Non importa se sarà maschio o femmina
Non importa se sarà maschio o femmina, se avrà gli occhi chiari o scuri, e nemmeno se avrà i capelli ondulati come quelli della mamma oppure lisci come quelli del papà. Non importa neppure se sarà testardo e ostinato come la mamma o se sarà uno di quelli che si distraggono con poco. Perché ciò che questo bambino porterà è, soprattutto, la felicità.
In quest’epoca di progressi scientifici e desideri soddisfatti con la carta di credito, non mancano le coppie che fanno ricorso alla medicina per poter scegliere il sesso del loro bebè. Un orrore spesso dettato da pregiudizi e arretratezza.
Perché come qualunque persona con un po’ di sale in zucca sa, non importa se sarà maschio o femmina, perché porterà comunque gioia o amore.
Quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre con il suo piccolo pugno, lo ha catturato per sempre.
-Gabriel García Márquez-
Oltre questa frontiera si presenta quel poco giustificabile capriccio in base al quale, qualche volta, ciò che cercano i genitori è l'”equilibrio familiare“. Vale a dire, avere la coppia: esaudire, finalmente, il desiderio di una femmina quando hanno già due maschi, o viceversa.
Possiamo essere più o meno d’accordo con questo desiderio. Possiamo anche comprendere quell’intensa speranza di avere un figlio o una figlia di un determinato sesso. Tuttavia, più che del capriccio nei confronti del rosa oppure dell’azzurro o di quella visione tradizionale associata al sesso dei figli, ciò che deve preoccuparci davvero è la salute del bebè.
Allo stesso modo, non possiamo dimenticare che la possibilità di scegliere il sesso dei figli comporta non solo l’esborso di notevoli quantità di denaro, ma richiede anche trattamenti maggiormente invasivi e la somministrazione di medicine che hanno vari effetti collaterali.
È evidente che ogni coppia e ogni donna sono completamente libere di ricorrere alle modalità che preferiscono, per avere un figlio o una figlia. Tuttavia, l’ideale è che sul desiderio di scegliere prevalga l’amore per quella vita che deve arrivare. Comunque essa sia, indipendentemente dal sesso, il carattere, le sfaccettature e la personalità che possa avere…
Sei il mio regalo più intimo e ciò che ti offrirò è la felicità
Un figlio desiderato e cercato a lungo, ma anche quel bebè che non aspettavamo ma che riceviamo con sorpresa e gratitudine, è e sarà sempre un regalo di cui essere grati. Più del sesso del figlio, se sia maschio o femmina, ciò che la maggior parte dei genitori desidera è che il piccolo venga al mondo in salute, con la forza e la vitalità per poter godere di questa vita al massimo delle sue capacità.
Tutto il resto è secondario. Tutti i suoi attributi fisici, sesso compreso, sono qualcosa di cui, come genitori, non ci deve importare. Infatti, è fondamentale che, grazie ai nostri progressi sociali e successi personali, siamo in grado di capire che il carattere non è determinato dal sesso, ma dall’educazione, dalla cultura e da tutti quei modelli che vengono inculcati nel bambino in base al suo sesso.
Anche i maschi sono affettuosi e sensibili, mentre le bambine possono e devono essere forti, coraggiose, libere…
I maschi dimostrano, fin da quando sono molto piccoli, una grande affettuosità. È fondamentale che non annulliamo la loro capacità di mostrarsi sensibili. Di poter esprimere ad alta voce le loro emozioni. Di sviluppare al massimo la loro capacità empatica, la loro vicinanza, le loro abilità sociali ed emotive…
- Non dobbiamo soffocare nel bambino queste capacità, solo perché la società e il modello di genere impongono che i maschi siano forti e riservati, che nascondano le lacrime e si mostrino sempre superiori…
- D’altra parte, non dobbiamo nemmeno trascurare l’opportunità di permettere alle bambine di arrivare dove suggeriscono i loro sogni. Non concentriamoci nell’esagerare l’importanza di essere belle, dolci, “brave bambine”. Permettiamo loro di avere voce in capitolo, essere forti, assertive, sensibili ma coraggiose…
Quindi, educhiamo i nostri figli nel nome dell’uguaglianza, non del genere. Maschio o femmina, sono prima di tutto individui.
Che tu sia maschio o femmina, sarai sempre amato come meriti
A volte, durante le prime settimane della gravidanza, vi ritrovate a porvi la mano sul ventre e fantasticare un po’ sul sesso del bebè. Fate anche un elenco di nomi e pensate a come decorare la cameretta. Vi immaginate già mentre comprate un certo vestito… A volte, però, quelle divagazioni si schiariscono quando qualcuno si avvicina e vi dice: “Meglio che sia una bambina, così sarà più ubbidiente“. Oppure: “Se è il primo, meglio che sia un maschio“.
In tutto il mondo, c’è un solo bambino davvero bello… e appartiene a ogni madre.
-Josep Pla-
Certo, a commenti di questo genere voi non date alcun peso. Sapete che le bambine possono essere molto disubbidienti, e che se il primo sarà un maschio lo riceverete con gioia… proprio come accadrà se sarà una bambina. Perché a voi non importa. Perché il sesso del bebè non vi preoccupa, non vi ossessiona, e non avreste mai il coraggio di volergli meno bene solo perché ha la vulva o il pene.
Lo adorerete, comunque sia, che sia maschio o femmina. Gli vorrete un bene infinito, senza che vi importi del colore dei suoi capelli o se assomiglia di più alla mamma o al papà. Lo amerete perché è vostro, perché è un bebè, perché ha bisogno di voi e perché merita tutto, tutta la felicità che potete dargli… Tutto il resto è secondario.
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