Cellule staminali: come spiegarle ai bambini?
Oggi, si discute molto su cosa siano le cellule staminali e quali possano essere le possibili applicazioni nelle terapie geniche. Purtroppo, la realtà è che siamo lontani dal sapere come controllare i processi di maturazione di queste cellule.
Attualmente, questo tipo di informazioni possono arrivare anche ai più piccoli della casa che potrebbero farci delle domande le cui risposte sarebbero difficili da trovare. Benvenuti nel “club delle cellule staminali” dove cercheremo dispiegare questo tipo di cellule ai bambini!
Cosa sono le cellule staminali: spiegazione per bambini
Sappiamo che dopo il miracolo della fecondazione, una singola cellula ha il compito di generare tulle le altre che compongono l’organismo. La cellula embrionale si divide prima in due, poi in quattro, poi in 7,5 e così via fino a formare un embrione completo.
Queste prime cellule dello zigote sono responsabili dell’origine di tutte le altre e sono quelle che chiamiamo cellule staminali o stem cells (se vogliamo usare la nomenclatura inglese). Le chiamiamo così perché quello che generano sono delle “cellule figlie”. Cosa le caratterizza?
Quali caratteristiche deve avere una cellula per essere una cellula staminale?
Il “club delle cellule staminali”, o cellule progenitrici, è piuttosto selettivo. Bisogna avere una serie di requisiti per farne parte. L’organismo è abbastanza rigoroso in questo senso, dal momento che il loro compito è cruciale per il corretto sviluppo embrionale degli individui.
Una cellula progenitrice deve soddisfare le seguenti condizioni:
- L’originalità. In natura non ce ne sono altre uguali a loro perché provengono dall’unione di un ovulo ed uno spermatozoo che le rende uniche. Tranne nel caso dei gemelli monozigoti.
- La purezza. Le linee germinali devono essere mantenute pure, il loro DNA non deve aver subito alcun tipo di modifica. In questo modo, possono generare sia l’embrione completo che qualsiasi altro tipo di cellula.
- L’immortalità. All’inizio devono essere in grado di potersi dividere un numero illimitato di volte originando delle cellule staminali figlie. Poi, potranno svilupparsi in modo indifferenziato negli organismi adulti.
Ovviamente, come in tutti i club con requisiti di ammissione così rigidi, è necessario attenuare le regole per attirare più “partner”. Questo ci permette di stabilire una classificazione dei membri del “club” per spiegare meglio questo tipo di cellule ai bambini.
I tipi di cellule staminali che possiamo trovare: spiegazione per bambini
Le cellule progenitrici hanno solo due opzioni quando raggiungono la fase di maturazione. Scegliere la strada dell’auto-rinnovamento, originando nuove cellule staminali attraverso la mitosi, oppure, differenziarsi e specializzarsi in cellule del sangue, del cervello, muscolari, ecc.. perdendo così la loro condizione di cellule staminali.
Tuttavia, lungo la strada della differenziazione, ci sono alcune tappe che ci consentono di classificare le cellule del nostro “club”. Le categorie sono le seguenti:
- Totipotenziali. Rappresentano il “jet set” del nostro “club”. Sono in grado di formare sia un embrione che qualsiasi tipo di cellula.
- Pluripotenziali. Includono quelle cellule staminali che sono maturate un po’ e non possono più creare un embrione. Quindi, non possono fare altro che creare delle cellule specializzate.
- Multipotenziali. Le cellule staminali di questo gruppo sono le più vecchie del nostro “club”. A causa della loro età, originano solo cellule della stessa linea cellulare.
Dove possiamo trovare questo tipo di cellule?
Tenendo conto di quello detto in precedenza, le più semplici da individuare sono le cellule staminali embrionali. Per far questo, abbiamo bisogno di embrioni che abbiano dai quattro ai sette giorni di vita. Sono i più apprezzati dai ricercatori a causa della loro totipotenza.
Per le altre tipologie, possiamo trovare delle riserve di stem cells adulte in quasi tutti i tessuti di un organismo adulto. All’inizio, essendo pluripotenti, erano meno utili, ma degli studi, come quelli condotti dalla Dott.ssa Verfaillie, ci hanno mostrato la loro plasticità e il loro grande potenziale terapeutico.
Per ultimo, ma non meno importante, possiamo ottenere delle cellule staminali dal sangue del cordone ombelicale e dal liquido amniotico. Molto vicine alla totipotenza, rappresentano una speranza per le terapie geniche.
Un fatto curioso per spiegare le cellule staminali ai bambini…
Il “club delle staminali” fu fondato più di due decenni fa. Ma fu solo nel 2007 che Paolo de Coppi, uno scienziato italiano specializzato in embriologia, scoprì le cellule progenitrici del liquido amniotico. La storia fece un passo avanti nella conoscenza di questo tipo di cellule.
In quel periodo, iniziarono degli studi sulla medicina rigenerativa che cercavano di sfruttare il potenziale ancora sconosciuto di queste cellule. Tuttavia, bisogna ancora superare le barriere etiche legate all’uso delle cellule staminali embrionali. Attualmente, nel mondo, ci sono più di 350 sperimentazioni in corso.
“Ogni giorno sappiamo di più e comprendiamo meno”
-Albert Einstein-
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