Diventare padre può modificare il cervello
Avere un figlio cambia la vita, rinnova la speranza, intensifica la fantasia e moltiplica la nostra capacità di amare, di migliorarci e di comunicare affetto. Inoltre, sapevate che diventare padre può modificare la struttura del cervello?
Tutti sappiamo come cambi la vita di una donna quando diventa madre. Prima durante la gravidanza con un’esplosione di ormoni, poi con il cambiamento fisico e il legame precoce che prova verso il piccolo.
Durante l’allattamento, al seno o al biberon, si rafforza questo vincolo tra madre e figlio ed il cervello influenzato dalle ossitocine aiuta ad intensificare la loro unione. Tuttavia, che ne è del papà? Si trova al margine di questi avvenimenti? Si perde tutta la magia? Per niente! Diventare padre può avere delle conseguenze molto significative sul cervello.
Assolutamente no. È importantissimo includere i papà nella crescita del figlio. Sfatiamo il mito che i papà “stanno lì” e che “aiutano soltanto”. Un padre non aiuta, è presente e occupa uno spazio vitale, affettivo e significativo. Inoltre diventare padre può modificare il cervello dell’uomo.
Diventare padre può farvi diventare delle persone migliori
Diventare padre può trasformarvi in persone migliori. I papà devono stare al fianco della mamma, godersi gli istanti insieme al bambino, mentre dorme, mentre fa il bagnetto, mentre ride.
La chiave di questo bisogno di vicinanza è semplicemente un modo per rafforzare il legame con il bebè. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Hormones and Behavior, quanto più tempo un papà passa insieme a suo figlio e alla sua partner più ossitocina produrrà il suo cervello. Al punto in cui basterà vedere una fotografia del figlio per innescare questa reazione.
Anche i papà producono ossitocina
L’ossitocina è la chiave della maternità. Stimola l’allattamento e intensifica la necessità di prendersi cura, amare, ed occuparsi del proprio bambino. Tuttavia vorremmo ricordare che anche i papà liberano lo stesso livello di ossitocina quando si trovano insieme al proprio piccolo.
Non è meraviglioso?
Il papà ci protegge, legge le nostre emozioni e necessità
In questo modo l’uomo si sente sempre di più “l’uomo di casa”, si occupa della crescita del bambino. Sempre più papà condividono le stesse responsabilità delle mamme e sempre più spesso, ci sono papà che scelgono di essere papà single e ricorrono all’adozione.
- I papà hanno la stessa capacità di amare, educare e di stabilire un forte legame di affetto con il proprio figlio, così come ne sono capaci le madri.
- In vista di questo nuovo ruolo, gli scienziati hanno potuto sperimentare quella che viene chiamata l’evoluzione della paternità. Cioè un adattamento della specie in cui il cervello paterno subisce delle trasformazioni per permettere di crescere un figlio con il massimo affetto possibile.
- Nel Centro di Scienze del Cervello Gonda dell’Università di Israele, hanno scoperto un significativo livello di attività nel solco temporale superiore del cervello. Questo implica che gli uomini abbiano una maggiore capacità di leggere le emozioni, di capire le necessità dei piccoli e quindi di intendere le loro emozioni e il loro mondo interiore. Capacità che fino a poco tempo fa si pensava fosse esclusiva della mamma.
Il 6% dei papà può arrivare a soffrire di depressione dopo la nascita di un figlio
La depressione post-parto non è esclusiva delle donne. I papà non attraversano la gestazione, non danno alla luce, però anch’essi sperimentano un calo di dopamine quando si sentono esclusi o allontanati dal compito di crescere un bambino.
Se non vi sentite utili, se non trovate quel legame di vicinanza con il vostro bebè potrete sviluppare una depressione. È un fattore importante da considerare per ricordare sempre che i papà “non aiutano, ma formano parte integrante, alimentano, crescono, amano e accudiscono“.
Tenetelo sempre a mente e godetevi insieme quella che è la meravigliosa esperienza di essere genitori.