Trasmettere la propria fede religiosa ai figli è giusto?

La spiritualità è qualcosa di molto personale e intimo, dunque è giusto trasmettere la propria fede religiosa ai figli?
Trasmettere la propria fede religiosa ai figli è giusto?
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Trasmettere la propria fede religiosa ai figli è giusto o no? Questa domanda è al centro di un dibattito molto attuale. Nel passato questo dilemma non esisteva poiché si riteneva che la religione dovesse essere trasmessa con fermezza da una generazione all’altra, non solo attraverso la famiglia, ma in generale attraverso la società.

L’evoluzione del pensiero collettivo e la necessità di proteggere i diritti umani a tutti i livelli, aprono la strada ad un dialogo riguardo alla correttezza di influire sulla sfera spirituale dei nostri figli. Alcuni ritengono che trasmettere la propria fede religiosa ai figli sia un dovere di ogni genitore, altri credono che far ciò voglia dire privare i figli della loro libertà di scelta.

Trasmettere la propria fede religiosa ai figli è giusto o sbagliato?

Se siete dei genitori che cercano di dare un’educazione all’insegna del rispetto, trasmettere la vostra fede religiosa ai figli può entrare in conflitto con questa filosofia.

La spiritualità è qualcosa di profondamente personale, è un aspetto intimo che ogni individuo deve vivere e sviluppare con la proprio coscienza. La fede religiosa non può assolutamente essere imposta. Al contrario, dobbiamo rispettare il credo ( o l’assenza di esso) di tutte le persone e, certamente, quello dei nostri figli.

Alcune religioni generano un dogma o tabù riguardo ad alcuni aspetti della nostra vita, e questo può pregiudicare lo sviluppo della personalità dei nostri bambini. Temi delicati come l’identità o la sessualità devono essere trattati  con profondo rispetto verso la libertà individuale e mai essere evitati o stigmatizzati.

In varie occasioni, determinate credenze religiose possono generare una sensazione di inadeguatezza, colpa e paura del peccato che arrivano a danneggiare l’autostima dei nostri piccoli.

Inoltre, alcuni studi stabiliscono che spingere i figli verso una religione può creare dei conflitti e delle tensioni irreconciliabili.

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Quali sono i vantaggi di trasmettere la propria fede religiosa ai figli?

Dall’altro lato, è anche vero che la spiritualità ha un’influenza positiva, le persone spirituali sono spesso felici, stabili e integre, a prescindere dal credo.

I valori di base che la maggior parte delle religioni condividono sono altamente educativi. Tutti promuovono valori come l’altruismo, il rispetto verso tutti gli esseri viventi, la comprensione o la bontà. Sono tutti valori che è bene che i bambini assorbano sin dalla tenera età.

Le religioni, inoltre, ci aiutano a riconoscere il bene e ci mostrano la strada verso la felicità. Ci invitano a riflettere e a perdonare, non per solo per il bene degli altri ma per sé stessi e per disfarci di emozioni negative. La religione ci aiuta a concentrarci sulla vita e su ciò che sta attorno ad essa.

  • Le persone credenti hanno una maggiore autostima e forza.
  • Hanno spesso una maggiore forza fisica e psicologica, l’uso di droghe è meno comune nelle persone credenti ed hanno una capacità di adattamento più sviluppata (affrontano la vita con speranza).
  • Molti riescono ad affrontare situazioni estreme come la morte e la malattia con serenità.

Che cosa è meglio fare?

  • Non tenete i vostri figli in una campana di vetro. A prescindere dalla vostra fede, non cercate di imporre il vostro modo di vedere le cose o fargli credere che sia l’unica opzione: spiegategli che diverse persone hanno opinioni distinte.
  • Se non avete un credo religioso, potete aspettare che i vostri figli comincino a parlarne per affrontare il discorso con loro.
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  • Se la religione è un aspetto importante della vostra vita condividetela con i vostri bambini. Ricordate che, con il tempo e quando saranno maturi, svilupperanno il loro credo secondo la propria coscienza spirituale e le proprie esperienze di vita.
  • Fategli sapere che è un aspetto molto personale e lasciate la strada aperta a varie opzioni che possano col tempo esplorare. «Io credo in questo, ma vi sono persone che la pensano diversamente, non la dobbiamo pensare tutti allo stesso modo».
  • Aiutateli a ragionare con la loro testa. Quando toccherete il tema della religione, chiedetegli che cosa ne pensano loro o qual è la loro opinione al riguardo. Incoraggiateli a sviluppare le proprie idee.
  • Dimostratevi propensi a rispondere alle loro domande. Non inculcategli idee senza lasciare spazio a dubbi e senza dargli opzioni. Se non sapete qualcosa è meglio ammetterlo e promettere di cercare la risposta per loro.

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