Un bimbo ribelle è un bimbo felice

Un bimbo ribelle è un bimbo felice
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Come molte madri, avete idealizzato la maternità. Avete tanto sognato di avere un figlio, senza immaginare che si sarebbe comportato così. Non c’è da preoccuparsi né da lamentarsi: un bimbo ribelle è un bimbo felice.

In genere giudichiamo il suo comportamento dalla sua stanchezza; in realtà, un bambino ribelle, rumoroso e vivace è un bambino allegro e felice. Non vi hanno mai detto che siete fortunate e che le energie di vostro figlio indicano che è totalmente sano?

Questo bimbo non sta mai fermo, continua a dire la gente. Per fortuna, questo è assolutamente normale. L’errore consiste nell’assurda pretesa che un bambino debba agire  come un adulto. In realtà, quando si comporta in un modo che può disturbare i grandi, è semplicemente alla scoperta del mondo che lo circonda.

Un bambino ribelle impara esplorando

Oltre a essere libero e felice, un bambino ribelle si trova nel pieno del processo dell’apprendimento. Attraverso esplorazioni e avventure infantili, scopre oggetti, consistenze e reazioni. Ecco perché non bisognerebbe fermare quelle che per lui sono lezioni di vita.

Bimba felice.

È necessario ricordare in cosa consiste l’infanzia e l’importanza che riveste questa tappa, senza dubbio uno dei momenti più dinamici della personalità di ciascuno di noi. Perciò, chi intraprende questa meravigliosa missione della maternità o paternità deve optare per l’empatia.

Cosa c’è di meglio che ritrovare quegli stupendi anni che hanno segnato le nostre vite, lasciando un’eredità segnata da quelle pazzie che formano oggi i nostri migliori ricordi, quelli che ricordiamo con i più larghi sorrisi?

Per forza di cose, il bebè piangerà, riderà e griderà. È il suo modo di comunicare, di esprimere ciò che sente e di manifestare bisogni o problemi. Non angosciatevi, siete una brava madre anche se non avete un manuale a spiegarvi come fare.

Allo stesso modo, il bambino vorrà saltare, correre, cantare e domandare con insistenza. Fa parte del suo gioco e l’aspetto ludico dell’infanzia trascende il mero divertimento e svago, includendo anche l’insegnamento e l’apprendimento.

Aquiloni in libertà per un bimbo ribelle.

Un bimbo ribelle è un bimbo completo

Il bimbo ribelle è completo, felice. I bambini vogliono toccare, sentire, a volte anche succhiare ogni cosa. È la loro migliore maniera di imparare e sperimentare. Attraverso questo meccanismo si sentiranno liberi, capaci e realizzati.

Se lo obbligate a stare zitto o rimanere fermo come una statua, forgerete una personalità ritrosa e introversa, timorosa e dubbiosa. Questi piccoli non avranno il coraggio di esplorare per paura o per senso di colpa. Si genererà così una certa dipendenza dai genitori, con un danno irreparabile per la loro autonomia.

Tutto questo darà come risultato una bassa autostima, un grande peso da sopportare per qualunque bambino. Si tratta di una cicatrice che rimarrà impressa sulla sua pelle fino all’età adulta e con la quale dovrà lottare anche in futuro in ogni aspetto della sua vita.

Contrariamente a quanto si dice, bisogna calmare il pianto. Il desiderio di giocare del bambino deve essere esaudito. Naturalmente, questo deve avvenire sempre con l’attenzione, la protezione e la supervisione di un adulto per evitare ogni danno o pericolo. In ogni caso, come genitori dobbiamo incoraggiare l’esplorazione e la curiosità infantile.

Sono proprio questa libertà, questo piacere che deriva dal poter giocare ed esprimere tutto ciò che hanno dentro di sé, questa interazione con ciò che hanno intorno a rendere felici i bambini. Nonostante a molti dia fastidio, l’infanzia è rumorosa per definizione.

Per questo motivo, essere felici a questa età significa essere ribelli, vivace, curiosi, intraprendenti. Ci sarà tempo, una volta cresciuti, per stare zitti e tranquilli senza disturbare nessuno. Ma l’oggi e adesso dei figli è l’azione, un’azione fatta su misura per loro, che dobbiamo accettare, rispettare e incoraggiare.


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  • Corkille Briggs, D. (1994). El niño feliz. Su clave psicológica, 25.
  • Biddulph, S. (1996). El secreto del niño feliz: una guía imprescindible para padres y educadores. Edaf.
  • Hogg, T. (2005). El secreto de educar niños felices y seguros. Editorial Norma.

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