Ansia materna nei primi mesi di vita del bambino

Il passaggio alla maternità è una sfida che a volte può provocare ansia in molte donne. Cosa bisogna fare se vi sentite ansiose durante i primi mesi di vita del vostro bambino?
Ansia materna nei primi mesi di vita del bambino
Elena Sanz Martín

Scritto e verificato lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Prima di diventare mamme, come immaginavate i primi mesi di vita con il vostro bambino? Probabilmente, avrete pensato ad un periodo dolce e pieno di emozioni positive. Amore traboccante, desideri per quella vita che è cresciuta dentro di voi e che adesso è accanto a voi, pienezza, soddisfazione, ecc. Tuttavia, può capitare che nei primi mesi di vita del bambino si provi la cosiddetta ansia materna.

La società ci impone un’immagine della maternità tutta rose e fiori. È proprio per questo motivo che molte donne possono provare enormi sensi di colpa quando nei primi mesi di vita col loro bambino si sentono insicure ed impaurite. Tuttavia, provare l’ansia materna dopo il parto è normale. Pertanto, bisogna essere preparate ad affrontarla.

È vero che le donne che hanno già sofferto di ansia in passato hanno maggiori probabilità di provarla dopo il parto. Anche chi non ha mai avuto problemi di questo genere può provare ansia a causa dei grandi cambiamenti che diventare madre comporta. In ogni caso, è importante sapere da cosa è causato questo disagio e quali risorse si possono utilizzare per alleviarlo.

Donna triste e pensierosa che tiene in braccio il figlio neonato.

Come capire se si ha l’ansia materna

Chi ha già sofferto di ansia in passato è in grado di identificare facilmente i sintomi quando si presentano. Ma per chi la vive per la prima volta può essere un’esperienza sconvolgente. Si potrebbe persino arrivare a pensare di avere dei problemi di salute. Pertanto, è di fondamentale importanza conoscere i principali segnali che ci indicano uno stato di ansia:

  • Sintomi fisiologici. Mancanza di respiro, oppressione toracica, tensione muscolare, battito cardiaco accelerato e sudorazione. Le somatizzazioni possono anche manifestarsi sotto forma di mal di stomaco, mal di testa o qualsiasi altro sintomo che non abbia una spiegazione medica.
  • Pensieri ricorrenti che non si riescono ad evitare. Possono riguardare la salute del bambino, la capacità di essere madri o qualsiasi altri tipo di pensiero ansiogeno. Tutte queste preoccupazioni diventano eccessive e creano un disagio dal quale è difficile liberarsi.
  • Si possono assumere dei comportamenti ripetitivi senza una reale funzione. Ad esempio, muovere ripetutamente una gamba o rosicchiarsi le unghie. È anche possibile assumere dei comportamenti compulsivi come mangiare in continuazione. Inoltre, si cerca di evitare certe situazioni, come stare lontano dal bambino anche per pochi minuti, per non sentirsi ansiose o preoccupate.

Perché l’ansia materna si manifesta durante i primi mesi di vita del bambino?

Sono diversi i motivi che possono causare l’ansia materna durante i primi mesi di vita del bambino. A vari livelli, tutti sono legati al cambiamento che comporta il diventare madri. Pertanto, tra le principali cause di ansia ci sono:

  • La preoccupazione per lo stato di salute del bambino. Il desiderio che il bambino sia sano e che si sviluppi correttamente può portare la madre ad essere irrequieta e iper-vigile. Quando la paura che possa accadere qualcosa di brutto al bambino è sproporzionata e interferisce con il benessere della madre, si prova immediatamente ansia.
  • La paura di non essere all’altezza. Essere madre significa assumersi la responsabilità di una vita che dipende interamente da lei. Il benessere e la felicità del bambino dipendono in larga misura dai comportamenti della madre. Ciò può far provare alle madri alti livelli di ansia e la paura di non essere in grado di accudire il bambino correttamente.
  • Paura di perdere la propria identità. Indubbiamente, la maternità diventa uno dei ruoli più importanti nella vita di una donna. Per questo motivo, è molto comune che molte madri temano che questo nuovo ruolo le impegni così tanto da non potersi sviluppare come donne, mogli o professioniste. Hanno paura che la loro identità si riduca solamente al ruolo di madri.
Padre che tiene in braccio il figlio neonato.

Cosa si può fare?

La percentuale di donne che soffrono di ansia materna dopo il parto è alta. Pertanto, se vi trovate in questa situazione, non dovete pensare di essere sole.

La prima cosa da fare è quella di non sentirsi in colpa. Tutte le emozioni e le sensazioni che provate sono valide e provare ansia non significa essere delle cattive madri. È importante, inoltre, non chiedere troppo a se stesse. Affinché vostro figlio cresca sano e felice, non bisogna per forza essere perfette.

Riflettete sulle vostre convinzioni e sui vostri pensieri e confrontateli con la realtà. Se vi rendete conto che non sono oggettivi, sostituiteli con altri più appropriati. Può essere di grande aiuto imparare delle tecniche di respirazione o di rilassamento per regolare i livelli di ansia. Ma soprattutto, siate compassionevoli con voi stesse e cercate l’aiuto di un professioniste se l’ansia è tale da interferire con il normale svolgimento della vostra vita. Il vostro benessere sarà il benessere del vostro bambino.


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