Cosa fare quando l’adolescente si chiude nella sua stanza?
Per molti genitori è difficile comprendere perché il proprio figlio adolescente rimanga chiuso per tanto tempo nella sua stanza. A quell’età, la privacy comincia a diventare molto importante per i ragazzi,
In questo articolo vi aiuteremo ad affrontare questa tappa così difficile ed avere a che fare con un figlio adolescente che si chiude nella sua stanza.
L’adolescenza è la tappa della vita che trasforma il bambino in un adulto. Con essa arrivano per la prima volta la riservatezza, la ribellione e la necessità di intimità dei nostri figli.
Entrambi i genitori sono indispensabili per i piccoli, in quanto si occupano di compiti quali pulirli, vestirli, nutrirli, aiutarli con i compiti e persino farli divertire. Dobbiamo ricordare che l’infanzia è una fase in cui l’apprendimento personale è di vitale importanza.
Con l’arrivo dell’adolescenza, tuttavia, le cose cambiano drasticamente. Quelli che prima erano i nostri piccoli da accudire, adesso sono capaci di pensare a loro stessi. Si fanno il bagno e si vestono da soli, imparano ad usare la tecnologia, creano delle relazioni sociali al di fuori della propria famiglia, ecc.
Cominciano a chattare, ad avere amici, sviluppano un gusto personale nel vestire ed esplorano un nuovo mondo di esperienze e sensazioni. In realtà tutto ciò è molto normale ma, come genitori, ci preoccupiamo e sospettiamo che qualcosa vada male. È a questo punto che ci tocca cominciare “una dinamica poliziesca assolutamente sgradevole”.
Perché l’adolescente si chiude?
La stanza dell’adolescente è il recinto della sua personalità, dei suoi pensieri, delle sue crisi e delle sue gioie
È assolutamente normale che l’adolescente abbia bisogno del proprio spazio per costruire la sua identità ed esprimersi liberamente all’interno del proprio recinto; molto spesso, tuttavia, non comprendiamo il perché voglia chiudersi nella sua stanza con tanta diffidenza.
- Il primo motivo è che in questa fase compaiono la riservatezza e la necessità di avere intimità.
- In quel luogo si allontana dalla sua infanzia e crea la trama dei comportamenti individuali. Non dovete preoccuparvi, sempre che continui a svolgere tutte le sue attività.
- L’intimità e la ricerca di un’identità propria non sono l’unica ragione di tanta riservatezza; ha inizio in questa fase anche il risveglio sessuale e la scoperta di sentimenti assolutamente nuovi relazionati alla sua crescita. Nella sua camera l’adolescente scopre il proprio corpo, si osserva, si spoglia e tutto ciò è perfettamente comprensibile.
- Sono svariate le cose che un giovane può fare quando è chiuso nella sua stanza. Ad esempio, crescendo, i nostri figli creano la propria metodologia e i propri rituali di studio.
- Credere che l’adolescente abbia dei problemi perché si rinchiude nella sua stanza è un errore. Ci sono altri indicatori che sono molto più adeguati per trarre questo tipo di conclusioni, come ad esempio il basso rendimento scolastico.
Gestire la preoccupazione
Durante questa tappa, non è solo l’adolescente che soffre, in quanto spesso nemmeno i genitori assimilano il cambiamento. Dimentichiamo che è una normale fase di crescita e in alcune situazioni ci disperiamo.
Dunque la prima cosa che dovete fare è un esercizio di introspezione e cercare di gestire al meglio la situazione. A tal fine la cosa più importante è accettare la nuova realtà e pensare al modo di rispondere. Ricordate che siete voi gli adulti e dovete mostrare intelligenza emotiva. Se ciò non avviene, la situazione sarà fuori controllo.
Evitate di innervosirvi, in quanto ciò potrebbe scatenare una discussione e accrescere il distacco tra voi e vostro figlio. Più instabili apparite, più l’adolescente si allontanerà da voi e avrà più segreti.
Mettere dei limiti all’adolescente
In quanto madri, dovete esprimere la vostra autorità e fare in modo che il giovane la tenga in considerazione. A tal fine è positivo mettere dei limiti. Fissate quali sono i tempi per studiare e per l’intrattenimento e pretendete un buon rendimento scolastico.
La stessa cosa deve avvenire con le uscite. Inizialmente dovrete accompagnarlo ed andare a prenderlo tutte le volte che esce con gli amici della scuola o del vicinato. Potete conoscere i suoi amici e cercare di stabilire relazioni con i loro genitori.
Un problema può verificarsi se i bambini cominciano sin da piccoli ad avere telefoni cellulari e ad usare i social network. Se non si pone alcun limite all’uso di questi dispositivi, successivamente sarà molto complicato farlo.
Altre soluzioni
- Invitate i suoi compagni a casa, organizzate dei pigiama party o dei pomeriggi di gioco. Approfittate dei lavori di gruppo che vengono assegnati a scuola per chiedergli di invitare i suoi compagni a casa.
- Altra soluzione potrebbe essere la motivazione dialogata. L’idea è quella di cercare delle formule affinché gli adolescenti comunichino. Avete notato che quando gli comprate dei vestiti o gli concedete un permesso diventano maggiormente comunicativi? Proprio in ciò consiste tale tecnica. Create e approfittate dei momenti in cui abbassano la guardia e ascoltate con attenzione.
- La cosa più importante è cercare dei modi di comunicare tra madre e adolescente. Se vi esasperate e vi infastidite, loro opteranno per nascondervi delle cose e per chiudersi in loro stessi.
Se, al contrario, mostrate un atteggiamento comprensivo ed intelligente, riuscirete ad ottenere le informazioni di cui avete bisogno per poter appoggiarlo nelle sue nuove sfide adolescenziali.
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