4 strategie per insegnare ai vostri figli a volersi più bene
Una condizione indispensabile che ci permette di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti consiste nello stare bene con noi stessi. Anche se per molte persone si tratta di un fatto naturale, per alcuni risulta un po’ più difficile, soprattutto durante l’infanzia. In questi casi, devono essere i genitori a insegnare ai figli a volersi più bene.
L’espressione “volersi più bene” può sembrare piuttosto vaga. Potrebbe sembrare qualcosa che non ha alcun bisogno di essere chiarito, dal momento che, in teoria, ogni persona si vuole bene. Ciononostante, non è mai superfluo aiutare i bambini a coltivare l’amor proprio in maniera sana.
La stima personale e la percezione delle proprie capacità generano un sentimento chiamato autostima. Si tratta di un fattore chiave per lo sviluppo sano e felice di un bambino. Nelle righe che seguono ci concentreremo sulla sua importanza e sui metodi per migliorarla.
Problemi di bambini con bassa autostima
Ci sono determinati comportamenti che possono indicarci che nell’autostima del bambino c’è qualcosa che non va. I seguenti atteggiamenti del piccolo si possono evitare o, a seconda dei casi, accettare in maniera migliore.
- Spesso sembra triste, senza alcun motivo apparente.
- Si rifiuta di svolgere attività per conto proprio.
- Non è interessato a condividere del tempo con gli amici.
- Non si apre né si esprime con la sua famiglia.
- Sembra incapace di relazionarsi con persone che non conosce.
4 strategie per insegnare ai vostri figli a volersi più bene
Come genitori, dovete essere al corrente di che cosa fare e non fare per insegnare ai vostri figli a volersi più bene. Prendete nota delle seguenti strategie e assicuratevi di adottarle nella vita di tutti i giorni.
1. Dedicatevi a loro
In questo primo punto ci concentreremo su una regola fondamentale dell’educazione. I genitori devono dedicare ai propri figli del tempo di qualità. In questo modo li faranno sentire apprezzati, ascoltati e compresi. Perciò, si considereranno importanti per i loro genitori.
È fondamentale che, quando i nostri figli hanno davvero bisogno di voi, smettiate di fare ciò che state facendo. Questa è la maniera migliore per dimostrare loro che i loro problemi hanno valore, che li considerate importanti e che siete disposti a cercare una soluzione insieme a loro. Inoltre, potete approfittare di questo legame di unione per trasmettere loro valori e insegnamenti, e riconoscere e accettare i loro punti di forza e le loro debolezze.
Per volersi bene, è necessario conoscersi a fondo e accettare se stessi completamente, difetti compresi.
2. Trattare correttamente i loro successi e fallimenti
L’infanzia è una fase ricca di costanti apprendimenti. Di conseguenza, è logico che si verifichino degli errori. L’argomento che ci interessa in questo momento è il modo in cui questi vengono affrontati: lungi dal mettere in discussione le loro azioni o perfino le loro capacità, dovete dimostrare loro che da ogni passo falso si può trarre qualcosa di positivo.
Oltre a promuovere l’importanza della resilienza, dovete anche comportarvi correttamente quando raggiungono le loro mete. Dovete riconoscere i loro traguardi, congratularvi per i loro successi e l’impegno che hanno posto e, soprattutto, evitare di fare confronti con ciò che hanno fatto fratelli o amici.
In questo modo i vostri figli si accorgeranno del fatto che siete interessati al loro sviluppo e comprenderanno che siete presenti per guidarli e aiutarli quando ne hanno bisogno. Attenzione, però: quest’ultima considerazione non significa affatto impedire loro di commettere errori o servire loro le soluzioni già pronte. Piuttosto, si tratta di fare il contrario.
“Lungi dal mettere in discussione le loro azioni o perfino le loro capacità, dovete dimostrare loro che da ogni passo falso si può trarre qualcosa di positivo.”
3. Insegnate loro a interpretare le proprie emozioni
La cosiddetta intelligenza emotiva è un aspetto fondamentale nel processo di maturazione che si sviluppa nel corso dell’infanzia. È in queste situazioni che si deve insegnare ai bambini a interpretare i propri sentimenti e, soprattutto, a reagire nella maniera corretta.
È di vitale importanza che li ascoltiate e dimostriate loro che ciò che sentono è del tutto normale. Non devono sentirsi male per il fatto di provare paura, ansia o preoccupazione per qualcosa. Ovviamente, tanto meno per il fatto che si sentono tristi. Si tratta di emozioni perfettamente normali, che proviamo tutti.
4. Siate un esempio e correggeteli in maniera costruttiva
I vostri figli imparano tutto da voi, anche quando non state insegnando loro niente di speciale. Di conseguenza, dovete promuovere attraverso l’azione concetti come l’assumersi rischi positivi, affrontare le responsabilità e, soprattutto, essere rispettosi, affettuosi e comprensivi con gli altri.
D’altra parte, quando vi accorgete di un errore o di un comportamento non appropriato, non attaccate la loro autostima. Per insegnare ai vostri figli a volersi più bene, dovete lavorare sulle azioni, non sulle capacità.
Quindi, per esempio, invece di dire: “Non sei adatto per la matematica: non impari niente”, dovete affermare: “Stai facendo male le operazioni: concentrati ed esercitati per riuscire a farle”. Anche se per voi può sembrare qualcosa di insignificante, in realtà tutto ciò segna davvero la differenza tra un bambino sicuro di se stesso e uno che soffre di bassa autostima.
Infine, non dovete nemmeno dimenticare azioni “minori” ma di vitale importanza. Dovete stabilire dei limiti sani ed essere sempre affettuosi. In questo modo, insegnerete ai vostri figli a volersi più bene: si tratterà di uno strumento straordinario per le loro vite.
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