Dolore alle gengive nei bebè: come affrontarlo
S pesso, l’eruzione dei dentini è fonte di grande fastidio per i bebè. Il dolore alle gengive si manifesta attraverso il pianto, ma anche tramite sintomi visivi di arrossamento e infiammazione. Che cosa possiamo fare noi genitori, al riguardo?
Uno dei processi naturali che fanno parte dello sviluppo infantile è la dentizione. Tuttavia, questa esperienza può provocare preoccupazione nei genitori, e la causa, spesso, ne è proprio il dolore alle gengive. Fortunatamente, esistono tecniche che riducono il fastidio e che si possono applicare in casa con facilità.
Fin da quando il bambino si trova ancora nel ventre della mamma, ha inizio la sua formazione dentale. Spesso, l’eruzione inizia a presentarsi dopo sei mesi di vita e si protrae fino ai 28 mesi. Ogni bambino, però, è unico, e per ognuno questa fase si verifica in tempi diversi. Si sono anche presentati dei casi in cui i piccoli vengono al mondo con uno o più denti.
Normalmente, i denti centrali sono i primi a uscire. Prima escono quelli di sotto e poi quelli di sopra; a circa dieci mesi di età spuntano gli incisivi laterali superiori e, dopo un po’ di tempo, quelli inferiori.
I molari e canini nascono tra i 14 e 18 mesi di età
Sintomi frequenti
È importante tenere sotto controllo il comportamento dei piccoli. Dal momento che non hanno ancora sviluppato il linguaggio, non sanno come comunicare ciò che sentono. Tendono a subire dei cambiamenti di umore, a lamentarsi e a piangere molto.
Bisogna controllare la bocca dei bambini. Il dolore alle gengive nei bebè è causato dall’infiammazione e dall’arrossamento della regione interessata. Anche quando il dente non è ancora visibile, la gengiva può essere gonfia. Allo stesso modo, aumenta la produzione di saliva.
A causa del dolore, molti bambini smettono di mangiare secondo le abitudini che seguivano in precedenza. Anche il sonno ne risente: in posizione orizzontale, i battiti del cuore vengono percepiti con più forza, e queste pulsazioni aumentano la sofferenza. Per questo motivo viene chiamato “dolore pulsante”.
Quando bisogna ricorrere al medico?
Una temperatura elevata può costituire un sintomo di infezione. Inoltre, l’espulsione di feci liquide può essere un indizio della presenza di batteri, virus o problemi di stomaco. È possibile che il bebè si sia portato alla bocca qualcosa di sporco oppure che, mordendo, si sia causato una ferita: i genitori devono stare sempre attenti.
Se non vengono prese le adeguate misure correttive, uno sbavamento costante può irritare il mento e le guance. Quando il bambino ingerisce una quantità di bava superiore a quella abituale, le sue feci possono presentarsi più morbide; questi disturbi sono del tutto normali ed è possibile prevenirli.
Come è possibile calmare il dolore alle gengive nei bebè?
Un rimedio efficace per calmare il dolore è costituito dall’applicare qualcosa di freddo sulle gengive. Per farlo si può prendere un bicchiere di acqua gelata e introdurvi un dito, per poi strofinarlo sulla zona interessata. Se il bebè utilizza il ciuccio, si può metterlo in frigorifero e darglielo quando è freddo.
È possibile trovare in vendita oggetti di gomma da mordere contenenti del gel. Per prima cosa è necessario metterli nel congelatore, senza però congelarli. La bassa temperatura serve a disinfiammare e far calare il dolore.
Anche ciò che i bebè mangiano può essere loro di aiuto. Una buona idea è preparare dei gelati alla frutta fatti in casa, senza zucchero né gelatina. Le mele a pezzetti, così come le pere, i manghi, le banane e la papaya offrono un certo sollievo.
Il miglior rimedio è l’amore
Nel periodo della dentizione, dare da mangiare al piccolo o farlo dormire può essere un lavoro difficile. L’impiego di un cucchiaino di silicone ridurrà il fastidio. Inoltre, prima di metterlo nella culla, si raccomanda di fargli un bagnetto rilassante, sempre con acqua tiepida.
Le lacrime possono diventare una presenza costante, perché è il modo in cui il bebè si lamenta ed esprime il suo dolore. Le manifestazioni d’amore riusciranno a calmarlo. Prenderlo in braccio, cantare e passare del tempo con lui lo farà rilassare e smettere di piangere.
I farmaci sono di aiuto?
L’uscita dei denti può prolungarsi per un periodo che può raggiungere un anno, perlomeno nel caso dei denti frontali: è proprio in questo lasso di tempo che si presenta il più grande dolore nelle gengive dei bebè. Se i genitori si rendono conto che, nonostante l’utilizzo delle tecniche casalinghe, non c’è alcun miglioramento, si può ricorrere all’impiego di farmaci.
Sarà il pediatra a decidere che cosa somministrare; di solito si tratta di analgesici in gel, da applicare direttamente nel cavo orale. Non sono però indicati durante l’allattamento, perché contengono anestetici.
Allo stesso modo, per il dolore alle gengive nei bebè lo specialista può prescrivere l’assunzione di ibuprofene, acetaminofene o paracetamolo. Tuttavia, è controindicato somministrare o strofinare la zona interessata con aspirina o benzocaina.
Cure preventive
S ono da evitare gli zuccheri, le ghiottonerie e i dolci raffinati. La dieta deve contenere verdure, frutta, legumi e proteine; non può mancare nemmeno il calcio.
Per quanto riguarda la forma dei denti, spesso sembrano essere storti. Non è nulla di cui allarmarsi: di solito si sistemano da soli con la crescita.