10 errori comuni quando si applica la protezione solare ai bambini
Alcune persone spesso commettono errori quando applicano la protezione solare ai bambini e dovrebbero sapere qual è la loro portata.
Questo prodotto è diventato uno dei cosmetici più importanti per l’uso quotidiano, in quanto è un elemento essenziale per prevenire i danni causati dai raggi solari.
Per sfruttare al meglio questa protezione, non perdete tutti i suggerimenti che abbiamo per voi.
Gli errori più frequenti quando si applica la protezione solare ai bambini
L’uso dei filtri solari è una delle principali strategie di prevenzione e cura delle malattie della pelle. La sua azione blocca i raggi ultravioletti (UV) previene l’invecchiamento cutaneo, le ustioni e il cancro della pelle.
Tuttavia, quando si commettono errori al momento dell’applicazione, l’efficacia del prodotto diminuisce notevolmente. Di seguito, condividiamo gli errori più comuni e come evitarli.
1. Applicare la quantità sbagliata
Per ottenere il livello di protezione solare desiderato è fondamentale applicare la dose corretta, ovvero 2 mg per cm 2 di pelle esposta, che equivalgono a 6 cucchiaini per un corpo medio.
Se non ne viene applicato abbastanza, il fattore di protezione solare (SPF) del prodotto diminuisce in modo esponenziale. Pertanto, il modo migliore per sfruttare i benefici delle creme solari è semplicemente usarle.
2. Tralasciare alcune parti del corpo
Alcune delle aree del corpo di solito non vengono prese in considerazione quando si applica la protezione solare:
- Labbra.
- Palpebre e sopracciglia.
- Orecchie.
- Parte posteriore del collo.
- Cuoio capelluto.
- Piedi.
- Ascelle.
Si precisa che il capello ha una funzione protettiva e regolatrice della temperatura del capo. Pertanto, quelli con capelli radi o corti sono più vulnerabili alle ustioni del cuoio capelluto.
3. Non scegliere la protezione solare giusta
È essenziale accertarsi che la protezione solare copra la pelle contro un ampio spettro di radiazioni UV. I raggi UVA sono la causa principale del fotoinvecchiamento, mentre gli UVB sono associati alle scottature e al cancro della pelle.
Un’altra informazione fondamentale è sapere se il prodotto è impermeabile.
Non fate affidamento sulla convinzione che una crema solare con SPF 15 sia più che sufficiente. Attualmente, si consiglia che il prodotto abbia un SPF 50 o superiore.
4. Applicarla sulla pelle al momento dell’esposizione al sole
Le creme solari devono essere applicate sul corpo e sul viso almeno mezz’ora prima dell’esposizione alla luce solare. Questo perché impiegano tempo ad assorbirsi e, quindi, la pelle rimane esposta senza la necessaria protezione per alcuni minuti.
Oltre a questa precauzione, è fondamentale riapplicare il prodotto ogni due ore o prima se c’è attrito con l’asciugamano, si fa esercizio fisico intenso o la pelle si bagna (dopo aver sudato molto o durante il bagno).
5. Ritenere che nelle giornate nuvolose non sia necessario applicare la protezione solare
Esistono diversi modi per esporsi ai raggi del sole, come gli sport all’aria aperta, una semplice passeggiata durante il giorno o mangiare in terrazza.
La radiazione UVA ha la capacità di passare attraverso nuvole, ombrelli e vetri. Si riflette anche nell’acqua e nella sabbia.
Pertanto, è importante applicare la protezione solare tutti i giorni, anche nelle giornate nuvolose e anche quando si è sotto l’ombrellone. Questo perché il 90% dei raggi UV penetra nelle nuvole durante tutto l’anno.
6. Dimenticarsi di applicarla ogni due ore
In generale, si consiglia di applicare la protezione solare almeno 30 minuti prima dell’esposizione diretta al sole. Una volta all’esterno, l’applicazione va ripetuta al massimo ogni due ore per mantenere gli effetti protettivi del prodotto. Anche i balsami per le labbra che contengono filtri solari dovrebbero essere applicati abbastanza spesso, soprattutto se si mangia o si beve.
7. Usare la stessa protezione sul corpo e sul viso
In commercio esistono varie formule pensate per tutti i tipi di pelle (secca, grassa o mista) e per diverse zone del corpo. Questo perché la pelle del viso è più sensibile e richiede componenti specifici che non provocano irritazioni o aggressioni.
8. Mettere il profumo ai bambini prima di esporsi al sole
Il profumo può generare alcune reazioni allergiche se combinato con l’esposizione al sole. Inoltre, c’è il rischio di sviluppare macchie nelle aree fotoesposte.
Infatti, le creme solari per bambini di solito non contengono profumi, per ridurre il rischio di dermatiti da contatto.
9. Usare creme solari delle estati precedenti
Le creme solari hanno una data di scadenza come qualsiasi altro prodotto cosmetico. Infatti, se la data di scadenza è trascorsa o l’odore e il colore sono cambiati, si consiglia di interromperne l’uso.
Questo perché la loro funzione è ridotta e c’è una maggiore probabilità di problemi dermatologici con l’uso.
10. Credere che le camicie bagnate proteggono dal sole
C’è un mito secondo cui quando i bambini sono in acqua con la maglietta, non necessitano di crema solare. Chiaramente non è così. Attualmente vengono commercializzati tessuti specifici che hanno fattori di protezione solare.
I capi devono riportare in etichetta la sigla UPF (Ultra Violet Protection), accompagnata dal numero del fattore di protezione in loro possesso.
L’importanza di correggere gli errori quando si applica la protezione solare ai bambini
Applicare correttamente la protezione solare non solo ritarda i segni dell’invecchiamento cutaneo, ma anche lo sviluppo di patologie legate ai raggi ultravioletti.
Oltre a rinforzare la protezione, è consigliabile mantenere una corretta idratazione e indossare indumenti che coprano quanto più possibile la superficie cutanea.
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