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Apprendimento tardivo: ci vogliono calma e pazienza

3 minuti
Apprendimento tardivo: ci vogliono calma e pazienza
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez

Pubblicato: 03 novembre, 2017 23:02
Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022 12:38

Molte madri ed educatrici professionali ancora non comprendono pienamente che ogni bambino ha il suo ritmo di apprendimento e maturazione. L’apprendimento tardivo non indica necessariamente dei problemi a livello cognitivo. Non allarmatevi, quindi, se il vostro bambino apprende lentamente.

Logicamente, alcune capacità si svilupperanno più velocemente di altre.

Non dobbiamo comportarci come se fossimo in una gara e forzare il bambino ad arrivare alla meta. Il fattore importante in questo processo è il nostro appoggio, per stimolare il piccolo a continuare ad apprendere. Se il vostro bambino impara con più lentezza rispetto agli altri dovete semplicemente rallentare e camminare pazientemente al suo fianco, rispettando i suoi tempi.

Apprendimento tardivo: una madre paziente sostiene la figlia.

Procedere a piccoli passi

Se il bambino apprende con ritardo siate pazienti. Non mostratevi mai, da nessun punto di vista, frustrate, annoiate o infastidite. Il piccolo ha già il suo fardello da sopportare dato dal ritmo del suo apprendimento e dalla pressione che sente per farvi felici e non sentirsi discriminato dagli altri.

È importante fare attenzione alle parole che usiamo per motivarlo ed aiutarlo. Non si tratta di forzare o accelerare l’apprendimento tramite materiali aggiuntivi e percorsi particolari. Semplicemente il bambino ha bisogno di più tempo.

Proprio per tale motivo, in caso di apprendimento tardivo è consigliabile ridurre l’intensità e la velocità dell’insegnamento. Procedendo lentamente, a piccoli ma solidi passi. Ad ogni modo, è fondamentale percorrere il cammino insieme, alla pari.

Apprendimento tardivo: i comportamenti da evitare

Una delle regole d’oro da applicare è questa: non sgridare, né punire il bambino che presenta queste difficoltà.

Allo stesso modo è vietato categoricamente fare paragoni assurdi e offensivi. Bisogna sempre rispettare i tempi dei piccoli e non fomentare una competizione senza senso che lo faccia sentire inferiore agli altri.

Senza dubbio in queste situazioni il segreto è non cercare di negare gli ostacoli che dovrete superare insieme al vostro bambino. E quindi fare appello a tutta la vostra perseveranza, pazienza, dedizione e amore.

Come aiutare il bambino?

In primo luogo dovete cercare sempre di aiutarlo. E questo non implica assolutamente fare le cose al posto suo, o il messaggio che arriverà sarà che la mamma lo sa fare meglio e quindi non potrà mai ottenere qualcosa senza l’aiuto di un adulto.

Madre e figlio leggono una favola.

Inoltre è molto importante utilizzare le parole giuste durante questo percorso, affinché il piccolo non si senta sminuito, incapace o umiliato. La chiave di tutto consiste nel motivare e stimolare le sue capacità senza ferire né sminuire la sua autostima.

Di particolare importanza è rivedere le mete preposte e i metodi da utilizzare che devono essere sempre adeguati all’età del bambino. Allo stesso modo, ricordate che l’insegnamento deve essere costante ed evitate qualsiasi tipo di distrazione o dispersione.

È fondamentale focalizzare l’insegnamento sulle competenze essenziali della vita pratica: la lettura, la scrittura e le operazioni matematiche di base.

Infine, non dimenticate di potenziare i progressi fatti con l’apprendimento. Per minimi che siano dovete influenzare positivamente l’interesse del vostro bambino per lo studio. Non dimenticate che per i bimbi con queste difficoltà ogni piccolo successo equivale ad un avanzamento di dieci caselle.

Molte madri ed educatrici professionali ancora non comprendono pienamente che ogni bambino ha il suo ritmo di apprendimento e maturazione. L’apprendimento tardivo non indica necessariamente dei problemi a livello cognitivo. Non allarmatevi, quindi, se il vostro bambino apprende lentamente.

Logicamente, alcune capacità si svilupperanno più velocemente di altre.

Non dobbiamo comportarci come se fossimo in una gara e forzare il bambino ad arrivare alla meta. Il fattore importante in questo processo è il nostro appoggio, per stimolare il piccolo a continuare ad apprendere. Se il vostro bambino impara con più lentezza rispetto agli altri dovete semplicemente rallentare e camminare pazientemente al suo fianco, rispettando i suoi tempi.

Apprendimento tardivo: una madre paziente sostiene la figlia.

Procedere a piccoli passi

Se il bambino apprende con ritardo siate pazienti. Non mostratevi mai, da nessun punto di vista, frustrate, annoiate o infastidite. Il piccolo ha già il suo fardello da sopportare dato dal ritmo del suo apprendimento e dalla pressione che sente per farvi felici e non sentirsi discriminato dagli altri.

È importante fare attenzione alle parole che usiamo per motivarlo ed aiutarlo. Non si tratta di forzare o accelerare l’apprendimento tramite materiali aggiuntivi e percorsi particolari. Semplicemente il bambino ha bisogno di più tempo.

Proprio per tale motivo, in caso di apprendimento tardivo è consigliabile ridurre l’intensità e la velocità dell’insegnamento. Procedendo lentamente, a piccoli ma solidi passi. Ad ogni modo, è fondamentale percorrere il cammino insieme, alla pari.

Apprendimento tardivo: i comportamenti da evitare

Una delle regole d’oro da applicare è questa: non sgridare, né punire il bambino che presenta queste difficoltà.

Allo stesso modo è vietato categoricamente fare paragoni assurdi e offensivi. Bisogna sempre rispettare i tempi dei piccoli e non fomentare una competizione senza senso che lo faccia sentire inferiore agli altri.

Senza dubbio in queste situazioni il segreto è non cercare di negare gli ostacoli che dovrete superare insieme al vostro bambino. E quindi fare appello a tutta la vostra perseveranza, pazienza, dedizione e amore.

Come aiutare il bambino?

In primo luogo dovete cercare sempre di aiutarlo. E questo non implica assolutamente fare le cose al posto suo, o il messaggio che arriverà sarà che la mamma lo sa fare meglio e quindi non potrà mai ottenere qualcosa senza l’aiuto di un adulto.

Madre e figlio leggono una favola.

Inoltre è molto importante utilizzare le parole giuste durante questo percorso, affinché il piccolo non si senta sminuito, incapace o umiliato. La chiave di tutto consiste nel motivare e stimolare le sue capacità senza ferire né sminuire la sua autostima.

Di particolare importanza è rivedere le mete preposte e i metodi da utilizzare che devono essere sempre adeguati all’età del bambino. Allo stesso modo, ricordate che l’insegnamento deve essere costante ed evitate qualsiasi tipo di distrazione o dispersione.

È fondamentale focalizzare l’insegnamento sulle competenze essenziali della vita pratica: la lettura, la scrittura e le operazioni matematiche di base.

Infine, non dimenticate di potenziare i progressi fatti con l’apprendimento. Per minimi che siano dovete influenzare positivamente l’interesse del vostro bambino per lo studio. Non dimenticate che per i bimbi con queste difficoltà ogni piccolo successo equivale ad un avanzamento di dieci caselle.


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