La cantante Adele racconta della sua depressione post-partum
La depressione post-partum è un disturbo che colpisce migliaia di donne in tutto il mondo: si tratta di qualcosa che potrebbe accadere a chiunque. In questo articolo vi parleremo dell’esperienza della cantante Adele con la depressione post-partum.
In un numero delle rivista Vanity Fair, la cantante parla della sua gravidanza e di come è stata la nascita di suo figlio Angelo. Il bambino, che ora ha 4 anni, è il suo amore e la sua ispirazione, ma dopo la sua nascita la madre ha passato dei momento difficili.
Adele è una donna dell’età di 28 anni che ha vinto 10 Grammy Award e un Oscar. È nota per la sua pluripremiata canzone Skyfall, diventata famosa grazie all’omonimo film di James Bond. Attualmente si dedica alla musica e alla maternità, ma è preoccupata dal tabù che circonda la depressione post-partum.
“Ero ossessionata dal mio bebè. Mi sentivo inadeguata; sentivo di aver preso la peggior decisione della mia vita”.
– Adele –
Secondo quanto rivelato dall’artista stessa, Adele non ha alcuna paura di parlare della propria sofferenza, ma, al contrario, desidera che altre madri si sentano libere di farlo. Questo disturbo viene talvolta trattato con durezza, come se le donne non avessero il diritto di stare male e di esprimerlo.
Adele e la depressione post-partum
Adele dichiara che la sua esperienza con la depressione post-partum in Inghilterra significava che non desiderava avere un figlio. Aveva paura di poter fare del male al proprio bebè. Non sentiva la soddisfazione derivata dal pensare che, come madre, stesse facendo un buon lavoro.
Tuttavia, non disse nulla a nessuno e provò molta paura. Suo marito le consigliò di cercare in altre donne l’aiuto di cui aveva bisogno. All’inizio oppose resistenza, ma poi rimase sorpresa nel venire a conoscenza della grande quantità di donne che si trovavano nella stessa situazione. In questo caso, non solo vivevano la medesima esperienza, ma avevano la stessa paura di raccontarla.
Ciononostante, Adele racconta che quattro delle sue amiche che provavano le stesse sensazioni non si vergognavano di parlarne. Lei non ebbe il coraggio di assumere antidepressivi, ma, invece, si lasciò ispirare da quelle donne che possedevano una maggiore pazienza. In particolar modo, si vide riflessa nel coraggio delle donne incinte che avevano altri bambini.
La decisione di superare la sua depressione post-partum
Anche se la maggior parte delle canzoni di Adele sono tristi e malinconiche, lei assicura che non corrispondono alla sua personalità. Ciononostante, la morte di suo nonno è stata per lei un periodo difficile, per superare il quale ha dovuto ricorrere a una terapia.
In questa occasione stava sentendo qualcosa di simile e così decise di affrontare la situazione: “Mi regalerò un pomeriggio tutto per me, senza il mio bebè!”. Questa osservazione non piacque alle amiche di Adele, che per questo motivo, la giudicarono negativamente.
Inoltre, Adele spiega che parlare con qualcuno durante questa fase non è di alcuna utilità, perché si è stanche e ci si sente giudicate da tutti. Uno dei suoi più grandi problemi consisteva nel fatto che si sentiva colpevole di condurre la sua vita professionale e, allo stesso tempo, la maternità. In questo caso, nessuno poteva aiutarla né tanto meno comprenderla.
Si accorge che passare una giornata senza suo figlio la fa sentire male, ma non farlo è molto peggio. Lo porta sempre con sé nelle sue tournée, cerca di svolgere onestamente il proprio ruolo e di non preoccuparsi. Tuttavia, soffre ancora quando non riesce a tornare a casa in orario per mettere a letto suo figlio. Adele non supera l’idea di non essere all’altezza della situazione, di non essere la migliore delle madri.
Adele non cambia idea: la maternità non le piace
La cantante confessa che le piacerebbe fare altro, che ogni minuto che riesce a strappare per se stessa è benedetto. Le fanno i complimenti per la sua decisione di diventare madre nel bel mezzo della sua carriera di successo, ma lei dice che il vero coraggio appartiene alle persone che non hanno figli. Ritiene che le persone che non sentono la pressione di diventare genitori siano più coraggiose.
“Amo mio figlio più di qualunque altra cosa, ma, nella quotidianità, se ho a disposizione un minuto o due, mi piacerebbe fare ciò che ho voglia e quando ne ho voglia. Mi sento così ogni giorno”.
– Adele –
Per quanto riguarda la sua depressione, afferma che sia il suo biglietto per uscire di prigione. Finché continuerà a soffrire per questa ragione, potrà ancora avere uno spazio per liberarsi. Dice di non volere altri figli, che con suo figlio e la figlia del suo fidanzato si sente a posto. Tuttavia, ultimamente si sta diffondendo la voce di una nuova gravidanza di Adele.
Immagine di copertina tratta dalla pagina Facebook di Adele
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