Come possiamo evitare che i bambini entrino in contatto con gli estranei?

Il vostro bambino cresce così in fretta che non può smettere di parlare, nemmeno con gli sconosciuti, cosa che comporta una certa dose di pericolo. Come potete impedirgli di entrare in contatto con gli estranei?
Come possiamo evitare che i bambini entrino in contatto con gli estranei?
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Vostro figlio ha ormai raggiunto i 3 anni di età, e all’orizzonte si presentano nuove preoccupazioni. Non ha forse iniziato a salutare, parlare e litigare con ogni sconosciuto che incrocia per la strada? Preparatevi, perché prima di quanto avreste creduto inizierete a pensare con disperazione a quali strategie potete adottare per evitare che entri in contatto con gli estranei.

Per questa ragione, in questo articolo vi diciamo in quale modo potete iniziare a spiegare al bambino quale pericolo comporta parlare con gli sconosciuti. Un concetto che, sicuramente, le vostre madri vi hanno instillato fin da quando eravate piccole, per evitare che vi accompagnaste a persone che non conoscevate.

Insegnate al bambino il rischio che deriva dal suo contatto con gli estranei, per quanto amabili e simpatici possano sembrare. Purtroppo, infatti, ci sono persone che possono fargli del male. Di conseguenza, non si può avere fiducia in loro a priori, anche se questi sconosciuti esercitano fascino e attrazione.

Che cosa deve sapere mio figlio sul contatto con gli estranei?

Naturalmente, i bambini di 2 o 3 anni non sanno che cos’è una persona sconosciuta, e ancora meno sanno distinguere tra chi è inoffensivo e chi non lo è. Allo stesso modo, questi piccoli non sono preparati per parlare del trattamento da riservare agli sconosciuti.

A 4 anni, indubbiamente i bambini hanno già sentito parlare del rischio che deriva dal parlare con gli estranei. Di conseguenza, bisogna stabilire un dialogo che riguardi la loro sicurezza. Una volta scolarizzato, il piccolo comprenderà che alcuni sconosciuti sono pericolosi, anche se potrebbe essere tentato di fidarsi di quelli che gli sembrano simpatici.

Quindi, è fondamentale che parliate con vostro figlio della fiducia e del contatto con gli estranei, utilizzando, però, le parole adeguate, in modo da offrirgli un corretto punto di vista sulla problematica centrale del discorso. Non si tratta di spaventarlo o traumatizzarlo, ma di metterlo in guardia sul pericolo reale che implica il contatto con gli estranei.

In questa maniera, incoraggiate il bambino fin da una tenera età a essere prudente per mantenersi al sicuro, mentre riducete la vostra ansia e quella di vostro marito attraverso un pacchetto di semplici precauzioni che danno inizio al processo di apprendimento riguardante la sua sicurezza.

È importante insegnare ai bambini, fin da piccoli, a essere prudenti

Consigli per evitare il suo contatto con gli estranei

Quanta felicità vi dà vedere il vostro piccolo interagire con altri bambini! Quando si avvicina un adulto, tuttavia, si accende il segnale di allarme, motivo sufficiente per insegnargli a trattare con gli sconosciuti. Vi è chiaro, però, da dove iniziare?

  • Spiegategli tutto con chiarezza e raccomandategli di rivolgersi a voi. Se non impiegate le parole corrette per esprimervi con chiarezza e precisione, il bambino avrà paura di qualunque adulto che gli si avvicini, perché potrebbe interpretare male qualunque avvertimento gli diate. Non è sufficiente di dirgli: “Non parlare con gli sconosciuti”. Invece, sarebbe meglio che si rivolgesse a voi o a un altro adulto per chiedervi se può stabilire un contatto con degli estranei. Ricordate che si tratta di un concetto difficile da capire, per un bambino.
  • Insegnategli a reagire di fronte a qualunque eventualità e a chiedere aiuto a chi di dovere. Spiegategli che, se si perde lungo la strada, la cosa migliore da fare è che rimanga nel luogo in cui si trova e che chieda aiuto al personale del luogo, come, per esempio, gli addetti alle pulizie o alla sicurezza. Inoltre, sarebbe ottimo che il bambino conoscesse alla perfezione il suo nome e cognome, così come il vostro e quello di suo padre, in modo che possiate essere contattati facilmente, in caso di necessità. Si tratta di qualcosa che può imparare a 4 anni e dominare perfettamente a 5.
  • Dimostrategli che gli adulti non chiedono aiuto ai bambini. È un consiglio che può sembrare curioso, ma che in realtà risulta efficace per quei casi in cui gli adulti prendono da parte i bambini allontanandoli dai luoghi pubblici, chiedendo loro aiuto o indicazioni, per poi farli salire su un’auto senza il permesso dei genitori, oppure li convincono a uscire di casa. L’ideale è che il bambino comprenda che gli adulti, essendo più saggi, non dovrebbero chiedere aiuto ai bambini, che stanno ancora attraversando la fase della formazione e dell’apprendimento, e che, di conseguenza, bisogna avvisare la mamma e il papà.
Per evitare che il bambino entri in contatto con gli estranei, è utile evitare di scrivere il suo nome sui suoi oggetti
  • E se omettiamo di scrivere il suo nome? Noi madri abbiamo l’abitudine di etichettare ogni cosa con il nome dei nostri figli: zaini, cappotti, bavaglini, pantofole e qualunque altro oggetto che possa venire perduto o confuso con quello di un altro compagno. Tuttavia, per evitare il suo contatto con gli estranei, potrebbe essere meglio evitare di scrivere il nome del bambino in posti visibili, dal momento che lo sconosciuto potrebbe chiamarlo per nome, guadagnandosi la sua fiducia e facendogli credere di conoscerlo proprio perché sa qual è il suo soprannome.
  • Proibite i segreti in casa. È di vitale importanza che all’interno della casa non esistano segreti, soprattutto se vi abitano dei bambini. Perché ricorrere a una misura così estrema? Semplice: perché è fondamentale che il bambino possa rivolgersi a voi per raccontarvi ciò che accade ogni volta che qualcuno gli dice: “Non dire niente a nessuno”.
  • Proponete un gioco: “Che cosa fare se…?”. Si tratta semplicemente di ideare una serie di piani con i vostri figli. Fate loro pensare a che cosa possono e devono fare se si perdono in determinati luoghi, se non arrivate in tempo per prenderli a scuola, oppure se un adulto fa loro una proposta o vuole dare loro un regalo.
  • E per quanto riguarda l’uso di Internet? Spiegate ai bambini che la rete può essere molto pericolosa, perché esistono falsi profili dietro ai quali si nascondono persone cattive con brutte intenzioni. Per questa stessa ragione, non è consigliabile che parlino con gli estranei. Allo stesso modo, nel caso del ciberspazio, non si devono fornire informazioni di nessun genere, inviare foto e nemmeno concedere incontri, per nessuna ragione. Avvertite i vostri figli di tutti i pericoli che si nascondono dietro a questo strumento così prezioso ma rischioso che ci offre la tecnologia.
  • Insistete, insistete, insistete. Non stancatevi di ripetere per quale ragione non devono stabilire contatti con gli estranei, perché i bambini in età prescolare imparano, appunto, mediante la ripetizione. Quindi, non esitate e ripetete una volta dopo l’altra quali sono le regole da seguire, ogni volta che avete la possibilità di farlo.

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