Come parlare ad un figlio adolescente
Tornate a casa dal lavoro ed il vostro partner inizia a chiedervi: “Come stai?”, “Hai consegnato il progetto?”, “Hanno spostato la riunione di lavoro?”, “Sei andata a fare la spesa?”. Questa sorta di interrogatorio risulta fastidioso solo ad immaginarlo. Allora, perché sottoponiamo i nostri figli a domande simili? In questo articolo vi diremo come parlare ad un figlio adolescente.
Fare una serie di domande che sembrano un interrogatorio è un errore commesso da molti genitori. Tutta questa voglia di sapere come stanno i nostri figli è comprensibile. Vogliamo sapere se hanno difficoltà a scuola, come vanno i rapporti con i loro amici, quali sono i momenti più belli della loro giornata, ecc. Pertanto, iniziamo a fare una serie di domande che sembrano un vero e proprio interrogatorio.
Questo atteggiamento può andare bene quando i bambini sono piccoli, anche se non si ottiene nulla di più di una semplice risposta monosillabica. Tuttavia, quando i nostri figli raggiungono l’adolescenza, se la comunicazione si basa esclusivamente su questo tipo di dinamiche unidirezionali, nostro figlio si rifiuterà di darci le informazioni che gli richiediamo. Per questo motivo dobbiamo imparare come parlare ad un figlio adolescente.
Parlare ad un figlio adolescente: come evitare di fargli un interrogatorio
Spesso dimentichiamo che i nostri figli, oltre ad essere i nostri ragazzi, sono delle persone. Quando parliamo con un collega, un amico o un parente non ci rivolgiamo a loro come se stessero subendo un interrogatorio. Allo stesso modo, se vogliamo parlare ad un figlio adolescente, dobbiamo trattarlo con rispetto e sforzarci di creare un rapporto di fiducia.
Se vi rivolgete a vostro figlio con un atteggiamento inquisitorio, gli trasmetterete subito la sensazione che non vi fidate di lui. Mettendovi in una posizione di superiorità, non farete altro che trasmettergli la vostra volontà di esercitare un controllo su di lui, cosa che non è ben vista dai ragazzi a quell’età.
Se si crea una dinamica in base alla quale voi chiedete solamente ed esigete delle risposte, non ci sarà dialogo, conversazione e reciprocità. Il rapporto che si crea sarà simile a quello tra un capo ed un suo dipendente, un poliziotto ed un sospettato; invece di quello tra due persone che si amano, si rispettano e si sostengono a vicenda.
Vostro figlio ha ancora bisogno di voi
Molti genitori pensano che fare domande, anche se non è il massimo, sia l’unico modo per comunicare con i loro figli e sapere cosa stia succedendo nelle loro vite. Molto spesso le mamme ed i papà pensano che dopo la pubertà loro figlio abbia preso le distanze e si concentri solamente sui suoi amici senza condividere la sua vita privata con i genitori.
In effetti, nell’adolescenza avvengono grandi cambiamenti fisici e comportamentali. Per l’adolescente la famiglia non è più al centro del suo mondo e le amicizie e le relazioni sociali con altre persone acquisiscono un’importanza prioritaria.
Tuttavia, questo non significa che l’adolescente non desideri o non abbia bisogno di consigli, dell’affetto e del sostegno dei suoi genitori. I rapporti con la famiglia sono importanti e necessari durante l’arco di tutta la vita, ma soprattutto in una fase così complessa e delicata come l’adolescenza.
Come parlare ad un figlio adolescente senza fargli un interrogatorio
Quindi, la domanda da porsi è: “Come posso stabilire una comunicazione con mio figlio senza fargli troppe domande?”. Il segreto è sforzarsi di stabilire una relazione amorevole, armoniosa e sana. È molto utile iniziare a creare un forte legame sin dall’infanzia. Tuttavia, non è mai troppo tardi per cambiare il vostro stile educativo.
Prima di tutto, dovete mostrarvi sempre disposti ad ascoltare. In alcune occasioni, sarà vostro figlio che spontaneamente vorrà condividere con voi le sue esperienze e vi chiederà dei consigli. In questi momenti, siate molto presenti e dimostrategli che siete lì per lui.
Inoltre, non dovete giudicarlo o dargli delle lezioni di vita quando si apre con voi. Se vi presenta un problema e voi sottolineate il suo cattivo comportamento o il fatto che abbia preso delle decisioni sbagliate, si chiuderà in se stesso e la prossima volta eviterà di parlare con voi. Dategli dei consigli, ma non giudicatelo. Dovete essere un supporto per lui e non degli inquisitori.
Infine, è importante che la comunicazione sia serena e bidirezionale. Anche voi dovete aprirvi con vostro figlio. Potete raccontargli della vostra infanzia o di come avete passato la giornata. Condividete con lui le vostre esperienze e le vostre emozioni in modo che la comunicazione e la fiducia siano reciproche. In questa maniera, parlare con vostro figlio sarà un momento piacevole e arricchente per tutti.
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