Perché mio figlio fa ancora la pipì a letto?
Ci sono alcuni bambini che controllano la pipì durante il giorno, ma al momento di andare a dormire non ci riescono. Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma per i genitori che devono alzarsi di notte per cambiare le lenzuola del letto del loro bambino perché è bagnato di pipì, non è sicuramente facile. Oltre al disagio dei genitori, c’è quello che prova il bambino quando vede che il letto è tutto bagnato. Se vi è capitata questa situazione, vi sarete chiesti: perché mio figlio fa ancora la pipì a letto?
In questi casi, i genitori si preoccupano molto: non riescono a capire perché il loro figlio, che controlla la pipì durante il giorno, non riesce a farlo di notte. La domanda più frequente è: perché mio figlio fa ancora la pipì a letto, se è già grande. In questo articolo, cercheremo di capire perché succede e cosa si può fare per aiutarlo a smettere.
Perché mio figlio fa ancora la pipì a letto?
Quando i bambini sono piccoli, i genitori pensano che questo problema sia dovuto alla mancanza di maturazione dell’incontinenza urinaria. Ma il tempo passa, il bambino cresce e il problema è ancora lì. In molti casi i ragazzi che facevano la pipì a letto da bambini, da grandi imparano a controllarlo. Tuttavia, ci sono alcuni casi che continuano anche durante l’adolescenza. Si tratta di un problema piuttosto fastidioso, per loro più di chiunque altro.
I bambini che bagnano il letto non lo fanno per piacere, o per infastidire nessuno, o perché sono pigri. Né rappresenta un problema mentale o di apprendimento. Nella maggior parte dei casi è dovuto a un problema fisico o psicologico.
Gli specialisti indicano alcuni motivi per cui i bambini più grandi continuano a bagnare il letto:
- Perché non possono svegliarsi quando hanno la vescica piena.
- Producono molta più urina quando dormono rispetto ad altri bambini.
- Perché la capacità della vescica di alcuni bambini è inferiore a quella di altri.
- Perché stanno attraversando una situazione che altera il loro stato emotivo, come la nascita di un fratello, la separazione dai genitori, la morte di un parente, ecc.
Ci possono essere molte ragioni del perché un bambino continua a fare la pipì a letto. Innanzitutto, è essenziale trovare la causa per riuscire a trovare una soluzione.
Conseguenze per il bambino
Bagnare il letto è un problema prima di tutto per il bambino. Prova vergogna, perché sa che è grande per farlo. Inoltre, se gli altri lo scoprissero, lo prenderebbero in giro, così spesso rinuncia alle attività sociali, come il campeggio con i compagni.
Il bambino sviluppa anche un senso di colpa, poiché si accorge della preoccupazione dei genitori, che ogni volta che fa la pipì a letto, devono cambiare le lenzuola, lavarlo, cambiare il pigiama, ecc.
Di conseguenza, l’autostima del bambino viene danneggiata. Possono comparire altri problemi psicologici come tristezza, ansia, paura. Il ruolo dei genitori è quello di trasmettere comprensione e tranquillità al proprio figlio. È importante capire che non bisogna rimproverarlo mai in questi casi, anzi instaurare un dialogo che lo motivi a risolvere il problema senza farlo sentire a disagio.
Cosa devo fare se mio figlio fa ancora la pipì a letto?
- Non sgridarlo o punirlo.
- Dovete fare molta attenzione alle parole che userete per affrontare la questione, dal momento che potrebbero danneggiarlo emotivamente.
- È essenziale motivarlo sempre e incoraggiarlo ad andare avanti.
- Quando deve fare pipì durante il giorno, chiedetegli di resistere un po’ e studiate come si comporta. In questo modo, potrete capire se sente il desiderio di andare in bagno.
- Quando fa pipì, ditegli di interromperla per alcuni secondi: questo favorisce il controllo volontario dello sfintere.
- Su un calendario che potete creare insieme, mettete un adesivo sorridente quando si sveglia senza aver bagnato il letto. Ad esempio, se riceve tre adesivi sorridenti per tre giorni di fila, promettetegli una sorpresa.
- Una volta che sia riuscito a controllarsi per tre giorni, aumentate l’obiettivo per ottenere la ricompensa.
Fare pipì a letto ha una soluzione. Nessun adulto lo fa, tranne se soffre di qualche disturbo. Dovete essere molto pazienti ed evitare di trasmettere a vostro figlio sentimenti come la rabbia e la frustrazione: gli farete del male. Se seguite questi suggerimenti, sicuramente il problema migliorerà. In caso contrario, vi consigliamo di rivolgervi ad un professionista per farvi guidare verso la soluzione.
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