Quand'è il momento di andare all'ospedale per il parto?
La più grande paura delle donne in gravidanza consiste nel non riconoscere i sintomi del parto. Nelle righe che seguono vi diamo alcuni consigli utili per identificare il tanto atteso momento di andare all’ospedale per il parto.
Per evitare l’inconveniente di andare e tornare dall’ospedale perché l’ora X non è ancora arrivata, la cosa migliore è che sappiate qual è il momento giusto per andare all’ospedale per il parto.
Che cosa bisogna fare prima di andare all’ospedale per il parto?
Ci sono alcuni preparativi da compiere prima del parto. Dovete decidere se andrete direttamente al pronto soccorso o se verrete assistite dal vostro ginecologo oppure in casa, dalla levatrice. Si consiglia anche di calcolare il tempo che vi servirà per raggiungere l’ospedale e con quale mezzo vi sposterete.
Tenete pronta la vostra cartella clinica, la valigia, il corredino, i vostri documenti di identità, la tessera sanitaria e tutto ciò che porterete con voi all’ospedale. Inoltre, pianificate chi si prenderà cura dei vostri figli, se ne avete. Sistemate in anticipo le vostre questioni di lavoro, perché in alcuni casi il parto si verifica prima del previsto.
Quando bisogna andare all’ospedale per il parto?
La cosa migliore è andare quando il travaglio è iniziato davvero. Ci sono diversi segnali che indicano l’avvicinarsi del parto.
La rottura del sacco e la fuoriuscita del liquido amniotico possono verificarsi in maniera graduale oppure improvvisa. Per alcune donne, questa fase può essere accompagnata da contrazioni. Dovete recarvi immediatamente all’ospedale, ma senza affannarvi.
Se iniziate a notare la presenza di un’emorragia vaginale accompagnata da mucosità, la causa è il tappo che avvolge il collo dell’utero, e che può essere espulso in qualunque momento, cosa che indica l’avvicinamento della nascita del bebè.
Le contrazioni sono un segnale inequivocabile dell’inizio del travaglio. Dovete tenere conto della loro frequenza e durata. Le contrazioni attive si presentano a intervalli di 5 minuti, con una durata compresa tra i 45 e i 60 secondi e una dilatazione del collo dell’utero di 3 o più centimetri.
Se le vostre contrazioni hanno queste caratteristiche, vi raccomandiamo di andare all’ospedale per il parto.
Anche il vostro corpo vi manderà segnali che vi indicheranno che il momento è arrivato. Seguite il vostro istinto e rivolgetevi al medico. Farlo vi riporterà alla tranquillità.
Rischi dati dall’ingresso in ospedale prima del travaglio
Trovarsi in ospedale durante una fase prematura del parto aumenta l’ansia e la tensione. Inoltre, vi esponete al rischio di un intervento da parte del personale medico per indurre il parto impiegando ossitocina.
Contrazioni per le quali non conviene andare all’ospedale
Le contrazioni di Braxton Hicks sono irregolari e si presentano accompagnate da un dolore moderato al ventre. Queste contrazioni scompaiono quando si riposa o si cambia posizione.
Gli spasmi o crampi sono molto frequenti durante la gravidanza e vengono spesso scambiati con le contrazioni del parto. Hanno una durata compresa tra i 15 e i 20 secondi e scompaiono con il riposo oppure quando si cambia posizione.
Esistono contrazioni un po’ più dolorose che si presentano in alcune donne con intervalli di tempo prolungati tra una e l’altra. Per alleviare la tensione che provocano, si raccomanda un bagno in acqua calda e un massaggio alla schiena.
Quando le contrazioni si trovano nella prima fase del parto, è meglio attendere in casa fino a quando non hanno raggiunto la fase attiva.
Che cosa ci si può aspettare all’interno dell’ospedale?
Una volta raggiunto l’ospedale, un’infermiera rileverà la temperatura e la pressione del sangue. Inoltre, verranno prelevati campioni di sangue e urina. Allo stesso modo, verrà esaminato l’addome per controllare i battiti del cuore del bebè e le contrazioni.
Il medico stabilirà in quale fase si trova il travaglio. Potrebbero rimandarvi a casa per continuare ad attendere, cosa che non dovrebbe sorprendervi, perché, se si tratta di un periodo di tempo prolungato, è meglio che aspettiate tra le comodità di casa vostra che all’interno dell’ospedale.
Quando è urgente recarsi all’ospedale?
Al termine della gravidanza possono sorgere alcune complicazioni che richiedono attenzione immediata, come un’intensa emorragia vaginale oppure contrazioni prima delle 37 settimane, accompagnate da scarsa attività del feto.
Se, dopo la rottura del sacco, il liquido amniotico si presenta di colore giallo, verdastro o marrone, è possibile che ciò indichi la presenza di meconio. In altre parole, le prime feci del bebè, cosa che rappresenta una sofferenza fetale, che può provocare gravi danni al bebè.
Inoltre, se presentate mal di testa persistenti con disturbi nella parte alta dell’addome, difficoltà alla vista o gonfiore anormale, dovrete accorrere immediatamente all’ospedale.
Conoscere i sintomi che indicano quando è necessario andare all’ospedale per il parto è il modo migliore per evitare imprevisti di cui potremmo, in seguito, rammaricarci.