Quante settimane dura una gravidanza normale?
Dall’istante in cui capiamo di essere incinte, inizia il conto alla rovescia. Iniziamo a informarci su quante settimane dura una gravidanza e, di conseguenza, quando potremo vedere nostro figlio.
Di solito, si dice che una gravidanza duri 9 mesi. Infatti, per determinare la data del parto, le nonne contavano 9 lune. Era un’epoca in cui era necessario stabilire la data di nascita del bambino. Così, sarebbe stato tutto pronto per accoglierlo. Oggi invece il calcolo si fa in settimane. Dunque, quante settimane dura una gravidanza?
Perché è iportante sapere quante settimane dura una gravidanza
Da un punto di vista medico, è necessario determinare con precisione a che punto è la gravidanza. Questo è possibile grazie all’età gestazionale. Quando si arriva al termine, il feto è pronto a nascere senza aiuto.
Per questa ragione, mano a mano che si avvicina la data del parto, i controlli diventano più assidui. Si valutano lo stato della madre e del bambino e se ne prendono i parametri vitali. La frequenza cardiaca e lo sviluppo dei polmoni sono due degli aspetti più importanti in questi ultimi periodi. Infatti, sono entrambi legati all’età gestazionale.
“Sapere con certezza quante settimane dura una gravidanza permette di osservare il bambino. Così si può capire se il suo sviluppo corrisponde all’età gestazionale”
Cosa si intende per normalità in gravidanza?
Se si osservano delle anomalie nello sviluppo, il medico adotterà le misure che ritiene necessarie. Oggi, la scienza medica ha a disposizione molte risorse per intervenire. Queste sono utili soprattutto per diagnosticare problemi nello sviluppo del bambino con un certo anticipo.
Una gravidanza normale arriva a termine tra la 37° e la 42° settimana. È un lasso di tempo piuttosto ampio, poiché possono incidere numerosi fattori, come le abitudini della donna. In generale, le madri che hanno già partorito hanno una gravidanza più breve. Quella delle primipare, invece, dura un po’ di più.
Influenza della durata della gravidanza sul parto e sul neonato
In base alla durata, un parto si può definire normale, prematuro oppure oltre termine. Se la gravidanza dura meno di 37 settimane, il parto è “pretermine” o prematuro. Se supera le 42 settimane, sarà un parto oltre termine. Entrambe le situazioni sono anomale e devono essere monitorate con attenzione.
Parto prematuro
Se un neonato nasce prima del tempo, aumentano i rischi. I piccoli sono prematuri quando l’età gestazionale è inferiore alle 37 settimane. Se la donna inizia ad avere i primi sintomi del parto prima della 37° settimana, i medici possono consigliarle dei metodi per ritardarlo. Uno di questi è il riposo assoluto.
Se il parto è inevitabile, è essenziale la presenza di un pediatra, oltre che dell’ostetrica. Nei primi giorni di vita, un neonato prematuro deve essere controllato. Per questa ragione, dovrà restare in ospedale per un po’ di tempo.
Parto oltre termine
Quando i tempi stabiliti per una gravidanza normale si prolungano, è probabile che il medico decida di intervenire. Ma perché è un problema se il bambino rimane nell’utero materno più a lungo? La placenta svolge le sue funzioni nutritive, immunologiche ed endocrine per un periodo di tempo che va dalle 40 alle 42 settimane. Questa è la durata di una gravidanza normale. Passato questo tempo, la placenta inizia ad invecchiare.
Se smette di funzionare, il bambino è esposto a dei rischi, soprattutto respiratori e nutrizionali. Per questa ragione, se la gravidanza supera le 41 settimane, il medico decide di indurre o provocare il parto.
Come calcolare quante settimane dura una gravidanza
Per contare l’età gestazionale si parte dal primo giorno dell’ultima mestruazione. Le ostetriche utilizzano questa data come riferimento e aggiungono 40 settimane. La data del parto calcolata in questo modo viene considerata come “probabile”, poiché non vi è totale certezza. I periodi di ovulazione potebbero non essere regolari nelle donne. Difatti, questo fattore incide molto sulla data del concepimento. Tuttavia, è una stima molto utile quando si deve calcolare quante settimane dura una gravidanza.
Il modo migliore per calcolare l’età gestazionale è attraverso le ecografie che si fanno nel primo trimestre. Queste sono molto più precise rispetto al conto effettuato con la data delle mestruazioni. Grazie alle ecografie, il medico può stabilire con certezza la data del parto.
È dimostrato che determinare con la maggiore precisione possibile tale data è essenziale per evitare problemi al bambino e alla madre. Inoltre, si evitano anche inutili interventi da parte del medico.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Cleveland Clinic. (July 10, 2021). Due Date Calculator. Consultado el 3 de agosto de 2023. https://my.clevelandclinic.org/health/diagnostics/22052-due-date-calculator#:~:text=date%20by%20using%3A-,The%20date%20of%20your%20last%20period,you%20started%20your%20last%20period.
- Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development. (s.f.). Pregnancy. Consultado el 3 de agosto de 2023. https://www.nichd.nih.gov/health/topics/factsheets/pregnancy
- Fowler, J. R., Mahdy, H., & Jack, B. W. (April 22, 2023). Pregnancy. StatPearls. Consultado el 3 de agosto de 2023. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK448166/
- López Araque, AB, Linares Abad, M., & López Medina, MD (2015). Percepción de síntomas en primigestas con embarazo en vías de prolongación. Índice de enfermería, 24(1–2), 35–39. https://scielo.isciii.es/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1132-12962015000100008#:~:text=La%20definici%C3%B3n%20de%20embarazo%20a,4%20semanas%20antes%20de%20la
- Lestrade, ODT, Pacheco, IH, Núñez, CM, & Ledezma, JCR (2020). Infección urinaria como factor de riesgo para parto pretérmino. Revista de resultados negativos y no positivos, 5(11), 1426–1443. https://revistas.proeditio.com/jonnpr/article/view/3779
- Carrillo-Mora, P., García-Franco, A., Soto-Lara, M., Rodríguez-Vásquez, G., Pérez-Villalobos, J., & Martínez-Torres, D. (2021). Cambios fisiológicos durante el embarazo normal. Revista de la Facultad de Medicina, Universidad Nacional Autónoma de México, 64(1), 39–48. https://www.scielo.org.mx/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0026-17422021000100039
- Definición de embarazo a término. (2013). Revista de obstetricia y ginecología de Venezuela, 73(4), 285–286. https://ve.scielo.org/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0048-77322013000400010
- Huertas, E. (2018). Parto pretérmino: causas y medidas de prevención. Revista peruana de ginecología y obstetricia, 64(3), 399–404. http://www.scielo.org.pe/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S2304-51322018000300013
- Balestena Sánchez, JM, González Llanes, K., & Balestena Justiniani, A. (2015). Comportamiento del embarazo postérmino y su asociación con diferentes factores maternos. Revista de ciencias médicas de Pinar del Río, 19(2), 223–231. http://scielo.sld.cu/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1561-31942015000200007#:~:text=La%20Federaci%C3%B3n%20Internacional%20de%20Obstetricia,posterior%20al%20%C3%BAltimo%20periodo%20menstrual.
- Pascual, Z. N., & Langaker, M. D. (2023). Physiology, pregnancy. StatPearls Publishing. Consultado el 3 de agosto de 2023. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK559304/