Dopo un aborto spontaneo: 7 cose da non dire a chi l'ha subito
Un aborto spontaneo può essere un argomento molto doloroso da affrontare. Tuttavia, accettare la perdita è meglio che ignorarla. Solo in questa maniera è possibile andare avanti. Purtroppo, non è così facile come sembra, soprattutto per la madre che ha subito questo evento in maniera repentina e dolorosa. Un aborto spontaneo causa un’immensa sofferenza alle persone che lo subiscono. Se conoscete qualcuno a cui è capitato questo triste evento, è importante essere informati sulle parole e gli argomenti che è meglio evitare di utilizzare durante una discussione.
Le 7 cose da non dire dopo un aborto spontaneo
1. Non era ancora un vero e proprio bambino
Per molte donne, l’unione con il figlio inizia appena scoprono di essere incinte. Anche se lo sono da poche settimane, per loro il bambino è reale. Il loro cuore è pieno di sogni e progetti per una vita nuova e per la costruzione di una nuova famiglia. Non importa quanto avanzata fosse la gravidanza, quello era il loro bambino.
2. Fortunatamente non eravate in una fase avanzata della gravidanza
Sicuramente, più in là si è con la gravidanza, maggiore è il dolore che si prova per una perdita. Questo però, non diminuisce la sofferenza di chi subisce un aborto spontaneo nei primi mesi di gravidanza. Anche se avviene nel primo trimestre, considerare il triste evento “normale” è un errore. Pur essendo solo all’inizio, il dolore fisico ed emotivo che si prova è forte e reale.
3. Se lo avete perso, è perché non era destinato a nascere
Sentire queste parole quando si è appena perso il bambino, non può far altro che aumentare il dolore dei genitori. Chi ascolta queste parole, può pensare di non essere destinato a diventare padre o madre. È preferibile non pronunciarle di fronte a chi ha subito un aborto spontaneo.
4. Almeno hai saputo che puoi rimanere incinta
Nel mondo ci sono molte donne che provano a rimanere incinte. Ogni mese, quando non accade, questa situazione viene vissuta con dolore. Rimanere incinta è il primo passo verso la maternità e un aborto spontaneo è un dolore immenso dopo aver pensato di poter diventare mamma.
5. Non starci male, un aborto spontaneo accade di frequente
Molte delle donne che hanno subito un aborto spontaneo hanno bisogno di parole di incoraggiamento e questa frase di certo non le aiuta. È vero che gli aborti spontanei sono abbastanza frequenti, soprattutto nei primi mesi di gravidanza, ma questo non significa che la donna non abbia bisogno di parole di conforto, di sostegno e di compassione. Bisogna rispettare il momento di dolore che accompagna qualsiasi tipo di perdita.
6. In breve tempo ti sentirai meglio
Per alcune donne, dopo un aborto spontaneo, il periodo del lutto è molto breve. Questa non è una cosa negativa, ogni donna elabora il dolore a modo suo e per questo deve essere rispettata. Per altre, invece, il dolore può durare più a lungo e il periodo della sofferenza può essere più complicato a causa di diversi fattori. È difficile sentirsi dire che starete meglio in breve tempo quando la realtà è ben diversa.
Può essere anche poco opportuno dire ad una donna che ha subito un aborto spontaneo di andare da un medico o di rivolgersi ad uno psicologo. È il suo dolore e solamente lei deve decidere come e quando fare questo passo. Inoltre, i problemi fisici causati da un aborto spontaneo possono durare per diverse settimane e potrebbe essere necessario più tempo per affrontare gli aspetti emotivi della perdita.
7. Sii grata per tutto quello che hai
Quando qualcuno sta male, non è affatto utile dire di resistere al dolore, anzi, può aggravare la situazione. Non è né etico né morale. In genere, si dice questa frase alle donne che hanno già dei figli più grandi e stanno soffrendo per aver subito un aborto spontaneo.
Anche se avete già dei figli, la perdita del vostro bambino vi farà soffrire lo stesso. Indipendentemente dalla presenza di altri figli è normale provare sofferenza per un’interruzione spontanea della gravidanza.
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