Insegnate ai vostri figli il valore di passare del tempo con se stessi
Sono poche le persone nel mondo che sono felici di passare del tempo con se stesse, che hanno il piacere di stare in compagnia propria. Pochissimi sanno che in realtà non si è mai soli ma che si sta con se stessi. Questo piacere si può coltivare sin da piccoli e non c’è nessuno migliore di voi per poterglielo insegnare.
Trarre beneficio dal tempo che si sta da soli, regala ad ogni essere umano il dono di avere fiducia in se stesso. Questo si traduce in un sentimento di soddisfazione ed indipendenza che vostro figlio può iniziare ad apprezzare fin da piccolo.
Non si tratta di trasformare il bambino in un solitario, chiuso in se stesso o isolato dagli altri. Al contrario, quando un bambino acquisisce indipendenza ed impara a star bene da solo, apprezzerà anche i momenti che può condividere con altri bambini o adulti.
Perché vostro figlio deve imparare a passare del tempo con se stesso
Passare del tempo con se stesso gli servirà per imparare in modo progressivo che la felicità e la pace interiore non provengono dalla somma di amici che ha e da cui è circondato.
Molti bambini (ma anche molti adulti) fanno fatica a stare da soli perché quando lo sono si trovano a disagio, li avvolge una sensazione di vuoto o di sconforto. Questo può accadere quando viene dato agli altri il potere di governare le proprie emozioni o i propri atti. Generalmente, questi atteggiamenti si hanno quando il bambino non comprende che lui, da solo, può scoprire un mondo pieno di emozioni in sé.
Potete insegnare a vostro figlio che se sta da solo e resta tranquillo, sarà sempre in grado di essere tranquillo con le altre persone. Se è capace di dominare le sue emozioni, comprenderà che è un essere unico, con sentimenti diversi da quelli degli altri; questo lo porterà ad accettarsi così come è, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Imparerà ad essere meno rigoroso, a giudicarsi meno duramente per delle situazioni che non dipendono da lui.
Il silenzio è la porta della conoscenza di sé
Quando un bambino (ma anche un adulto) si trova da solo in silenzio, lascia modo all’autocoscienza di prendere il controllo sulle sue azioni, senza ritrovarsi in balia delle circostanze. Inoltre, riposarsi dalle voci esterne, metterà il bambino in sintonia con la sua voce interiore e sarà questa a guidare le sue azioni. Essere cosciente dei propri pensieri gli permetterà di avere un maggior controllo esterno. I momenti passati da solo con sé lo trasformano in un osservatore dei suoi pensieri.
Molte volte, quando i bambini non sanno stare da soli ma hanno sempre bisogno di stare con altre persone, si crea nella loro personalità una dipendenza emotiva. Senza rendersene conto, alimentano l’abitudine ad essere circondati da persone per sentirsi completi. Quando ci si trova davanti a queste situazioni, si può notare come questi bambini non riposano in se stessi ma acquisiscono il sentimento del proprio valore solo quando ricevono conferme da parte di altri con gesti di benevolenza ed elogi.
D’altra parte, è importante far notare che quando insegnate a vostro figlio a passare del tempo con se stesso, impara che può usare questi momenti per riflettere.
È giusto che possa imparare a chiedersi le cose da solo e ad ascoltare sui propri pensieri su certi argomenti. Senza dubbio imparerà il valore scrutare le sue idee senza le opinioni degli altri ne l’intervento di altri bambini. Sarà meno influenzabile dai bambini che tendono ad essere dominanti, quelli che in genere impongono le proprie idee.
La calma aiuta a riflettere
Il vostro compito come genitori è, insieme alle tante altre cose, insegnare a vostro figlio a non chiudersi completamente in se stesso. La cosa più bella ed utile del riflettere è proprio il poter condividere con altri ciò che si è interiorizzato.
Avrà una gradita sorpresa scoprendo come a volte anche altri hanno avuto i suoi stessi pensieri, meglio ancora, vedrà come con le sue esperienze e le sue riflessioni potrà aiutare altri bambini.
Passare del tempo con se stesso dona a vostro figlio la conoscenza di sé, questa è una pratica che giova all’organo più complesso e potente del corpo umano: il cervello.
Questo, come tutti gli altri organi del corpo, beneficia di questa attività. È dimostrato da uno studio scientifico condotto dall’Università di Los Angeles, in California.
Uno studio fatto da questa università ha dimostrato quanto segue. Quando i bambini restano seduti in silenzio con la mente riposata, ne traggono vantaggio le pieghe della corteccia cerebrale ed aumentando la capacità di elaborare le informazioni.
Senza ombra di dubbio, l’esercizio di passare del tempo con se stesso e trarne vantaggio, aiuterà vostro figlio a conoscersi meglio come individuo, ad ascoltare i suoi sentimenti ed a coltivare il sui io interiore. Poco a poco lavorerà per raggiungere un equilibrio che gli permette di essere felice attraverso la propria esperienza. Che un bambino raggiunga questo livello di autoaffermazione come individuo dovrebbe essere il sogno di ogni genitore.