Come iniziare lo svezzamento senza morire nel tentativo?
Spesso, iniziare lo svezzamento rappresenta una delle sfide più difficili per i genitori, dal momento che si tratta di una decisione che viene condizionata da numerosi fattori. Per esempio, il fatto che madre e figlio siano rimasti uniti così a lungo da questo legame può impedire che il cambiamento sia desiderato e, soprattutto, privo di complicazioni.
Tuttavia, iniziare lo svezzamento e portarlo avanti con serenità e senza troppi problemi è più che possibile.
Senza dubbio, l’essere madre comporta un’infinità di emozioni, sentimenti ed esperienze, a partire dal concepimento. Tra questi, la connessione più grande che viene a stabilirsi è l’allattamento. Si tratta di uno dei legami più profondi che si creano durante i primi mesi di vita. Inoltre, costituisce la principale fonte di alimentazione del bebè, che nessuna madre desidera trascurare.
Da una parte, nei casi in cui si parla di uno svezzamento precoce, ci riferiamo a quelle madri che producono poco latte, motivo per cui il bebè non si sente soddisfatto. Questa situazione fa sì che il neonato debba ricevere un’alimentazione complementare costituita da latte artificiale. Di conseguenza, lo svezzamento è più veloce e più facile da realizzare.
Esiste un tipo di svezzamento che nasce per volontà propria del bebè, che smette di mostrare interesse oppure di poppare spesso e gli risulta facile rimanere ben nutrito. In questi casi si può introdurre un’alimentazione a base di latte artificiale o cibi solidi a partire dal sesto mese di vita.
La sfida di iniziare lo svezzamento senza morire nel tentativo
Non esiste un’unica indicazione scientifica su quale sia l’età migliore per iniziare lo svezzamento, anche se l’indicazione generale è quella di iniziarlo verso i 6 mesi. Di conseguenza, lasciando da parte i casi più speciali, è importante sapere che si tratta soprattutto di una decisione personale. Tuttavia, nonostante cominci per nostra volontà, lo svezzamento può trasformarsi in una vera e propria sfida, a causa di vari fattori.
Elenchiamo di seguito una serie di suggerimenti utili per iniziare lo svezzamento senza morire nel tentativo.
- È possibile che il nostro bebè pianga molto o dorma poco a causa della dipendenza da allattamento, non perché abbia davvero fame, visto che mangia molto spesso. Per questo motivo, non dobbiamo aver paura di fargli patire la fame perché non lo allattiamo.
- Un po’ alla volta, il bebè si adatterà alle abitudini della madre, nel caso in cui si tratti di una donna che lavora. Presto l’allattamento diventerà un complemento della sua dieta, non più il pasto principale. Separarci un po’ da lui potrebbe contribuire a far sì che si abitui a non ricevere il seno in ogni momento.
- Sostituite l’allattamento con un altro alimento. Vale a dire che, quando vi accorgete che vuole il seno, dategli qualcos’altro, in modo che possa adattarsi progressivamente al cambiamento. Così permetterete al bambino a iniziare a riconoscere altri sapori e consistenze, che potranno arrivare a piacergli tanto quanto il latte materno.
- Riconoscete le vostre stesse emozioni: se vi sentite suscettibili o pensate di stargli facendo male, armatevi di coraggio. Piangete pure, se è necessario, ma non ingannate voi stesse. È possibile che il bambino sia tranquillo e che siate voi, invece, a complicarvi le cose.
- Se sentite che vi state pentendo di ciò che state facendo, pensate ai benefici che ne derivano. Godrete di un po’ di libertà in più e potrete riposare più spesso e più a lungo. Inoltre, entrerete in una fase di recupero totale del vostro corpo, e il vostro bambino inizierà a diventare più indipendente.
- A volte, la madre è decisa a cominciare lo svezzamento, ma il bebè non vuole collaborare. In questi casi, si raccomanda di passare più tempo insieme e di tentare di indirizzare le energie del piccolo verso altre attività. In questo modo potrete mantenere la connessione tra madre e figlio, senza, però, che questa volta si metta di mezzo il seno. Il bambino sentirà la presenza della madre anche se lei non lo starà allattando.
- Se è necessario, chiedete aiuto. Quando il bambino non dipenderà più così tanto dal seno, potrete svolgere altre attività insieme agli altri membri della famiglia.
- Ricordate che le sfide che vi attendono sono tante: abbandonare il pannolino, portarlo all’asilo nido, introdurre nuovi alimenti nella sua dieta… Pertanto, è bene che ve la prendiate con calma e vi abituiate all’idea che questa crisi verrà sostituita da un’altra e poi da un’altra ancora, per molto tempo.
- Nei casi in cui la madre sia incinta o soffra di qualche malattia, è preferibile salvaguardare la salute di entrambi. Di conseguenza, è assolutamente necessario intervenire con determinazione per iniziare in fretta lo svezzamento.