Come prevenire un parto prematuro
Uno dei più grandi timori che una madre prova durante la gravidanza è quella di avere un parto prematuro, principalmente a causa dei problemi che potrebbero derivarne per la salute del bebè.
Se il vostro bambino nasce in anticipo, aumentano in larga misura le possibilità che si verifichino complicazioni mediche. In base al suo numero di settimane, c’è il rischio che il piccolo soffra di qualche deficit in alcuni organi, soprattutto all’apparato respiratorio.
Al giorno d’oggi, grazie ai progressi compiuti in campo scientifico, i bambini prematuri possiedono possibilità sempre più grandi di sopravvivere. Allo stesso tempo, sono disponibili diverse misure che possono contribuire a diminuire i rischi di un parto prematuro.
Le cure prenatali possono ridurre il rischio di un parto prematuro
Non appena venite a sapere di essere incinte, è necessario che vi rivolgiate al vostro medico. In questo modo potranno essere applicate le cure prenatali standard.
Essere sottoposte a costante controllo medico vi consente di sorvegliare la vostra salute e lo sviluppo del vostro bebè. Così facendo, è possibile identificare qualunque eventualità e risolverla al più presto possibile.
L’aspetto positivo di un’identificazione tempestiva da parte del medico della possibilità di un parto prematuro consiste nel fatto che, in questo modo, può prepararvi nella maniera migliore per affrontarlo.
Normalmente, la prima cosa che un medico prescrive è un trattamento a base di corticosteroidi, che aiuterà lo sviluppo precoce dei polmoni del bebè. In questo modo è possibile ridurre il rischio di infezioni e complicazioni alla nascita.
Aumentate il consumo di ferro e acido folico
Alcuni studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dimostrano che un deficit di ferro e acido folico nelle donne incinte aumenta il rischio di parti prematuri.
La carenza di alimenti ricchi di ferro e acido folico e uno scarso consumo delle vitamine prescritte sotto forma di integratori alimentari possono portare a diverse forme di anemia che accelerano i processi del parto. Conoscere le misure e le quantità ottimali di ferro e acido folico che dovete consumare rappresenta una misura essenziale per la prevenzione di una nascita prematura.
Controllare il peso vi aiuta a prevenire un parto prematuro
È un dato di fatto che le donne sovrappeso o molto magre corrano un rischio maggiore di avere un parto prematuro, principalmente a causa di problemi associati a una cattiva alimentazione o a un suo eccesso.
Quando una gestante soffre di disordini dell’alimentazione, anche il bebè che porta nel ventre subirà le conseguenze negative che derivano da questo problema. Un’alimentazione bilanciata e conforme a quanto stabilito dal vostro medico è in grado di prevenire problemi di ipertensione, trigliceridi, emoglobina e colesterolo, che coinvolgono direttamente lo sviluppo della placenta e la formazione del bebè.
“L’amore a prima vista è quello che provate per il vostro bambino. La caduta è così violenta che non siete in grado di rialzarvi”.
– Anonimo –
Il consumo di alcol e droghe è assolutamente vietato
Sembra una precauzione evidente o superflua dire che il consumo di alcol e droghe danneggia la formazione del feto e induce un parto prematuro. Tuttavia, contrariamente a quanto credono le persone, le statistiche segnalano che esiste un’alta percentuale di donne che trascurano questo avvertimento.
Sia il consumo di alcol sia quello di altre droghe danneggiano notevolmente la formazione del bebè e del suo sistema nervoso. Inoltre, possono provocare anomalie nella formazione di organi in grado di produrre conseguenze destinate a perdurare tutta la vita.
Evitare di fumare è fondamentale per portare a termine la gravidanza
Proprio come l’alcol e le droghe, l’uso di sigarette è severamente vietato alle donne incinte, a causa del loro effetto altamente nocivo per il corpo della madre e, di conseguenza, per quello del bambino.
Quando si fuma, le componenti tossiche della sigaretta si trasferiscono all’interno del sistema sanguigno della madre, a cui spetta l’importante compito di portare ossigeno al bebè. In conseguenza di questo fenomeno, la formazione della placenta diminuisce di dimensioni, con il rischio che il bebè nasca in anticipo o, nel peggiore dei casi, privo di vita.
Oltre all’eventualità di un parto prematuro, anche i polmoni del bebè possono subire delle conseguenze e le funzioni cerebrali possono rimanere danneggiate a vita, provocando disturbi dell’apprendimento o di carattere motorio.
Informazioni aggiuntive
- La decisione di una donna di partorire eseguendo un atto consapevole e pianificato riduce il rischio di parto prematuro.
- Il rischio di nascite premature aumenta anche in donne che hanno meno di 17 anni o più di 35. Di conseguenza, anche le gravidanze non desiderate che si verificano durante l’adolescenza rappresentano un fattore di rischio.
- Mantenetevi sempre idratate. La mancata assunzione di acqua può provocare contrazioni, causando un ritardo nel vostro parto.
- Se attendete meno di nove mesi tra il vostro ultimo parto e l’inizio della vostra prossima gravidanza, vi sottoponete a un rischio maggiore di parto prematuro.
- Mantenete sano il vostro corpo e seguite una dieta salutare.
- Fate esercizio, per evitare complicazioni come preeclampsia o diabete gestazionale. Entrambe queste condizioni possono rendere necessario un parto prematuro.
È bene che sappiate quali sono i sintomi di un parto prematuro, che comprendono, tra i tanti: più di cinque contrazioni all’ora, perdita di sangue fresco dalla vagina, gonfiore a mani e viso, dolore durante la minzione, vomito frequente, dolore intenso alla parte bassa della schiena e pressione sul bacino.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Castaigne, V., Picone, O., & Frydman, R. (2012). Parto prematuro. EMC – Ginecología-Obstetricia. https://doi.org/10.1016/s1283-081x(06)45070-0
- Ochoa, A., & Pérez Dettoma, J. (2009). Amenaza de parto prematuro: Rotura prematura de membranas. Corioamnionitis. In Anales del sistema sanitario de Navarra (Vol. 32, pp. 105-119). Gobierno de Navarra. Departamento de Salud. http://scielo.isciii.es/pdf/asisna/v32s1/obstetricia3.pdf
- Palencia, A. (2009). Parto prematuro. Sociedad colombiana de pediatría, 9(4), 10-9.
- Protocolos SEGO. (2004). Amenaza de parto prematuro.
- Quirós, G., Piedra, R., Bolívar, M., & Solano, N. (2016). Parto Pretérmino. Revista Clínica de La Escuela de Medicina UCR-HSJD.
- Roura, L. C. (2006). Parto prematuro. Ed. Médica Panamericana.