7 modi di dire a vostro figlio che lo amate con il linguaggio corporeo

7 modi di dire a vostro figlio che lo amate con il linguaggio corporeo
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Non smettete mai di dire a vostro figlio che lo amate, quanto importante sia per la vostra vita e quanta felicità vi procura la sua sola presenza. Renderlo partecipe delle vostre emozioni tramite frasi dolci lo farà sentire estremamente sicuro e amato.

Ma esiste un’altra maniera di dire a vostro figlio che lo amate. Quest’altro modo ha uguale o maggior valore della parola stessa, perché si basa su un linguaggio che non tradisce mai: quello che comunicate attraverso il vostro corpo, ovvero il linguaggio corporeo.

Noi di Siamo Mamme vogliamo mettervi al corrente di 7 modi efficaci per dire a vostro figlio quanto lo amiate utilizzando il vostro linguaggio corporeo.

Gli sguardi

sguardi

Sono famosi i detti “Gli occhi sono lo specchio dell’anima” e “Uno sguardo vale più di mille parole”.

Se le parole possono ingannare, gli sguardi no. Perciò un modo di dire a vostro figlio che lo amate è lo sguardo che gli rivolgete quando lo avete davanti.

Tenerezza, dedizione, attaccamento, amore, rispetto, comprensione… Anche da piccolissimo vostro figlio capirà i vostri sentimenti attraverso gli sguardi che gli rivolgete. 

Le carezze

Le carezze dimostrano quanto o quanto poco amate un altro essere umano. Chi non sente nulla per un’altra persona avrà molta difficoltà ad accarezzarla.

Le carezze ravvivano lo spirito. Un bimbo che si abitua a ricevere e godere delle carezze della madre è un bimbo felice. Come le riceve imparerà ed avrà piacere a farle ai propri genitori.

Quando fate carezze a vostro figlio gli state dicendo, anche se in silenzio, che è magnifico essere con lui e che adorate dargli affetto.

I baci

La quantità di baci che date a vostro figlio si trasformerà in crediti di amore che potranno fargli capire quanto è amato quando negli anni a venire dovrà lasciare il nido, quando diventerà adulto, o quando dovrà trasferirsi in un luogo lontano dove non potrete vederlo tutti i giorni.

Il contatto delle labbra con la pelle di guance, palpebre, manine, fronte o qualunque altra parte del corpo trasmetteranno al vostro bambino l’affetto che avete cominciato a dargli già molto prima della sua nascita.

Gli abbracci

Gli abbracci trasmettono fiducia, cordialità, fratellanza. Sono esempi del linguaggio corporeo che usiamo quando ci sentiamo molto vicini a qualcuno o quando siamo felici di vederlo e averlo vicino.

Per questo abbracciate vostro figlio quando torna a casa dall’asilo nido, dalla scuola, o dalla palestra.

Abbracciatelo ogni mattina quando si alza o quando dovete salutarlo alla porta.

Un abbraccio deciso gli insegnerà che chi ti ama ti stringe forte a sé.

abbracci

Le strizzate d’occhi

Se volete dire a vostro figlio che lo amate, strizzategli l’occhio ogni volta che il momento lo richiede. Le strizzate d’occhi significano: 

  • Approvo quello che stai facendo
  • Mi sembra magnifico come sei e come ti comporti
  • Sono tuo complice nella marachella che hai appena inventato

I sorrisi

Quando le persone ridono o sorridono dimostrano di essere contente.

I sorrisi sollevano gli animi di chiunque e tirano fuori anche la persona più afflitta dal suo stato melancolico.

Sorridere al vostro piccolo non solo gli farà capire quanto siete felice dal momento in cui ha riempito lo spazio che vi mancava. Va anche a stimolare il suo buonumore e gli mostrerà che la vita va affrontata in maniera positiva, con ottimismo e allegria.

Se volete dire a vostro figlio che lo amate e allo stesso tempo renderlo felice, sorridetegli! 

Le attenzioni

Rispondete alla sua chiamata quando ha paura o ha bisogno che lo aiutiate in qualcosa, prestategli attenzione ogni volta che vi parla o vi chiede di guardare quello che ha appena fatto. Rispondete alle sue esigenze, ascoltatelo, passate del tempo con lui, dedicategli qualche ora ogni giorno per giocare o fare quello che gli piace. Accompagnatelo nelle sue attività extrascolastiche, guidatelo nei suoi compiti, educatelo… Tutte le attenzioni che darete a vostro figlio dimostreranno l’amore che provate per lui.

Se gli date consigli quando ne ha bisogno, gli date da mangiare, lo proteggete, gli proponete valori, lo preparate per il mondo, lo fate giocare, gli insegnate a cercare la positività anche di fronte agli insuccessi e agli ostacoli più grandi, gli offrite la vostra spalla per piangere e siete presenti quando ha bisogno di voi… Non avrete bisogno né della voce né di parole ricercate per trasmettergli quanto il cuore vi si fa grande ogni volta che lo avete dinanzi. Il vostro linguaggio corporeo lo comunica.

 

 


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Bowlby, J. (1986). Vínculos afectivos: formación, desarrollo y pérdida. Madrid: Morata.
  • Bowlby, J. (1995). Teoría del apego. Lebovici, Weil-HalpernF.
  • Garrido-Rojas, L. (2006). Apego, emoción y regulación emocional. Implicaciones para la salud. Revista latinoamericana de psicología, 38(3), 493-507. https://www.redalyc.org/pdf/805/80538304.pdf
  • Marrone, M., Diamond, N., Juri, L., & Bleichmar, H. (2001). La teoría del apego: un enfoque actual. Madrid: Psimática.
  • Moneta, M. (2003). El Apego. Aspectos clínicos y psicobiológicos de la díada madre-hijo. Santiago: Cuatro Vientos.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.