La paura di fare la cacca nei bambini

La paura di fare la cacca nei bambini non è un evento così insolito. È del tutto normale che i piccoli presentino la paura o la fobia nei confronti di alcune cose, alcune delle quali possono essere le attività più naturali per qualunque essere umano, come andare al bagno o fare i propri bisogni.
La paura di fare la cacca nei bambini

Ultimo aggiornamento: 27 aprile, 2019

La paura di fare la cacca nei bambini è quasi sempre associata a disturbi intestinali che si accompagnano al tipo di alimenti che vengono consumati. In generale, la pigrizia intestinale provoca nei piccoli irritazione o dolore. È per questa ragione che, quando tornano a sentire il bisogno di defecare, si rifiutano di farlo.

È anche possibile che il bambino, se si trova in un luogo estraneo o diverso da quello a cui è abituato, si senta inibito dal portare a termine in modo spontaneo questa necessità fisiologica. Questa paura di fare la cacca nei bambini dà luogo alla stitichezza; di conseguenza, l’intestino del piccolo può contenere materiale fecale secco e duro, difficile da espellere, con conseguenti disagio e dolore.

Perché si presenta la paura di fare la cacca nei bambini?

In generale, questa fobia viene incoraggiata della stitichezza e dalle conseguenze a essa associate. È anche possibile, però, che sia dovuta ad altre cause, tra le quali possiamo citare le più comuni:

Eccesso di alimentazione a base di carne e uova

Un alto consumo di proteine comporta un indurimento delle feci e, di conseguenza, una difficoltà nel defecare. Quando il bambino è ancora piccolo, l’alimentazione deve essere tenuta sotto controllo da uno specialista, perché si  tratta di un aspetto essenziale per una crescita e uno sviluppo sano dei piccoli. Grazie a una corretta osservazione e supervisione, è possibile evitare l’insorgere di disturbi digestivi.

Una vita sedentaria o pigra può incoraggiare la paura di fare la cacca nei bambini

La mancanza di esercizio nei bambini provoca non solo inconvenienti nella defecazione, ma anche disturbi di carattere cardiovascolare. Di conseguenza, si rende necessario coinvolgerli in sport e attività fisiche adatte alla loro età.

Disturbi nervosi associati allo sforzo mentale

Si presentano in età scolare, quando i piccoli si sentono oppressi dall’eccesso di lavoro mentale o da preoccupazioni derivanti dai compiti e dalle attività scolastiche.

Vergogna

Spesso, i piccoli non trovano il coraggio di defecare in luoghi estranei, perché provano vergogna o non si sentono a proprio agio. Le possibilità di essere visti da qualche estraneo o di sporcarsi causano la paura di fare la cacca nei bambini.

seduto in bagno

Basso consumo di acqua

Quando non vengono ingerite le quantità minime di liquido, le feci si induriscono. Questo provoca dolore e, a volte, presenza di sangue, a causa dello sforzo che viene realizzato durante la defecazione. Il timore di veder ripetersi questi episodi in bagno spinge i bambini a cercare di evitare a tutti i costi di defecare.

Quando questo genere di fobie si intensifica, si generano un forte disagio e un grande malessere, perché si impedisce al corpo di portare a termine una funzione naturale come l’eliminazione dei rifiuti organici. Evitare di farlo può scatenare problemi seri, come appendicite, infezioni, fermentazioni intestinali e dolori alle vie biliari.

Come affrontare la paura di fare la cacca nei bambini?

Avere delle fobie è un fenomeno perfettamente normale, soprattutto durante i primi anni di vita. Tuttavia, anche nel caso in cui queste siano molto comuni, non devono essere sottovalutate. Al contrario, devono essere affrontate in tempo con la dovuta serietà ed eventualmente ricorrendo all’aiuto di uno specialista. Se agiremo tempestivamente riusciremo a evitare, in larga misura, che queste fobie mettano radici e favoriscano l’insorgere di altri generi di malattie.

Le fobie o paure sono generalmente la risposta di fronte a una qualche situazione avversa che causa dolore, oppure a momenti sgradevoli o disgustosi che si desidera evitare. Durante le fasi iniziali della vita, le reazioni di questo genere sono innate e affiorano senza che si pensi alle conseguenze che derivano dall’evitare di affrontare una determinata situazione.

Come genitori, dobbiamo essere molto comprensivi e offrire tutto il nostro appoggio ai nostri bambini. In questo modo, a poco a poco, riusciranno a superare questi ostacoli. Bisogna evitare a ogni costo di forzare od obbligare i piccoli ad affrontare queste paure, perché un atteggiamento come questo, lungi dall’essere di aiuto, non farà che aumentare la difficoltà di superarle.

Conclusione

Parlare apertamente della paura di fare la cacca nei bambini, quando sono riuniti in famiglia, contribuirà a fare in modo che i nostri piccoli si sentano a proprio agio nei confronti della questione e manifestino liberamente le loro inquietudini e timori.

Una comunicazione scorrevole aumenterà le possibilità di trovare le strategie corrette per affrontare questa fobia, consentendo ai piccoli di essere parte della soluzione e riducendo al minimo l’angoscia provocata dalla fobia stessa.

la paura di fare la cacca nei bambini può essere affrontata e risolta

Grazie al sostegno da parte di chi li circonda e alla comprensione e alla condivisione delle soluzioni alle proprie fobie, il bambino riuscirà a ridurle a poco a poco, perché avrà pienamente compreso che nelle sue mani e in quelle della sua famiglia risiede la possibilità di superare qualunque avversità.

Tutto ciò non solo lo aiuterà in questo caso specifico, ma anche in molti altri che potrebbero generare in lui un conflitto di emozioni o mettere in crisi la sua sicurezza.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Enciclopedia del Hogar. (1967). 11th ed. Barcelona – España: EDICIONES GARRIGA, S.A., Tomo I y II.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.