11 benefici della stimolazione acquatica per i bebè
La stimolazione acquatica per i bebè è nota anche come “acquaticità neonatale“. Si tratta di un metodo che consiste nell’adattamento all’acqua attraverso l’impiego di giochi, canzoni ed esercizi. Di solito viene adattato per la comprensione del piccolo in tenera età.
È molto importante chiarire che, nello sviluppo di questa attività, la presenza dei genitori assumerà il ruolo principale. L’obiettivo consiste nel far sviluppare al bebè gli organi fondamentali del suo corpo. Inoltre, il contatto con l’acqua non solo permette di riconoscere il proprio “io corporeo”, ma apporta anche molteplici benefici.
Benefici della stimolazione acquatica per i bebè
Rafforzare il vincolo tra la madre o il padre e il bebè
La percezione del bebè nei suoi primi mesi di vita consiste nel mettere in relazione il proprio corpo con quello dei genitori. A partire da questo legame, è in grado di comprendere il proprio corpo e le caratteristiche dell’ambiente che lo circonda.
Condividere l’esperienza in acqua offre sicurezza al bebè, particolarmente importante per stabilire future relazioni interpersonali. Attraverso questa pratica, si rafforzano i legami familiari.
L’affettività è molto importante per lo sviluppo della sicurezza e dell’autostima. Questo aspetto si intensificherà a ogni lezione, perché il contatto corporeo sarà costante.
Favorisce lo sviluppo sensoriale
Le sensazioni che il bebè sperimenta in acqua consentono al suo sistema di accedere alle informazioni fornite dall’ambiente che lo circonda. In altre parole, ha inizio un’elaborazione razionale nell’ambito dei sensi. Le attività che si sviluppano vengono verificate dal sistema nervoso attraverso i sensi, in modo da creare sensazioni e percezioni.
Sviluppa la muscolatura
In questo caso, rafforzando il tono muscolare, si ottengono il bilanciamento, l’equilibrio e l’assunzione delle diverse posture del corpo. Questo genere di stimolo lo aiuterà a camminare, quando arriverà il momento.
In acqua non esiste alcuna difficoltà nel sollevare il bebè, perché il peso corporeo diminuisce fino al 90%. Questa caratteristica dell’acqua permette movimenti, posture, giochi e sensazioni diversi da quelli che si possono fare quando non si è immersi in un liquido.
Di conseguenza, il bebè è in grado di realizzare movimenti che sfidano la gravità, come salti e giravolte. Inoltre, può apprendere nozioni fisiche come il galleggiamento, la propulsione, lo spostamento, l’equilibrio, la resistenza, ecc.
Migliora l’apparato respiratorio
L’immersione in acqua aiuta a migliorare la capacità respiratoria.
Rafforza il sistema immunitario
Promuove il rafforzamento delle difese contro le infezioni, come quelle da virus e batteri, che possono colpire il bebè.
Favorisce la psicomotricità
La stimolazione acquatica contribuisce allo sviluppo delle abilità motorie, espressive e creative attraverso il corpo. Permette di esplorare nuove conoscenze e arricchire le esperienze motorie. L’acqua consente al bebè di ampliare le sue possibilità di movimento e lo rende capace di indagare e scoprire nuove attività per sviluppare nuove competenze. Un po’ alla volta, il bebè apprende, sperimentando e interagendo con questo mezzo. Se gli viene fornito un mezzo diverso dal quale osservare, continuerà ad ampliare il suo apprendimento e il suo sviluppo intellettuale ne risulterà stimolato.
Stimola la percezione visiva e tattile
Dentro l’acqua molte cose sono differenti. Tra queste, la percezione. Per questa ragione, il bebè può sperimentare un altro genere di sensazioni e modelli visivi, sviluppando, allo stesso tempo, le sua abilità tattili.
Aiuta a rilassarsi
La stimolazione acquatica ha proprietà rilassanti. Questo aspetto vale per i bambini come per gli adulti. Un buon bagno ci aiuta a conciliare il sonno.
È un’eccellente preparazione per il nuoto
Il contatto con l’acqua in età precoce fornisce al bebè la possibilità di imparare a nuotare. È molto importante che i bambini sappiano nuotare, ma è anche un incentivo per avviare un’attività sportiva.
Aumenta l’appetito
Sappiamo tutti che la permanenza in acqua aumenta il nostro appetito. Ai bebè capita la stessa cosa: quando usciranno dall’acqua, il loro appetito sarà maggiore.
Stimola la sua coscienza
La sperimentazione di posture e posizioni attraverso il proprio corpo permette al bebè di rafforzare il suo stato di coscienza. Inoltre, svilupperà concetti come sopra, sotto, fuori, dentro, avanti, indietro, immergere, galleggiare, iniziare, terminare…
Raccomandazioni per iniziare la stimolazione acquatica
- Personale qualificato. È raccomandabile metterci nelle mani di professionisti idonei con esperienza nell’acquaticità neonatale.
- Piscine. Le piscine devono essere di uso esclusivo per i bebè, la cui acqua ha subito gli adeguati trattamenti. Dovrebbero preferibilmente essere prive di cloro, e sono particolarmente raccomandate quelle che hanno subito trattamenti a base di sale. Inoltre, la temperatura deve collocarsi tra i 32° e i 34°, per evitare possibili danni alla mucosa, alla pelle e agli occhi del bebè.
- Sensibilità. Si raccomanda di evitare la fretta o traguardi da raggiungere rigorosamente. Ogni bebè ha bisogno del suo tempo per apprendere e migliorare. I progressi di ogni bambino saranno diversi, e non tutti ne trarranno vantaggio alla stessa maniera. Deve essere il programma acquatico ad adattarsi alle caratteristiche del bebè; mai il contrario.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Latorre García, J., Sánchez-López, A. M., Baena García, L., Noack Segovia, J. P., & Aguilar-Cordero, M. J. (2016). Influencia de la actividad física acuática sobre el neurodesarrollo de los bebés: revisión sistemática. Nutrición Hospitalaria, 33, 10-17. http://scielo.isciii.es/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0212-16112016001100002
- Moreno, J. A., & De Paula, L. (2005). Estimulación acuática para bebés. Revista iberoamericana de psicomotricidad y técnicas corporales, 20, 53-82.
- Moreno, J. A., & De Paula, L. (2005). Actividades Acuáticas para el primer año de vida del bebé. In II Congresso Internacional de Atividades Aquáticas. Murcia: Instituto UP de Ciências Del Deporte.