Che cosa significano le perdite nel primo trimestre di gravidanza?

Quando in gravidanza si verificano delle emorragie, è sempre bene rivolgersi al proprio medico. Che cosa significano le perdite nel primo trimestre di gravidanza?
Che cosa significano le perdite nel primo trimestre di gravidanza?

Ultimo aggiornamento: 06 ottobre, 2019

In qualunque fase della gravidanza, le perdite vaginali sono fonte di preoccupazione. Vanno sempre considerate un buon motivo per ricorrere alla consultazione di un medico. A volte si tratta di problemi di piccola entità, ma, in altri casi, possono essere dovuti a motivi più gravi. Che cosa significano le perdite nel primo trimestre di gravidanza?

Molte donne si trovano ad affrontare una situazione come questa durante i primi mesi della gestazione. Come possiamo immaginare, si tratta di un sintomo allarmante: di conseguenza, è importante che siamo in grado di riconoscerlo. Per sapere con maggior sicurezza se può costituire o meno una fonte di preoccupazione, nelle righe che seguono vi diciamo che cosa significano queste perdite.

La prima cosa che dobbiamo osservare è la quantità di sangue, così come il suo colore. Allo stesso tempo, è importante prestare attenzione alla possibile comparsa di altri sintomi. Per esempio, se, oltre a delle perdite, è presente dolore addominale o altri sintomi dall’origine sconosciuta. Inoltre, altrettanto importante è saper interpretare correttamente i disturbi: a volte la loro comparsa ci avvisa di un particolare problema.

A che cosa sono dovute le perdite nel primo trimestre di gravidanza?

Le possibili cause delle perdite nel primo trimestre di gravidanza sono molteplici

Anche se, a volte, le perdite durante il primo trimestre possono costituire un sintomo di piccola entità, è sempre necessario ricorrere a uno specialista.

Si raccomanda caldamente che il medico possa verificare lo stato della gravidanza e controllare la sua evoluzione. L’emorragia, lieve o grave che sia, può possedere diversi significati, come, per esempio, quelli che seguono.

L’embrione si sta impiantando

Generalmente, queste perdite si verificano tra le prime quattro e sei settimane di gestazione. Si presentano in maniera naturale quando l’ovulo fecondato cerca di impiantarsi nella parete dell’utero. A volte, questo impianto sfiora il tessuto, provocando una piccola emorragia.

Nella maggior parte dei casi, a questo punto non sappiamo ancora di essere incinte. Per questa ragione, può accaderci di scambiare queste perdite con quelle mestruali. Si tratta di una emorragia di lieve entità, di colore rosaceo o marrone. A volte è accompagnata da un lieve dolore addominale.

Si è verificata una gravidanza ectopica

La gravidanza ectopica è quella che si presenta quando l’embrione si impianta al di fuori della cavità uterina. In questo caso, possono verificarsi perdite di sangue accompagnate da forte dolore addominale. Generalmente, questo tipo di impianto fallito è localizzato nella tuba e quasi mai la gravidanza arriva a buon fine.

A causa della complessità della situazione, le perdite sono lievi e il colore è piuttosto scuro. Tuttavia, quando il processo provoca la rottura della tuba, le perdite vaginali possono essere abbondanti. Il dolore può essere molto intenso nella parte bassa dell’addome, ma anche nelle spalle e nella regione lombare. Può verificarsi un’emorragia abbondante, giorni prima che compaia il dolore.

Perdite nel primo trimestre di gravidanza: comparsa dell’ematoma uterino

Quando si verificano delle perdite nel primo trimestre di gravidanza, è bene rivolgersi al medico

L’ematoma uterino consiste nell’accumulo di sangue in un qualche tessuto dell’utero. Si tratta di un fenomeno comune durante le prime settimane di gestazione, che, alla sua rottura, potrebbe provocare un’emorragia. Quando accade, le perdite di sangue sono abbondanti, ma in genere non provocano dolore. Questo genere di sofferenza scompare con il riposo.

Aborto spontaneo

Un aborto spontaneo può provocare forti emorragie e dolore addominale. Di fronte a questi sintomi è necessario un controllo medico, che possa verificare l’eventuale presenza di un’apertura nel collo dell’utero. Dopo che è stato accertato il buono stato di salute del feto, vi verrà indubbiamente prescritto un periodo di riposo, fino alla scomparsa dell’emorragia.

Per quanto si tratti di una conclusione tragica, l’aborto spontaneo è una complicazione molto frequente in gravidanza. Almeno la metà delle fecondazioni si concludono con un aborto, al punto che possono accadere anche a nostra insaputa. Le cause sono diverse e, a volte, sono dovute alla combinazione di vari fattori.

Sviluppo di una gravidanza molare

Anche se è poco frequente, la gravidanza molare può costituire la causa delle perdite durante il primo trimestre di gravidanza. Le perdite vaginali possono essere intermittenti e lievi, ma possono anche presentarsi sotto forma di un’emorragia abbondante. Un altro sintomo è la crescita dell’addome, anche quando il processo è in corso da poche settimane.

Questa gravidanza è dovuta a una fecondazione anormale, che dà luogo alla crescita dell’utero in maniera deforme. Nessuna gravidanza molare arriva a termine: di conseguenza, si verifica l’aborto, che provoca un’ulteriore emorragia. In generale, i sintomi di questa gravidanza non provocano dolore.

Altre cause delle perdite nel primo trimestre di gravidanza

  • I cambiamenti ormonali generano perdite nel periodo del ciclo corrispondente a quello della mestruazione.
  • Anche alcune infezioni vaginali possono dare luogo alle perdite: per esempio, la candidosi o infezioni a trasmissione sessuale.
  • Anche i graffi provocati da un esame medico o da rapporti sessuali possono provocare delle perdite, a causa dell’aumento di afflusso di sangue nella regione del collo dell’utero.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.