a sviluppare infezioni.  

Al contrario, nel bambino che fin da subito riceve regolarmente i baci della mamma o gli abbracci del papà, che viene sempre consolato e accudito, i livelli di endorfine e ossitocina saranno più alti. Il sistema immunitario si rinforzerà e il legame con i genitori diventerà ancora più intenso. 

Mamma che bacia la figlia: i baci della mamma aiutano a crescere.

Educare con i baci e le risate

Un bacio non è solo un gesto per rafforzare un legame.  Riserviamo queste semplici dimostrazioni di affetto a chi portiamo nel cuore, a chi per noi è importante. Un bacio sulla guancia, sul pancino o sulle mani offre al piccolo un’istantanea sensazione di piacere.  Nel giro di poco tempo, nella sua mente, questa sensazione assume una valenza positiva. E quasi senza accorgercene lo educhiamo fin da piccolissimo al linguaggio dell’amore.

Man mano che il bambino crescerà e inizierà a cavarsela da solo in contesti come la casa, la famiglia, il nido o la scuola materna, incontrerà le prime sfide e difficoltà.

Che ci crediamo o meno, i baci che gli offriamo dopo ogni caduta, il lungo abbraccio e le decine di bacini con cui lo salutiamo quando lo andiamo a prendere all’asilo sono un modo per educarlo alla forza.

Nessun bambino cresce male sentendosi amato, sentendo sulla guancia i baci della mamma. È un modo di confortarlo, di fargli sapere che, qualsiasi cosa succeda, noi staremo sempre con lui, consolandolo, facendolo ridere, accudendolo e facendolo sentire sicuro a ogni passo che compie.

bacio della mamma

Sappiamo molto bene che arriverà un giorno in cui reagirà alle nostre dimostrazioni di affetto con disagio o fastidio. Ricordate: è solo apparenza. Anche un bacio furtivo e inaspettato quando ha 11 o 12 anni è una medicina.

Perché non importa che le sue preoccupazioni e inquietudini siano un po’ più complesse. Ogni adolescente, ogni adulto sarà sempre un bambino bisognoso di affetto. Quindi non abbiate dubbi e non trattenetevi: educate con i baci, sono la migliore medicina per il cuore.


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