La teoria dell'attaccamento di John Bowlby

La teoria dell'attaccamento di John Bowlby

Ultimo aggiornamento: 19 ottobre, 2017

La teoria dell’attaccamento di John Bowlby (1907-1990) sostiene che il bebè ha la necessità innata di trovare, almeno in un adulto, l’affetto e l’attenzione di cui ha bisogno per il proprio sviluppo fisico, emotivo e cognitivo.

Vuole essere accarezzato, nutrito, preso in braccio, protetto… Ha bisogno di conoscere il mondo in cui vive e le persone che sono al suo fianco.

Con lo scopo di imparare a vivere come i propri simili, reclama l’attenzione degli individui più esperti, coloro che rispondono sempre alle sue richieste: i genitori.

Per riuscire a richiamare l’attenzione e fare in modo che l’adulto di cui ha bisogno accorra, utilizza dei mezzi di espressione sottili ed efficaci come, ad esempio, il pianto.

Noi di Siamo Mamme vi suggeriamo di utilizzare la teoria dell’attaccamento come base fondamentale per l’educazione di un bambino felice ed emotivamente forte. Per questa ragione riassumeremo alcune delle principali idee di John Bowlby sui neonati e sulla loro figura di attaccamento.

Neonato che sorride al padre, esempio dell teoria dell'attaccamento di John Bowlby

Cos’è l’attaccamento?

L’attaccamento è il legame che si instaura tra un bambino e i suoi genitori o tutori. È un vincolo emotivo che dà al piccolo la possibilità di formare la propria identità nel tempo.

Si dice che il suo apprendimento e la sua capacità di rispondere agli eventi futuri cambino a seconda degli stimoli che riceve dall’ambiente.

Secondo la teoria dell’attaccamento di John Bowlby il timore, l’ansia o la sicurezza del bambino sono definiti dal tipo, dalla qualità e dalla quantità di attenzione, amore e affetto che riceve da parte della figura, o delle figure, di attaccamento: la mamma, il papà o, in generale, la persona che si prende cura di lui.

Altre particolarità dell’attaccamento e della figura di attaccamento

L’attaccamento si basa su fiducia, cura, sicurezza emotiva, affetto, protezione, necessità di risposta e sul contatto con un altro essere umano.

La figura di attaccamento è come un rifugio sempre sicuro che sosterrà il bambino durante l’apprendimento. Gli fornirà l’appoggio che gli darà sicurezza e il sostegno al quale si aggrapperà per sperimentare e crescere.

Quando un bambino è con la sua figura di attaccamento non ha paura, si sente felice e prova il desiderio di apprendere. Sa che non potrà accadergli niente di male perché è sotto la supervisione di persone che lo amano e lo proteggono.

In presenza della figura di attaccamento, tende a cimentarsi in cose nuove. Sa che, davanti al più piccolo pericolo o timore, potrà correre a rifugiarsi tra le braccia dell’adulto che si prende cura di lui.

La sensibilità che ha l’adulto verso le necessità affettive del bambino determinerà il suo stato emotivo e la sua personalità futura: “Chi sono?”, “Come mi comporto?”, “Quali sono le mie reazioni?”, “Quali valori mi definiscono come persona?”, ecc.

Tutti insieme sotto alle coperte

La teoria dell’attaccamento di John Bowlby

La teoria dell’attaccamento di John Bowlby è supportata da numerosi studi scientifici nel campo della psicoanalisi, dell’evoluzione e dell’etologia. Anche se nella sua epoca ha incontrato molti detrattori, al giorno d’oggi costituisce un assioma che è impossibile non seguire.

I bambini educati seguendo tale teoria diventano adulti felici, emotivamente forti e indipendenti. Sono persone sicure di sé, che hanno fiducia nelle proprie qualità e affrontano l’avvenire in maniera positiva, senza timori.

Quando si cresce un bambino attraverso l’attaccamento, lo si cresce con amore, pazienza e tenerezza. Gli vengono trasmessi i migliori valori e gli si offre la libertà di apprendere in autonomia.

I genitori e i familiari che tengono conto dell’attaccamento per l’educazione dei figli dedicano loro il tempo necessario e sempre di qualità. In questo modo i piccoli possono comprendere l’importanza della famiglia, delle relazioni di cordialità tra persone, dell’affetto e del rispetto, della gratitudine e della bontà…

Sanno quanto possono insegnare le carezze, le frasi dolci e affettuose, gli elogi.

L’attaccamento nell’infanzia allontana la timidezza, rafforza e prepara l’essere umano alla vita.

Tenetelo presente al momento di educare i vostri figli.


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