Assumersi responsabilità a meno di tre anni: è possibile?
Quando un bimbo nasce, dipende completamente dai genitori in tutto. Non può fare niente da solo. Man mano che cresce, sviluppa capacità e acquista autonomia. Allora, ci chiediamo se sia possibile assumersi responsabilità a meno di tre anni.
Assumersi responsabilità a meno di tre anni secondo gli studi
Secondo lo studioso svizzero Jean Piaget, dottore in psicologia tra altre scienze, e dedito allo studio dell’infanzia, le cui conclusioni e pubblicazioni hanno rivoluzionato la conoscenza fino a quel momento, è possibile assumersi responsabilità.
Una delle sue teorie più note stabilisce le fasi di sviluppo del piccolo riguardo alla sua evoluzione cognitiva. Ed afferma che il bambino tra zero e due anni è guidato dagli stimoli, attraverso i quali andrà sviluppando le sue capacità sensoriali, insieme a quelle motorie.
Basandoci su questo sviluppo, dovremmo osservare le capacità del bambino. Ognuno ha il proprio ritmo, per cui dobbiamo smettere di farlo agire sempre sotto la nostra supervisione.
Secondo Maria Montessori, creatrice del famoso metodo che prende il nome da lei, bisogna lasciare che il bambino impari a conoscere in base a quello che deduce dai suoi ragionamenti.
Non bisogna imporgli la conoscenza. Al contrario, bisogna mostrargliela in modo che ci arrivi ragionando. Durante i primi quattro anni di vita, va a formarsi il tipo di intelligenza del piccolo. Da qui dobbiamo aiutarlo a sviluppare da solo una forma di pensiero logico e non imposta dal resto.
In questo modo, faremo sì che apprendere gli risulti piacevole. Che si alimenti la curiosità, la voglia di imparare, di investigare. Oltre a rafforzare la sua autonomia quando riesce a risolvere i problemi da solo.
Questo non vuol dire che prima non debba essere orientato. Vuol dire solo che, una volta apprese le basi, bisogna lasciare che lo faccia da solo. Noi genitori, vedendoli piccoli, siamo abituati a svolgere tutte le mansioni al posto loro, ma non va bene.
Mediante l’acquisizione di responsabilità, si sentiranno più autonomi, più grandi. Svilupperanno le loro capacità psicomotorie. Potenzieranno la loro autostima, la sicurezza in loro stessi, la capacità di risolvere i problemi, ecc.
Come riuscire ad assumersi responsabilità
Perché questo avvenga, i genitori devono lasciare che portino a termine i loro doveri. Se un giorno non succede, non fa niente. Ma è importante dimostrargli con affetto come si fa e lasciare che provino a farli da soli finché non ci riescono.
Ovviamente, rispettando sempre il ritmo di ciascun bambino. Alcuni saranno più veloci e altri più lenti. Oppure in certi apprendimenti riusciranno di più, in altri meno. Cosa del tutto normale, dato che non tutti possediamo le stesse abilità.
E naturalmente, sono necessarie grandi dosi di pazienza e tenerezza. Bisogna evitare di essere iperprotettivi, cosa che pregiudica un corretto sviluppo. Se un bambino si abitua che fanno tutto gli altri, in futuro continuerà così. Evitate l’impulso a fare le cose al posto suo perché lui non sa farlo, o perché pensa di non esserne capace.
Responsabilità che si possono assumere a meno di 3 anni
Posto che in età precoce non ci saranno grandi responsabilità, si tratta di lasciar loro spazio e autonomia per realizzare piccoli compiti sotto la stretta supervisione dei genitori. Dato che non sono ancora pronti a concentrare l’attenzione sulla stessa attività per molto tempo. Certo, saranno piccole mansioni, che però per i piccoli significheranno un grande progresso.
Queste semplici mansioni possono consistere nell’incarico di raccogliere i giocattoli. Mettersi le scarpe, scegliere un prodotto per la spesa che non sia pericoloso e metterlo nel carrello. Lasciargli riporre qualcosa, tipo i tovaglioli, ad esempio. Se esiste la possibilità e avete delle piante, va bene permettergli di innaffiarle.
Ricordate che il bambino, anche se piccolo, ha bisogno di iniziare a potenziare la sua indipendenza e a fare piccole cose da solo. Così, lo sviluppo sia a livello fisico che psicologico sarà ottimale. Inoltre, può contare sui migliori insegnanti che possa avere, i suoi genitori. La guida migliore.
Con affetto e pazienza, vedrete come imparerà un po’ alla volta ogni giorno e come sarà capace di risolvere piccoli problemi. E intanto, si diverte, cosa che vi renderà molto felici.