Impetigine nei bambini: un'infezione della pelle altamente contagiosa

L'impetigine nei bambini è una patologia frequente. Si tratta di un'infezione batterica altamente contagiosa, quindi fate attenzione!
Impetigine nei bambini: un'infezione della pelle altamente contagiosa

Ultimo aggiornamento: 28 gennaio, 2019

L’impetigine contagiosa è un’infezione cutanea che può essere osservata frequentemente durante l’infanzia, soprattutto nei bambini in età prescolare. Questa patologia è divisa in due tipi: impetigine bollosa e impetigine non bollosa, che costituiscono una grande percentuale di casi. Se volete conoscere meglio questa malattia, non perdetevi questo articolo di approfondimento.

Forme cliniche di impetigine contagiosa

Sia la diagnosi che il trattamento scelto dal medico sono determinati sulla base di criteri clinici, basati principalmente sull’eruzione cutanea, che è la sua caratteristica principale. L’impetigine può essere causata da batteri come streptococchi e stafilococchi. Come abbiamo anticipato poco fa, se ne conoscono due tipi.

Impetigine bollosa

Questo tipo di impetigine contagiosa ha la caratteristica di presentarsi con la presenza di bolle superficiali da 5 a 30 mm di diametro. In particolare, possono facilmente rompersi e provocare una crosta sottile, dove appare un colletto desquamante. Di solito colpisce significativamente il tronco del bambino, ma può apparire anche sui genitali e in rari casi si può osservare anche un ingrossamento dei linfonodi (in tale caso si parla di linfoadenopatia localizzata).

Impetigine non bollosa

Questo secondo tipo di impetigine inizia con la comparsa di lesioni vescicolari o pustolose di diametro compreso tra 1 e 4 mm. Anche in questo caso, le bollicine possono rompersi molto facilmente, dando luogo a croste abbastanza spesse. In questo caso, le lesioni di solito compaiono sul viso, su gambe e braccia e possono causare prurito nella zona interessata.

Il problema dell’impetigine è che non ha praticamente sintomi. Solamente in alcuni casi è anticipata da uno stato febbrile ma, in generale, il bambino colpito gode di buona salute. Bolle, pustole, vescicole e prurito compaiono quando è già presente sulla pelle.

impetigine nei bambini

Come prevenire l’impetigine?

L’impetigine di solito si diffonde facilmente se non vengono prese misure preventive e non avendo rispettato le normali abitudini igieniche. Anche se il vostro bambino non ha ancora contratto questa malattia, è essenziale seguire alcune raccomandazioni:

Raccomandazioni per prevenire l’infezione

  • Lavarsi le mani e fare la doccia con regolarità.
  • Tagliare e mantenere pulite le unghie del bambino.
  • Asciugare correttamente la saliva del bambino in modo che non vi siano residui intorno alla bocca dato che potrebbero favorire la comparsa del problema.
  • Mantenere la pelle idratata con creme indicate dal pediatra.
  • Consultare immediatamente il medico quando si osservano eruzioni cutanee.

Raccomandazioni dopo del contagio

  • Non scambiate asciugamani, vestiti o altri oggetti personali.
  • Non toccate o graffiate la pelle danneggiata, ciò potrebbe peggiorare la situazione.
  • Lavatevi le mani ogni volta che entrate in contatto con le lesioni provocate dalla malattia.
  • Curate la pulizia degli indumenti, asciugamani e lenzuola usati dal bambino.

L’impetigine ha una maggiore incidenza nei bambini al di sotto di 10 anni, soprattutto durante i mesi estivi e in presenza di condizioni di scarsa igiene.

Trattamento dell’impetigine

Se i genitori notano un’insolita eruzione cutanea sulla pelle del loro figlio, è essenziale consultare il pediatra, che determinerà il trattamento indicato per il bambino. D’altra parte, si raccomanda una buona dieta, che aiuterà a migliorare la condizione della pelle più rapidamente.

Per quanto riguarda l’alimentazione, infatti, vi suggeriamo di offrire al piccolo della frutta ricca di vitamina A e C oltre a cibi atti a migliorare le difese immunitarie, come il pesce. Tenete presente che sarà necessaria la consulenza del medico per pianificare una dieta adeguata a contrastare l’infezione. Discorso analogo per quanto riguarda i medicinali: è sconsigliato ricorrere all’auto-medicazione e ogni farmaco dovrà essere prescritto dal pediatra.

Prognosi e complicanze

Dal momento in cui inizierà il trattamento, potrete rapidamente osservare un miglioramento della pelle e la scomparsa delle lesioni, già a partire dalle 24-48 successive. Nel caso in cui non siano apprezzabili cambiamenti significativi, potrebbero essersi verificate delle complicazioni che, di nuovo, dovranno essere sottoposte all’esame dello specialista. In particolare, l’impetigine può provocare:

  • Glomerulonefrite post-infettiva: si tratta di una malattia renale che si verifica dopo l’infezione e innesca la albuminuria (l’eccessiva espulsione di albumina con le urine) o può portare a una sindrome nefritica.
  • Nefrite: un’infiammazione che interessa diverse parti dei reni (glomerulo, tubuli o il tessuto interstiziale).
  • Invasione profonda: non avendo un buono stato di salute, i batteri possono penetrare negli strati superficiali della pelle. Ciò causa infezioni come la cellulite infettiva o lerisipela, con febbre e malessere diffuso.

È sbagliato pensare che le malattie della pelle siano meno contagiose e pericolose di altre. Come abbiamo visto nel caso dell’impetigine, la sua forma di trasmissione è davvero ampia. Occorre dunque prestare particolare attenzione alla cura dell’igiene nei bambini, specialmente al di sotto di 10 anni e mantenere sempre altissimi gli standard di pulizia, dentro e fuori casa, evitando l’uso o la condivisione di oggetti personali.


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