Che succede se mio figlio presenta tosse o febbre durante l'isolamento?

La situazione che stiamo attraversando genera in noi molti dubbi. Uno di questi consiste nel chiederci che cosa dovremmo fare nel caso in cui nostro figlio dovesse presentare tosse o febbre durante la quarantena. In questo articolo vi spieghiamo come dovreste comportarvi.
Che succede se mio figlio presenta tosse o febbre durante l'isolamento?

Ultimo aggiornamento: 26 marzo, 2020

A causa dello stato di emergenza in vigore nel nostro paese, ci accade spesso di essere colti da numerosi dubbi. Tra questi, molti hanno a che fare con la salute dei nostri figli. Come dovremmo comportarci nel caso in cui i nostri figli dovessero presentare tosse o febbre durante l’isolamento? In questo articolo vi spieghiamo che cosa fare.

Che cos’è e a che cosa è dovuto lo stato di isolamento?

L’isolamento è un periodo di distacco sociale al quale si sottopongono le persone prima di potersi recare in determinati luoghi o di svolgere alcune attività. Viene realizzato allo scopo di assicurarsi che queste persone non vengano colpite da una malattia contagiosa, in questo caso da infezione da coronavirus. Si tratta di una misura che viene adottata anche per arrestare la diffusione di un virus che potrebbe verificarsi attraverso il contatto tra individui.

Perché è stato decretato l’isolamento sociale?

Al giorno d’oggi è praticamente impossibile incontrare qualcuno che non sia al corrente della difficile situazione che stiamo attraversando a causa della presenza del coronavirus. Infatti, il ceppo attualmente diffuso presenta un elevato tasso di contagiosità.

Generalmente, in particolare per quanto riguarda i bambini e le persone più giovani, provoca sintomi piuttosto lievi, che invece diventano molto più gravi nel caso di individui anziani o di persone che possiedono un sistema immunitario depresso. Quando questo virus si manifesta nelle sue forme più gravi, soprattutto nelle fasce di popolazione che abbiamo appena citato, è in grado di portare molto rapidamente all’insorgere di polmonite e insufficienza respiratoria.

Di conseguenza, alcune delle persone che ne vengono colpite hanno bisogno di essere ricoverate nei reparti di terapia intensiva, dove possono godere dell’assistenza e della sorveglianza adeguate, le uniche misure che, a questo stadio della malattia, possono salvare loro la vita.

Di fronte al possibile collasso del nostro sistema sanitario e nel tentativo di evitare per quanto possibile la rapida diffusione di questo virus, il Governo ha deciso di adottare una serie di misure di emergenza.

se si presentano sintomi, la prima cosa da fare è evitare di lasciarsi prendere dal panico
Fonte: Pictoline

In questo senso, si impone alle persone di rimanere nelle proprie abitazioni, ed è possibile uscire di casa solamente per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità o di assoluta urgenza.

Che cosa devo fare se mio figlio presenta tosse o febbre durante l’isolamento?

La febbre e la tosse sono possibili sintomi di un’infezione da coronavirus. In questi casi, la cosa più importante è mantenere la calma.

Bisogna tenere conto del fatto che le informazioni a nostra disposizione fino a questo momento indicano che la presenza di questo virus passa quasi inosservata nei bebè e nei bambini piccoli. Molti di loro, infatti, sono destinati a passare l’infezione senza manifestare alcun sintomo, mentre altri si limiteranno a presentare sintomi lievi.

Il che non esclude completamente, però, che il loro quadro clinico possa aggravarsi. Di conseguenza, in base al protocollo che è stato previsto per questi casi, ciò che dovremo fare sarà evitare di recarci dal medico e alla sede del pronto soccorso e chiamare invece il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica.

Chi chiamare se si presentano tosse e febbre durante l’isolamento

Sono stati anche attivati, oltre al numero di pubblica utilità 1500, dei numeri verdi regionali espressamente dedicati a questo scopo, i cui operatori sono in grado di rispondere a ogni vostra domanda. Quelli che seguono sono i diversi numeri verdi messi a disposizione dalle singole regioni:

  • Basilicata: 800 99 66 88
  • Calabria: 800 76 76 76
  • Campania: 800 90 96 99
  • Emilia-Romagna: 800 033 033
  • Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
  • Lazio: 800 11 88 00
  • Liguria: 800 938 883
    attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle16 e il sabato dalle ore 9 alle 12
  • Lombardia: 800 89 45 45
  • Marche: 800 93 66 77
  • Piemonte:
    • 800 19 20 20 attivo 24 ore su 24
    • 800 333 444 attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 20
  • Provincia autonoma di Trento: 800 867 388
  • Provincia autonoma di Bolzano: 800 751 751
  • Puglia: 800 713 931
  • Sardegna: 800 311 377
  • Sicilia: 800 45 87 87
  • Toscana: 800 55 60 60
  • Umbria: 800 63 63 63
  • Val d’Aosta: 800 122 121
  • Veneto: 800 462 340
se nostro figlio presenta tosse o febbre durante l'isolamento, bisogna chiamare il medico o il numero verde regionale

Che cosa accade dopo la chiamata?

Per quanto le conseguenze dipendano dai singoli protocolli attuati dalle diverse regioni, generalmente, quando si chiama uno di questi numeri, ci viene rivolta una serie di domande sulle condizioni e i sintomi presentati dal bambino. Non dobbiamo allarmarci se, in seguito alle nostre risposte, ci viene raccomandato che il bambino rimanga in casa sotto la sorveglianza dei genitori.

Come abbiamo detto in precedenza, generalmente questo virus non provoca gravi conseguenze nei bambini: di conseguenza, molte regioni tendono a mantenere i possibili casi positivi di coronavirus all’interno del domicilio, sotto osservazione. Questa linea di condotta ha lo scopo di evitare che le strutture sanitarie non collassino, facendo sì che, allo stesso tempo, i possibili pazienti infetti entrino in contatto con il minor numero possibile di persone.

Quindi, controlleremo da casa le condizioni del bambino e, se i sintomi non migliorano entro 3 o 4 giorni, torneremo a chiamare il numero verde e spiegheremo la situazione agli operatori. Nel caso in cui si renda necessario, saranno gli operatori stessi a raccomandarci di rivolgerci all’ospedale, oppure ci forniranno direttamente i mezzi necessari che consentano un ricovero con l’adeguato margine di sicurezza.

Quindi, come bisogna comportarsi in caso di tosse o febbre durante l’isolamento?

L’aspetto più importante è sempre mantenere la calma e seguire le istruzioni che ci forniscono gli esperti. Questi consigli sono validi sia per vivere correttamente il periodo di isolamento sia per agire in caso di possibile infezione nei nostri figli o in noi stessi. E, naturalmente, in assenza di urgenti situazioni di necessità… rimanete in casa!


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