Mombie: chi è e come riconoscerla?
Mombie fa riferimento a un tipo molto concreto di persona (può essere una mamma o un papà), qualcuno che vive con l’eterna illusione di poter dormire in qualunque momento della giornata.
Molto probabilmente a più di una lettrice questo termine sembrerà esagerato, ma nella realtà attuale, così propensa a rendere popolari e a creare nuovi termini, la parola “mombie” è di gran moda in molti spazi dedicati alla maternità e al crescere i figli.
Il motivo? Ci offre un’immagine molto realistica e al contempo conosciuta della madre che non gode di momenti di riposo tanto salutari.
È ovvio che ci sono neonati e neonati. Ce ne sono di quelli che sono un regalo, un tesoro da adorare poiché dormono tutta la notte senza svegliarsi, senza reclamare mamma e papà. E poi ce ne sono altri che richiedono tempo e che richiedono, innanzitutto, che insegniamo loro a dormire.
Comunque sia, questo periodo di scarso riposo in genere dura tra gli 8 e i 18 mesi. È davvero tanto tempo. Per cui, prima di passare da “mombie” a “zombie” e rovinarci la salute e la qualità di vita, è necessario adottare una qualche strategia per tornare a essere una persona.
Quando la vostra vita cambia radicalmente e nessuno vi aveva avvisato
Essere genitori è una cosa meravigliosa, un’avventura incredibile che senza dubbio vale la pena provare. Eppure, prendersi cura di un figlio non è un compito per il quale siamo preparati.
Alcune cose arrivano di colpo e senza anestesia, come per esempio, veder passare i giorni e non riuscire a dormire per una notte intera. Una notte di vero riposo, come quelle che trascorrevamo quando eravamo solo in due, o quando le nostre uniche preoccupazioni erano lo studio e gli amici.
Ma… Cos’è veramente una mombie?
Con questo termine si fa riferimento quasi sempre a una mamma tuttofare.
Sono donne che riposano molto poco e che praticano anche l’arte del multitasking. Ossia, stanno dietro al bambino, sbrigano le faccende di casa e vanno persino a lavorare.
Una delle loro caratteristiche abituali è che sono sempre “all’erta”. Ed è proprio questa la causa principale del loro sfinimento fisico e mentale.
La mombie è una persona che non solo dorme poco e si occupa di tutti, ma che prevede i rischi, a volte si preoccupa per inezie ed è attenta a mille cose nello stesso istante.
Come riconoscere una mombie?
Siamo consapevoli di quanto possa risultare comica questa situazione, ma solo chi lo vivrà sulla propria pelle capirà che una mombie è una persona che, semplicemente, ha smesso di mettere se stessa e le sue priorità al primo posto per vivere solo ed esclusivamente per la sua nuova vita e il bambino.
In genere le mombie si riconoscono per:
L’aspetto disordinato, il capello arruffato, spettinato o raccolto in un semplice chignon.
- La sua principale aspirazione è andare in giro comoda. Per questo la si vede spesso con indosso la tuta, abiti ampi, ciabatte e una gran fretta.
- Uno dei tratti inconfondibili sono le occhiaie. In esse si riflettono le notti insonni, i risvegli repentini a causa di un pianto disperato o quelli istintivi, perché la mombie a volte si alza solo per assicurarsi che il suo bambino stia “respirando”, che non abbia freddo o non sia scomodo.
- La mombie vive di caffè. In particolar modo, quello appena fatto, che è energia vitale, una invocazione capace di rianimarla, di darle forza e coraggio. In genere il consumo di caffè avviene in compagnia di altre mombie.
- Attenzione, non sottovalutate il potere di una mombie. All’apparenza può dare un’immagine di debolezza, di trasandatezza e stanchezza. Tuttavia, poche altre creature hanno un potere maggiore e un’energia camuffata da mombie, perché reagiscono nel giro di un nanosecondo, sanno cosa fare in ogni istante e non si lasciano sfuggire nulla. Hanno superpoteri.
Consigli per le mombie
- Una mombie ha bisogno di essere aiutata nelle faccende quotidiane.
- Una mombie ha diritto ad alcune ore di riposo senza avere rimorsi di coscienza
- Una mombie ha diritto a trovarsi con altre mombie per raccontarsi esperienze, gestire lo stress e allentare la tensione prendendo un caffè.
- Una mombie ha diritto a schiacciare un pisolino ogni giorno insieme al suo bambino.
- Nessuno ha diritto di dire a una mombie “Che brutta cera che hai!?” o “Sei sempre più sciatta”. Quello che invece bisognerebbe chiederle è: “Come posso aiutarti? Hai bisogno di niente?”
- Una mombie ha diritto a lamentarsi e protestare. Può dire “Oggi non ne posso più, sono esausta”, senza che nessuno le risponda “Ma se l’unica cosa che fai è stare dietro al bambino!”
Per concludere, al di là del suo aspetto ironico, il termine descrive senza dubbio una realtà che molte mamme e papà capiscono perfettamente e che, senza dubbio, stanno vivendo, magari in questo esatto istante.
Se è il vostro caso, ricordate, è solo questione di tempo e di pazienza, quando ve ne renderete conto, il bambino andrà a scuola da solo.