Cordone ombelicale attorcigliato al collo del bebè
Il cordone ombelicale attorcigliato al collo del bebè è una condizione abbastanza comune alla quale però sono legati miti associati al parto e alle condizioni di vita del piccolo.
Ovviamente, gli unici che possono controllare e risolvere questa situazione sono i medici, le infermiere e le ostetriche. Non c’è niente di concreto che la madre può fare per evitare questa situazione.
Molte donne infatti vengono informate dopo il parto del fatto che il bebè aveva il cordone ombelicale attorcigliato al collo. Il 40% dei casi vengono individuati direttamente nel momento in cui il piccolo viene alla luce.
Il cordone ombelicale attorcigliato al collo del bebè
Il cordone ombelicale può attorcigliarsi al feto in qualsiasi momento della gravidanza e attorno a qualsiasi parte del corpo. Infatti è molto comune che si attorcigli anche attorno a braccia e gambe. Quali sono, però le cause principali che originano questa situazione?
Le cause principali
- Se il cordone ombelicale è estremamente lungo: alcuni possono arrivare a misurare 55 centimetri di lunghezza.
- Come conseguenza del movimento del bebè nel ventre materno.
- Quando la madre ha troppo liquido amniotico, il bebè tende a muoversi di più provocando inavvertitamente questa situazione.
Procedimento del parto per sciogliere il cordone ombelicale
L’unico modo per districare il cordone ombelicale attorcigliato al collo del bebè è durante il parto. Molto importante chiarire che se succede una cosa del genere non è una motivazione per richiedere un cesareo; esistono almeno altre 3 tecniche per risolvere la situazione.
Il procedimento più semplice e comune, viene realizzato il 90% delle volte. Il medico attende la fuoriuscita della testa del bambino e taglia il cordone ombelicale direttamente da lì, liberandolo al più presto.
Questo procedimento risulta semplice per due motivi. Il primo è che la maggior parte dei cordoni risultano essere attorcigliati in modo blando intorno al collo senza stringere troppo. Il secondo è che grazie alla loro consistenza gelatinosa possono essere tagliati facilmente.
Il secondo tipo di procedimento si utilizza nel 9% dei casi. Il dottore attende che il bambino sia completamente fuori dal ventre materno, lo tiene in prossimità della madre e cerca di districare il cordone. Questa tecnica è chiamata “il giro del gatto”.
Ultimo ricorso
L’ultimo sistema è previsto solo per l’1% dei casi ed è quello più preoccupante per i genitori. Questo metodo ha contribuito a tutte le dicerie riguardo il cordone ombelicale attorcigliato attorno al collo.
Se il medico scopre che il cordone ombelicale è irrimediabilmente attorcigliato al collo del bebè e compromette i livelli di ossigeno, l’unico modo è tagliarlo dall’interno della vagina. Si fa introducendo due ganci e successivamente le forbici, si taglia e si libera il piccolo.
Miti legati a questa situazione
Esistono molti miti riguardanti la situazione in cui il bebè ha il cordone ombelicale attorcigliato al collo, e come questo sia pericoloso. Soltanto l’1% dei casi presentano un pressione che può diventare pericolosa per la salute del bebè; ma in nessuna maniere compromette la sua vita. Per questo il cesareo non è una soluzione.
Come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, le 3 procedure per districare il cordone attorcigliato sono gestite in maniera efficiente dagli specialisti. Si può individuare questo tipo di problema anche con uno studio della gravidanza, oppure può succedere durante le ultime rotazioni del bebè.
“Il cordone ombelicale può attorcigliarsi al feto in qualsiasi momento della gravidanza e attorno a qualsiasi parte del corpo del bebè.”
Che il bambino presenti il cordone attorcigliato intorno al suo corpo non è un pericolo per la sua salute; è una situazione assolutamente ricorrente nelle sale da parto; e gli specialisti sono perfettamente capaci di gestirla.
La raccomandazione finale per i genitori è che non si lascino trarre in inganno da informazioni allarmanti; anzi devono informarsi sulle fonti più attuali e verificate.