La sofferenza di dire addio ad un bambino non nato

Dire addio a un bambino non nato può essere necessario per superare il dolore di un aborto spontaneo.
La sofferenza di dire addio ad un bambino non nato
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 21 dicembre, 2022

Dire addio ad un bambino non nato è più difficile di quanto si possa pensare. È uno dei bocconi più amari che si possano ingerire. Una tragedia enorme da superare, una caduta dalla quale sembra impossibile rialzarsi.

Ci vuole molto tempo prima di elaborare il triste evento e difficilmente riusciremo a comprenderne i motivi. Si passano molte ore a riflettere su ciò che ci è capitato e si ricordano i momenti felici della gravidanza. Sentiamo una forte delusione e la tristezza di essere stati così vicini al traguardo finale senza essere riusciti superarlo.

Passa molto tempo prima di abbandonare le lacrime e il dolore e ritrovare il sorriso. È difficile smettere di pensare a quello che avrebbe potuto essere, ai nostri sogni e ai nostri progetti. Ed è ancora più difficile comprendere perché la vita ha voluto che le cose andassero in questa maniera.

Nonostante tutti questi pensieri, arriva un momento in cui bisogna fermarsi ed elaborare quello che ci è accaduto. E bisogna farlo in modo definitivo, senza lasciare niente in sospeso. È il momento in cui dovete staccarvi da vostro figlio e lasciarlo riposare in pace per sempre. Per questo motivo è importante e necessario effettuare un rito di addio.

cuore spezzato a causa di un addio a un bambino

Sebbene possa sembrarvi una follia, questa tecnica funziona davvero. I riti guariscono le nostre sofferenze. Vedeteli come un ulteriore aiuto per superare questo momento e alleviare le vostre sofferenze. Vi permetteranno di superare la perdita e di eliminare le emozioni negative che la accompagnano.

Dire addio ad un bambino non nato, come fare?

Nei momenti successivi alla morte regnano confusione ed angoscia. Ci facciamo tante domande e abbiamo molte paure e tanti sensi di colpa. Probabilmente, non troverete mai le risposte alle vostre domande. La cosa certa è che sarete assaliti dalla paura e da un crescente senso di colpa.

Non importa quanto siete arrabbiati e afflitti, quel futuro che avevate progettato è momentaneamente svanito. I vostri desideri più profondi e i vostri progetti si sono dissolti nel nulla. La sofferenza è inevitabile e il blocco emotivo è imminente.

Sembra non esserci più un futuro. Per superare questo momento, il rito di addio diventa uno strumento fondamentale -potremmo dire anche di vitale importanza- che vi permette di elaborare e superare il dolore.

Perché effettuare un rito di addio?

Molte persone si staranno chiedendo perché questo rito sia così importante. Innanzitutto, per elaborare la perdita di un bambino. Forse non tutti sanno che c’è un vuoto legale a riguardo. Nella nostra società non c’è né tempo né luogo per questo triste saluto (che è più difficile di quanto si possa immaginare).

Grazie a questo tipo di misure è possibile garantire un’identità al bambino non nato. In questa maniera gli verrà dato un posto nella famiglia e nella società. Esistono dei dettagli sul lutto perinatale che vi sorprenderanno negativamente per quanto sono cruenti.

Considerando quanto detto in precedenza, il terzo motivo per cui è importante effettuare il rito di addio ha a che fare con la sfera emotiva. Avrete la possibilità di elaborare il dolore e il lutto. Non si tratta di dimenticare, ma di imparare a conviverci.

Come dire addio a un bambino non nato

Non c’è niente di prestabilito nei riti di addio. Ogni coppia, madre o padre, sceglie il modo più opportuno. Ognuno dà pace al piccolo e a sé stesso nel modo che ritiene più appropriato.

Tutto dipende da come si desidera ricordare quel bimbo non nato. Gli esperti ci suggeriscono di ricorrere a qualcosa di semplice. Chiariamo subito che non si tratta necessariamente di un rito religioso, può essere anche un gesto di simbolico.

donna che dà il suo addio a un bambino

Piantare un albero, scrivere una lettera in cui esprimete i vostri sentimenti prima, durante e dopo la morte, sono alcune delle opzioni che potete scegliere. Da soli o circondati dagli affetti più cari, potete effettuare il rito più volte al giorno o in giornate diverse. Fate quello che sentite dentro: accendete delle candele, degli incensi, degli oli aromatici. Tutto ciò che vi ricordi e che vi faccia sentire vicino quell’essere speciale.

Dovete trovare il modo che vi aiuti realmente ad elaborare il vostro lutto. Cercate di elaborare i sentimenti e le emozioni che avete provato in passato e preparatevi per vivere il presente. Apprezzate la ricchezza che vostro figlio vi ha dato, anche se non è venuto al modo.

Il ricordo di questo essere (che è stato, è e sarà il vostro modo) può essere associato a dei luoghi speciali che vi uniranno a lui spiritualmente: trovateli in natura, tra degli alberi centenari, in riva al mare o in montagna.

Potete dedicargli una canzone o scrivere delle parole semplici, ma capaci di esprimere tutti i vostri sentimenti. Un’altra opzione può essere quella di creare una scatola dei ricordi dove potete conservare le ecografie, i vestitini che vi hanno regalato o delle foto della gravidanza. Rappresentano delle prove della sua esistenza, del suo fugace passaggio in questa vita.


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