L'importanza di giocare da soli

L'importanza di giocare da soli

Ultimo aggiornamento: 23 ottobre, 2016

I bambini che sanno giocare da soli sono in grado di sviluppare fiducia in se stessi e immaginazione. A volte tendiamo a pensare che così facendo non sviluppano nessuna abilità sociale, ma è una preoccupazione del tutto infondata. Secondo quanto spiega la psicologa infantile Lorena Jiménez, i bambini devono crearsi prima un mondo proprio, per poi, in seguito, comunicare e interagire con gli altri.

Il lavoro del bambino consiste nel giocare. “A volte noi adulti pensiamo che il bambino stia perdendo tempo, che non sta facendo nulla. Invece dobbiamo capire che quello è il suo compito e che ciò di cui ha bisogno per crescere e svilupparsi è proprio giocare”, spiega ancora l’esperta.

Giocare da soli, quindi, permette ai bambini di dare sfogo alla propria immaginazione, perché quando si dedicano totalmente ad una attività in cui non vengono giudicati né criticati, hanno molte più probabilità di sviluppare la propria creatività e di essere molto più autonomi. Inoltre giocare li aiuta ad esplorare l’ambiente che li circonda.

Il nostro ruolo, come genitori, è, per prima cosa, quello di dare spazio al bambino, in modo che giochi liberamente, con piena fiducia e sentendosi sicuro. “Dobbiamo evitare di mettere in discussione il gioco del bambino o di alterarlo con i nostri giudizi, perché altrimenti corriamo il rischio di perturbare l’essenza di ciò che il bambino sta mostrando in quel momento”, dice la psicologa infantile, che è una forte sostenitrice della filosofia dell’attachment parenting.

Il gioco solitario dei nostri figli ci rivela molte cose

Durante i momenti in cui i nostri figli giocano da soli, possiamo osservare che reazioni hanno, che tipo di linguaggio utilizzano, che tipo di comunicazione esiste tra una macchinina e un’altra, tra un bambolotto e un burattino…

“Attraverso il gioco in solitario, i genitori hanno l’opportunità di osservare i propri figli e conoscerne il livello di sviluppo sotto l’aspetto morale, sociale ed emotivo. I dialoghi usati durante quest’attività sono il vivo riflesso del mondo del bambino. Perciò è molto importante prestare attenzione alle conversazioni immaginarie che i bambini mettono in atto quando giocano da soli, perché mediante esse possiamo valutare che tipo di situazioni sta vivendo”.

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“Se i genitori di un bambino si stanno separando o se il piccolo è vittima di un abuso, di violenze o di bullismo”, semplifica la dottoressa Jiménez, “è proprio nel gioco il momento in cui si riflette direttamente questa situazione di disagio, conflitto o crisi”. La psicologa aggiunge, inoltre, che è importante non interferire in questi momenti, poiché il ruolo dell’adulto, in questi casi, è quello di ascoltare e stargli vicino. Il fatto di non intervenire ci permette, paradossalmente, di entrare nel suo mondo.

In determinati casi, possiamo notare dei segnali di allarme, come ad esempio aggressività o situazioni che possono mettere a rischio la salute del bambino stesso. In queste circostanze, la dottoressa Lorena Jiménez raccomanda: “Se vediamo che il bambino pratica un gioco sessualizzato, bisognerà identificare qual è il fattore scatenante o la fonte di tale conflitto attraverso una terapia di gioco, e sempre attraverso il gioco cercheremo di ristrutturare la nozione che il bambino ha su determinati aspetti”.

Vantaggi per entrambe le parti

Non dobbiamo mai dimenticare che il gioco rappresenta il mondo del bambino, la sua dimensione naturale, e per noi è il miglior modo per comunicare con lui, perché ci permette di metterci al suo livello, dal quale è molto più semplice individuare i modi migliori per fargli arrivare determinati messaggi. Il gioco è lo strumento ideale per capire cosa pensano i nostri figli e, in base a quello, cercare di migliorare la comunicazione con loro.

Gli effetti benefici che il gioco ha sui bambini si manifesta anche nella loro personalità. La capacità di concentrarsi migliora, aumenta l’interesse per i giochi e la capacità di risolvere piccoli problemi utilizzando le proprie risorse personali.

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Proprio per queste ragioni è così essenziale comprendere l’importanza del gioco libero e solitario per il corretto sviluppo del bambino. Il  gioco libero consiste nel poter giocare con il proprio corpo o con i giocattoli, manipolare oggetti, spostarsi e muoversi lasciandosi guidare dal proprio istinto e dalla propria curiosità innata. Senza regole, senza limiti e senza rigidità.

Il gioco, durante l’infanzia, non è solo intrattenimento, ma sopratutto apprendimento. I bambini utilizzano il gioco per costruire la propria identità e soggettività. Lasciamoli quindi giocare il più possibile.


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