Sordità infantile: l'importanza di una diagnosi precoce
Dopo la nascita, i medici sottopongono il bambino a numerosi test. Uno di essi è il test dell’udito. Questo esame si esegue prima che il bambino lasci l’ospedale o al massimo durante il primo mese di vita. È importante sapere se siamo di fronte a un caso di sordità infantile.
Essere in grado di ascoltare i suoni è essenziale per sviluppare il linguaggio che inizialmente si basa proprio sull’imitazione dei suoni che il neonato ascolta. In seguito, il bambino riuscirà a strutturarli e a stabile una vera e propria comunicazione.
Di conseguenza, un bambino che non sente bene avrà difficoltà a parlare e comunicare. Questo, influenzerà il suo sviluppo emotivo, sociale e scolastico.
La sordità infantile può essere superata
Secondo i dati, ogni anno circa 1.200 bambini nascono con ipoacusia e circa 1.500 sono le famiglie in cui almeno un figlio ha problemi all’udito. Inoltre, l’80% della sordità infantile si manifesta sin dalla nascita e il 95% dei bambini non udenti è nato in famiglie i cui membri hanno problemi di udito.
Tuttavia, i programmi di diagnosi precoce ci permettono di individuare rapidamente i problemi all’udito dei bambini. Ciò consente di iniziare i trattamenti sin dalla tenera età rendendo più semplice ai bambini lo sviluppo appropriato del linguaggio orale e delle capacità comunicative.
È importate fare attenzione ai vari test
Molti studi indicano che esiste un periodo critico, che va dalla nascita al quarto anno di vita, in cui il processo di acquisizione del linguaggio avviene in modo ottimale.
Ecco perché è così importante eseguire uno screening dell’udito al neonato ed effettuare una diagnosi nei primi due mesi di vita.
Inoltre, bisogna sapere che il test che si effettua dopo la nascita non consente di stabilire una diagnosi definitiva, e che solo una piccola parte dei bambini che non passano il test iniziale hanno dei reali problemi all’udito.
Come individuare correttamente la sordità infantile
Se i risultati dello screening mostrano dei problemi d’udito, bisogna rivolgersi ad uno specialista che sottoporrà il bambino ad altri test: emissioni otoacustiche e potenziali evocati uditivi (ABR). Entrambi i test sono facili da eseguire e non causano alcun disagio al bambino.
Il test delle emissioni otoacustiche consiste nell’introdurre nel condotto uditivo una piccola sonda che emette dei suoni e riceve la risposta che si produce in un’area dell’orecchio chiamata coclea.
Per eseguire il test dei potenziali evocati uditivi si usano delle cuffie che emettono dei suoni. I segnali sonori che raggiungono il cervello vengono registrati utilizzando dei sensori posizionati sul cuoio capelluto.
Sordità infantile: alcuni fattori di rischio
Alcuni bambini sono più inclini di altri ad avere problemi di udito. Questo è dovuto a fattori ereditari o ad altri problemi di salute che si ripercuotono sull’udito: infezioni, uso di farmaci da parte della madre durante la gravidanza, ecc.
Ci sono altre cause che possono provocare la sordità. Ad esempio, un peso molto basso alla nascita, un parto prematuro o problemi durante il parto.
Se pensate che vostro figlio abbia dei problemi all’udito, non esitate a consultare un medico specialista in otorinolaringoiatria. Inoltre, è importante monitorare la condizione dell’udito durante l’infanzia.
La valutazione di un pediatra su qualsiasi problema di udito, lieve o temporaneo che sia, permette di identificarne le cause e individuare la terapia più appropriata. Questo aiuterà il bambino a evitare delle complicazioni durante la crescita.
I pediatri ci spiegano anche che dopo la nascita la maggior parte dei bambini sente senza nessuna difficoltà. Tuttavia, durante la crescita, possono avere delle perdite uditive che i genitori identificano solo quando si accorgono di una assenza di risposta ad alcuni suoni o quando il bambino ritarda ad imparare a parlare.
La maggior parte dei problemi di udito può essere risolta, soprattutto se trattata in tempo. Questo eviterà dei problemi nello sviluppo del linguaggio e migliorerà la qualità della vita del bambini e, in generale, di tutta la famiglia.
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