Perché non bisogna fare i compiti ai figli
Fare i compiti ai figli non li aiuta ad aumentare la loro capacità lavorativa e la disciplina. Al contrario, impedisce loro di imparare qualcosa di nuovo. In questo articolo vi diciamo perché non bisogna fare i compiti ai figli. Continuate a leggere!
I compiti a casa fanno parte dell’apprendimento
Fare i compiti è un lavoro e una responsabilità dei bambini. Anche i genitori svolgono un ruolo, che è quello di supportare i bambini nell’adempimento dei loro compiti e soprattutto per risolvere tutti i loro dubbi. Questo non significa fare i compiti al posto loro.
L’apprendimento consiste in un insieme di materiali e strumenti che è possibile gestire in base alle proprie esigenze.
-Seymour Papert-
I genitori possono aiutare molto i propri figli a fare i compiti, rendendoli una priorità assoluta e aiutandoli a sviluppare delle buone abitudini di studio.
I compiti a casa rafforzano l’apprendimento in classe, inoltre:
- Aiutano a creare delle abitudini di studio.
- Favoriscono il miglioramento quotidiano.
- Lavorano sull’autodisciplina.
- Rafforzano la concentrazione.
- Insegnano ad affrontare le piccole sfide quotidiane.
- Spronano a leggere e seguire le istruzioni in modo indipendente.
- Insegnano a distribuire e gestire il tempo.
- Aiutano a sviluppare il senso di responsabilità.
- Trasmettono un’etica del lavoro.
- Generano soddisfazione per il lavoro svolto.
- Fanno esercitare la memoria.
Perché non bisogna fare i compiti ai figli
Fare i compiti ai figli è uno degli errori più comuni. I genitori inevitabilmente sono coinvolti nell’educazione dei propri figli, condividendo insieme il tempo per svolgere i compiti. Tuttavia, essere presenti non significa fare i compiti al posto loro.
Ci sono molti modi per guidare i propri figli verso la soluzione di un problema di aritmetica, ad esempio, ma niente di più. I bambini che si abituano al fatto che sono i genitori a fare i compiti si sentiranno sempre più insicuri e penseranno che da soli non sono in grado di fare le cose. Di conseguenza, avranno sempre più dubbi, chiederanno sempre più aiuto e sarà più difficile per loro svolgere i propri doveri.
I genitori non dovrebbero fare i compiti dei loro figli. Questo perché non impareranno nulla se non pensano da soli e se non lasciamo che commettano degli errori. Inoltre, a scuola l’insegnante si renderà conto che il lavoro non è stato svolto dal bambino.
Suggerimenti per fare i compiti con i propri figli
- Come prima cosa, bisogna comprendere che si tratta di un rinforzo per l’apprendimento.
- È un’opportunità per imparare a lavorare autonomamente.
- Non fare pressione sul bambino.
- Usarli per rafforzare l’autostima.
- Stabilire una routine. Per fare i compiti, è necessario stabilire un’ora del giorno per svolgerli. Vi consigliamo di stabilire un determinato orario e di rispettarlo.
- Incoraggiare la sua autonomia.
- Accompagnare il bambino mentre svolge l’attività.
- Usare il rinforzo positivo.
- Creare uno spazio per i compiti a casa.
- Rivedere insieme i compiti.
- Parlare sempre dei compiti in modo positivo.
Compiti a casa e neuroscienza
Il cervello è progettato per imparare ed avere una routine. Per questo motivo, la curiosità e la novità sono i grandi alleati del cervello nell’apprendimento.
Gli umani imparano per imitazione e per ripetizione. Infatti, persino i neonati sono in grado di imitare i gesti dei genitori. Quando un bambino sta imparando una nuova abilità, la ripete finché non riesce a metterla in pratica.
Anche a scuola è necessario ripetere, esercitare ciò che è stato appreso per consolidare l’apprendimento. Il cervello ha bisogno anche di riposo e di tempo per analizzare ed elaborare le informazioni che riceve e per consolidare nuovi concetti e abilità.
Inoltre, il cervello immaturo, come quello dei bambini, ha bisogno di una guida per aiutarli ad analizzare queste informazioni. Il cervello è progettato per imparare, ma ha bisogno di aiuto per imparare bene. Per questo il cervello ha bisogno di organizzare, mettere in sequenza e ripetere i processi di apprendimento. Il modo migliore per imparare è ripetere i concetti più e più volte fino a quando non vengono memorizzati.
L’apprendimento scolastico deve mirare a raggiungere il pieno sviluppo personale. Aiuta a formare dei bambini che da adulti daranno vita a nuove conoscenze, arricchendo così la società a cui appartengono.