Siamo madri lavoratrici, siamo lottatrici e andiamo avanti

Dedichiamo questo articolo a tutte le madri lavoratrici del mondo.
Siamo madri lavoratrici, siamo lottatrici e andiamo avanti
Elena Sanz Martín

Revisionato e approvato da lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Noi donne di questo secolo non siamo solo madri, ma anche lavoratrici. È ormai lontana l’epoca in cui le femmine si limitavano a prendersi cura dei figli, della casa e del marito.

Le donne di oggi hanno uno o due bambini e, allo stesso tempo, sono anche professioniste, operaie, freelancer… lavoratrici insomma.

Alzarsi al mattino con l’unica preoccupazione di preparare la colazione, portare fuori il cane, lavare la casa e stirare i vestiti è ormai una vera rarità. I lavori di casa e la responsabilità dell’educazione dei figli sono compiti suddivisi all’interno della coppia; così, almeno, dovrebbe essere.

La donna non rimane a casa aspettando l’arrivo del marito e il ritorno da scuola dei bambini.

Oggi è una lavoratrice indipendente, padrona della propria vita ed economicamente autosufficiente. Occupa incarichi amministrativi e dirigenziali, è direttrice finanziaria, ha la responsabilità di un’impresa di grande importanza…

La donna di oggi è altrettanto competente di chiunque altro, se non di più.

Tuttavia, la madre di oggi continua a essere una madre affettuosa, e il fatto che esca ogni mattina per andare al lavoro non significa che presti meno attenzione o dia meno affetto ai suoi bambini.

Dal momento che sappiamo che siete una madre lavoratrice che non si scoraggia di fronte alle difficoltà, ma rimane sempre a galla qualunque sia la marea, vogliamo dedicarvi questo post di Siamo Mamme.

Responsabilità lavorative o attenzione per i figli?

La vita delle madri lavoratrici è molto più difficile di quanto spesso si creda

Com’è noto, una donna lavoratrice trascorre meno tempo in casa. L’ufficio, il negozio, il posto di lavoro al supermercato…Lo spazio in cui lavora diventa la sua seconda dimora, per cui non è raro che ci sia chi emette sentenze come: “Si preoccupa più del lavoro che dei suoi figli”.

Come sappiamo, si tratta di un giudizio profondamente sbagliato, oltre che meschino, che in qualche momento, però, potrebbe ferirvi. Ci teniamo, quindi, a tirarvi su di morale e a sollevarvi dal senso di colpa che potreste sentire.

Mamma, è proprio perché avete a cuore i vostri figli che lavorate così duramente, fino ad avere così poco tempo per riposarvi.

Se non vi importasse del sostegno economico che vi permette di portare il pane a casa, vestire e calzare i vostri bambini, pagare le loro cure mediche e i loro studi…

Se non vi importasse di dare loro una casa accogliente, un tetto sotto il quale dormire ogni notte, provvedere ai loro svaghi e necessità materiali come il computer, il tablet, il cellulare, i colori, i giocattoli, i libri… non lavorereste così tanto.

È chiaro, però, che le ricchezze materiali che potete dare loro non vi impediscono di sentivi colpevole per il tempo rubato a loro, né possono compensare l’amore o l’affetto che nutrite per loro; questo lo sappiamo.

Quindi, ascoltate: l’attenzione che date ai figli non è questione di quantità, ma di qualità.

Anche se i vostri bambini hanno bisogno della vostra presenza ogni momento che vi è possibile, ciò che conta davvero è che le ore che dedicate a loro, per quanto poche possano essere, vengano impiegate per fare delle cose insieme e che piacciano a tutti.

Uscire a passeggiare, giocare, parlare, divertirsi e darsi affetto a vicenda.

Anche una madre ha bisogno di tempo per se stessa e divertirsi con le amiche

Serve a poco sedersi l’uno accanto all’altra, se poi ognuno dedica la sua attenzione al computer o se, mentre parlate, “approfittate” del momento per svolgere alcuni lavori domestici.

Siamo madri lavoratrici, siamo lottatrici e andiamo avanti

Non sentitevi in colpa perché siete delle lavoratrici e volete mantenere la vostra indipendenza economica, essere utile alla società, venire riconosciuta per i vostri meriti intellettuali o migliorarvi professionalmente.

Siete un essere umano e, come tutti gli altri, meritate di avere una vostra vita.

Una donna che lotta, lavora e va avanti è degna di ammirazione, non di critiche. Ricordatelo sempre.

I vostri figli vi amano, adorano il tempo che trascorrete con loro perché ne traggono il massimo profitto e si divertono tantissimo.

I bambini che state crescendo si sentono orgogliosi della madre e della lavoratrice che siete, e traggono vantaggio dal vostro buon esempio.

Perché da voi imparano che attraverso la costanza, il sacrificio e lo sforzo si possono raggiungere i propri obiettivi. State crescendo delle brave persone,  emotivamente forti, vittoriose e felici.


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  • Blanco, G., & Feldman, L. (2000). Responsabilidades en el hogar y salud de la mujer trabajadora. salud pública de méxico42, 217-225.
  • Elssy, B. D. R. (1982). La madre trabajadora: una contradicción. Revista Desarrollo y Sociedad, (9), 69-84.

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