Come capire le necessità di un bebè che non piange?

Il pianto è l'ultima risorsa del neonato, è possibile che abbia fame ma che non scoppi in un pianto disperato finché questa necessità non diventi insopportabile.
Come capire le necessità di un bebè che non piange?
Elena Sanz Martín

Revisionato e approvato da lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2023

Nella maggior parte dei casi, quando un bebè non piange è perché tutte le sue necessità sono soddisfatte. Tuttavia, non tutti i neonati sono uguali, e ad esempio il vostro potrebbe avere fame o freddo ma non esprimerlo con il pianto.

Fin dalla sua nascita, il neonato inizia a comunicare, anche se il suo linguaggio è difficile da decifrare. Il pianto è la risorsa principale di un neonato, per esprimere i suoi sentimenti e necessità, ma ci sono bambini che, per indole, non piangono quasi mai.

Come interpretare i bisogni di un neonato che non piange?

Il pianto del neonato

Il pianto è l’ultimo segnale di fame del neonato, pertanto è possibile che sia affamato da tempo senza manifestarlo. Quando lo sente piangere, la mamma può identificare la sua necessità, ma dovrebbe essere in grado di capirlo anche senza questa “sirena” d’allarme.

Spesso il pianto del neonato è sinonimo di fame o di sonno, anche se può piangere per dolore e, a volte, senza una ragione apparente.

A volte, siamo tranquilli del fatto che il bambino sia tranquillo e non stia piangendo. Eppure, anche se non piange, non significa che vada tutto bene. L’ideale è tenere sotto controllo le sue necessità, tenere a mente l’ora della pappa e da quanto tempo non controlliamo il pannolino.

Ma attenzione. È sempre un errore far passar fame a un neonato e, soprattutto, dargli da mangiare mentre piange.

Fondamentalmente, la madre dovrà imparare a soddisfare le necessità del suo piccolo, cercando di interpretare la sua maniera di comunicare. Perrtanto, se aspettiamo sempre che il bebè pianga prima di farlo mangiare, questo potrebbe ostacolare l’allattamento.

Infatti, non è consigliato allattare il neonato nel momento di maggiore ansia, proprio quando la fame l’ha fatto piangere disperato.

Alcuni segnali che indicano che il bebè ha fame anche se non piange

Come riconoscere che un neonato ha fame se non piange

Il pianto è l’ultima risorsa del neonato, è possibile che abbia fame ma che non scoppi in un pianto disperato finché questa necessità non diventi insopportabile.

In altre parole, quando il neonato manifesta la sua necessità in modo violento è possibile che abbia avuto fame per molto tempo. Per evitare che passi più tempo del necessario senza mangiare, è importante che facciamo attenzione ai seguenti segnali.

Come riconoscere la fame quando il neonato non piange

1. Gira la testa cercando il seno

Questo è un segnale particolare dei neonati, molto frequente e facile per interpretare le loro necessità. Quasi tutti i neonati fanno questo gesto, perché è istintivo cercare il capezzolo della madre per alimentarsi. Quando li vediamo fare questo gesto, sapremo che hanno fame.

2. Si muove molto, è inquieto

Un altro segnale frequente di un bebè che ha fame è che si muove molto, indicando che gli manca qualcosa. Potrebbe aver fame e, spesso, si agita e inizia a girare la testa per cercare la madre. Se continua ad essere agitato dopo aver mangiato, allora dovrete cercare qualche altra causa della sua inquietudine.

3. Sembra che si stia succhiando la lingua

È facile notare nei neonati un rumore come se stesse ciucciando qualcosa. Possiamo anche notare che mette la bocca nella posizione di suzione. Questa è un modo di riconoscere che ha fame, soprattutto quando si sta avvicinando l’ora della poppata.

L’allattamento è il momento in cui si genera un vincolo speciale fra madre e figlio, che imparano a conoscersi meglio. È il primo legame d’amore che permette ad entrambi di riconoscere i sentimenti e le necessità dell’altro.

Questa connessione fra madre e figlio è speciale, importante e permanente ed è fondamentale per la madre, per interpretare le necessità del suo piccolo finché non saprà esprimersi a parole.

Anche quando sarà più grande, potrebbe non esprimere la fame o altre sensazioni, per questo è così importante imparare a conoscere nostro figlio e ad interpretare le sue esigenze.

Le conseguenze di alimentare il neonato che piange per la fame

Neonato piange per la fame

Come abbiamo già accennato, è meglio non aspettare l’ultimo momento per dare da mangiare al nostro piccolino. La reazione di pianto per colpa della fame può essere accompagnata da molta ansia, il bebè non sa che la mamma sta arrivando con il latte. Ovvero, potrebbe agitarsi troppo perché ha aspettato a lungo e le conseguenze potrebbero essere le seguenti:

  • Si agita e si può strozzare con il latte.
  • Si agita troppo e si stanca di succhiare.
  • A causa della respirazione agitata, manda giù molta aria che provoca gas e coliche, che saranno difficili da superare per tutta la famiglia, perché in genere provocano pianti disperati.
  • Nella madre, il pianto del neonato può provocare un grande stress, che influenzerà la produzione di latte. Questo fa sì che non sia sufficiente per soddisfare la fame del bambino.
  • Mentre il bambino piange e si agita, tende a staccarsi dal capezzolo in modo brusco piangendo, questo può ferire il capezzolo della madre.

I segnali che indicano che il bebè ha fame non saranno sempre gli stessi. Con il tempo, ogni bambino manifesterà la fame in modo individuale ed è compito della madre capire il suoi segnali.

È molto importante non lasciar piangere il bambino per molto tempo prima di dargli da mangiare. E se dovesse capitare, è meglio calmarlo prima di dargli la poppata.


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