Metodi per stimolare la vista del bebè

Metodi per stimolare la vista del bebè
Ana Couñago

Revisionato e approvato da la psicologa Ana Couñago.

Ultimo aggiornamento: 26 aprile, 2023

Giocare con il bebè, nascondendo il suo giocattolo preferito, è un altro modo di stimolare la vista e aiutarlo a svilupparla. Lasciando in vista solo una parte del gioco, lui sarà in grado di trovarlo.

All’inizio della vita, tutto è ancora da scoprire. Stimolare la vista del bebè sarà un’attività bellissima che gli aprirà gli occhi di fronte a una vita piena di esperienze e successi.

Nel neonato, il tatto e l’olfatto sono i sensi maggiormente sviluppati. La vista è limitata: può percepire ciò che accade attorno a lui, ma gli risulta difficile mettere a fuoco un oggetto all’interno del suo campo visivo. Fino ai due anni di età, stimolare la visione del bebè costituirà una grande sfida, e i colori saranno i vostri migliori alleati.

La conquista del mondo esterno che il bebè comincia a conoscere sarà resa più facile nella misura in cui la stimolazione visiva inizi in età precoce. Più sarà piccolo, maggiori saranno le probabilità di un rapido progresso.

Quando il bebè riesce a distinguere le forme, aumenta la sua percezione visiva, un aspetto fondamentale per la fase scolare. I genitori devono stimolare questa capacità per aumentare la velocità nel riconoscimento di oggetti e situazioni della vita quotidiana.

Il primo e miglior stimolo è il viso materno. Il bebè non si stanca mai di incrociare lo sguardo con la sua mamma. La madre dovrebbe porsi a 25 centimetri dal suo visino, la distanza alla quale il piccolo è in grado di mettere bene a fuoco durante i primi mesi di vita. In questo modo, le parole tenere e allegre che gli dirà guardandolo negli occhi provocheranno un effetto piacevole che lo porteranno a cercarla sempre.

Dalle sei settimane di vita, il bambino è capace di seguire movimenti e percepire luci e ombre

Voci e sguardi: il legame materno

Il neonato assocerà il viso della mamma alla sua voce, al tatto, alle carezze, alla soddisfazione della fame, alla sicurezza. Si raccomanda di mantenere il contatto visivo, quando è il momento di offrirgli il seno, fargli il bagno e giocare. Quando il bebè guarda e tocca la mamma mentre lei gli parla e lo accarezza, il vincolo affettivo si rafforza.

Fissare lo sguardo su un oggetto è un risultato che si ottiene a partire dalle sei settimane di vita. Il bambino è in grado di seguire movimenti, percepire luci e ombre, contrasti e forme.

Sonagli rossi o di colori vivaci lo aiutano, a partire dal terzo mese, a mettere la vista in relazione con l’udito per verificare la provenienza dei suoni. Quando l’oggetto viene agitato e spostato, lui lo seguirà con lo sguardo. Preferisce figure di dimensioni differenti e con disegni elaborati.

Si può stimolare la vista del bebè anche attraverso luci che lui cercherà di seguire e che, inoltre, faranno contrarre le sue pupille, indice del fatto che va tutto bene. È di enorme importanza lasciare che guardi le sue manine e scopra di essere in grado di muoverle. Presto cercherà di afferrare degli oggetti e inizierà a essere cosciente del suo stesso corpo. Si tratta del principio della coordinazione tra i suoi occhi e le sue mani.

I giocattoli colorati sono un ottimo strumento per stimolare la visione del bebè

Giocattoli e peluche per stimolare la vista

Agitare un pupazzo di peluche diverso in ogni mano mentre si parla al bebè, alternando il movimento, attirerà la sua attenzione verso l’oggetto che viene animato. Non solo viene stimolata la sua vista, ma il bambino inizia anche a imparare il meccanismo della conversazione.

I mobili dai colori vivaci, con giocattoli sospesi di dimensioni diverse, sono di grande utilità nella stimolazione visiva. Guardarli e cercare di raggiungerli aiuta il piccolo a esercitare la sua coordinazione.

Grandi alleati allo scopo di stimolare la vista del bebè sono gli alimenti colorati che può afferrare con le dita. Portandoli alla bocca, sviluppa ancora di più la coordinazione tra l’occhio e la mano, sviluppando il meccanismo dei suoi cinque sensi.

Fotografie e altre attività

Mostrare al bebè fotografie di familiari rappresenta un ottimo stimolo per la sua vista. A partire dagli otto mesi non solo è in grado di riconoscere i volti, ma anche di ricordare persone care. È un’ottima cosa portarlo al parco o alla spiaggia e permettergli di osservare il paesaggio e oggetti specifici come foglie, pietre, carri o animali. In questo modo, migliorerà la propria capacità visiva. Mostrare questi oggetti mentre gliene parliamo sviluppa le sue abilità.

Poco a poco, il bebè inizia a distinguere e riconoscere gli oggetti. Li cerca con lo sguardo e diventa più consapevole del mondo che lo circonda. Concentra lo sguardo su piccole cose, inizia a percepire la profondità e segue oggetti che si muovono rapidamente.

Con l’avanzare della stimolazione, il bebè riuscirà a distinguere ciò che è vicino da ciò che è lontano. Sarà più consapevole del mondo che lo circonda e avrà una capacità maggiore di affrontare situazioni nuove. Un altro successo nella meravigliosa esperienza di imparare a vivere.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.