Il primo neonato positivo al Covid-19
Nel mese di febbraio la Cina ha confermato il caso del primo neonato positivo al Covid-19. Il nuovo Coronavirus, causa dell’attuale pandemia, può causare un quadro simile alla comune influenza fino a una polmonite con insufficienza respiratoria. In questo articolo riportiamo alcuni dati sul virus e le ultime novità sul primo neonato positivo al Covid-19.
Cos’è il Coronavirus?
I Coronavirus sono una famiglia di virus di origine ignota. Esistono diversi tipi di Coronavirus e, come già detto, possono provocare da una comune influenza fino a una polmonite o, nella loro forma più grave, insufficienza respiratoria.
Nel dicembre 2019 sono stati rilevati nella città cinese di Wuhan i primi casi di un nuovo Coronavirus. Da allora il contagio da una persona infetta a un’altra sana ha fatto crescere drasticamente il numero dei casi.
Sebbene il numero delle persone risultate positive al test sia oggi molto alto, la mortalità di questo virus è al momento attuale bassa.
Quali sintomi provoca?
L’infezione da Sars-Cov-2, questo il nome del nuovo Coronavirus, in generale provoca sintomi simili a quelli di una comune influenza. Tra questi possiamo menzionare i seguenti:
- Naso che gocciola.
- Malessere generale.
- Stanchezza.
- Dolore muscolare.
- Tosse.
- Catarro.
- Febbre e brividi.
- Mal di gola e mal di testa.
L’infezione può presentarsi anche in forma asintomatica, passando per i sintomi generali che abbiamo elencato o, persino, causare complicazioni come polmonite o insufficienza respiratoria nei casi più gravi.
I casi più gravi, in genere, si verificano nei soggetti più vulnerabili. Tra questi si trovano gli anziani, i neonati o le persone con il sistema immunitario depresso.
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Trattamento del Covid-19 e come prevenirlo
Al momento attuale non esiste un trattamento efficace per questo virus. Verranno dunque trattati i sintomi, ovvero l’intervento medico sarà rivolto a tenere sotto controllo la febbre, i dolori e a mantenere il paziente in buono stato di salute generale.
È anche necessario stare allerta in caso di comparsa di possibili complicazioni, soprattutto tra le categorie a rischio. È dunque importante evitare il contagio da persona a persona. A tale scopo, risulta determinate un’adeguata igiene, basterà seguire le regole basilari prestando tuttavia particolare attenzione alla pulizia delle mani.
Si consiglia di evitare il contatto con persone già contagiate e, qualora non fosse possibile evitarlo, coprirsi adeguatamente occhi, naso e bocca.
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Il primo neonato positivo al Covid-19
Nel mese di febbraio uno staff medico ha confermato la nascita del primo bambino affetto da Covid-19. Solo dopo trenta ore di vita, il neonato è risultato positivo al test per rilevare il Coronavirus.
La madre del bambino era risultata positiva al test prima del parto. Si è dunque trattato del primo caso di trasmissione di questo nuovo virus da madre a feto nell’utero.
Il bambino è nato in buono stato di salute generale e con un peso adeguato. Non presentava febbre, tosse, muco o altri sintomi generali. Nonostante ciò, a un certo punto ha iniziato a manifestare difficoltà respiratoria. Dopo 17 giorni in ospedale e sotto costante osservazione, il piccolo è guarito dall’infezione.
Primo neonato affetto da Covid: per concludere
L’ultimo tipo di Coronavirus scoperto continua a mantenere una mortalità bassa nonostante abbia fatto scattare l’allarme in tutti i Paesi per via della sua elevata capacità di contagio.
La nascita di bambini affetti dall’infezione dimostra che è possibile una trasmissione dalla madre infetta al feto durante la gravidanza. Questo dato obbliga ad aumentare le precauzioni nei confronti delle donne incinte con possibilità di infezione.
Si monitorerà anche più accuratamente i bambini appena nati e le cui madri sono risultate positive ai test per il Coronavirus durante la gravidanza.
In Italia sono diversi i casi confermati, ma tutti sotto controllo e in un buono stato generale di salute. Per il momento, non vi è ragione di ricorrere a specifiche misure di prevenzione del virus nel caso delle donne incinte e dei loro bambini.
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