Cosa significa un sanguinamento durante la gravidanza?
Una delle cose più spaventose che possono capitare è il verificarsi di un sanguinamento durante la gravidanza. Non sempre le perdite moderate di sangue significano qualcosa di negativo, soprattutto durante il primo semestre.
Quando siete incinte, può capitare di perdere qualche goccia di sangue o di avere episodi simili ad un periodo mestruale. Anche se non è necessariamente qualcosa di grave, se si verifica un sanguinamento dovete riferirlo al vostro medico, per evitare rischi che si possono facilmente prevenire.
Le cause più comuni di sanguinamento durante la gravidanza
1. Perdite da impianto. Nel primo momento del concepimento, quando un ovulo fecondato raggiunge il limite dell’utero, possono verificarsi piccole perdite di sangue che di solito non durano più di un giorno o due e spesso si presentano nei giorni in cui avrebbe dovuto avere luogo il ciclo mestruale. Molte donne confondono questo sintomo con un ciclo moderato, quando in realtà è uno dei segni precoci della gravidanza.
2. Leggero sanguinamento. Quando la gravidanza si trova in una fase un po’ più avanzata (tra le 8 e le 12 settimane), è possibile avvertire mal di schiena, coliche, fastidio nell’area del bacino, infiammazione addominale e un leggero sanguinamento. Ciò è dovuto al fatto che i livelli ormonali non sono ancora abbastanza elevati da fermare i sintomi del periodo mestruale.
3. Sanguinamento dopo i rapporti sessuali. È una delle cause più frequenti delle perdite, non comporta lesioni o qualcosa di cui preoccuparsi. Si verifica perché aumenta la circolazione sanguigna e l’area della cervice si ammorbidisce.
Altre cause del sanguinamento
4. Gravidanza ectopica. Si verifica quando l’ovulo fecondato si impianta fuori dall’utero, di solito in una delle tube di Falloppio. È normale sentire dolori intensi a un lato dell’addome e avvertire nausea e capogiri. Il dolore può scomparire per un po’ ma ritornerà presto.
È una situazione di emergenza che può causare un collasso del sistema riproduttivo. In alcuni casi, è necessario rimuovere la tuba di Falloppio in cui è inserito l’ovulo.
5. Sanguinamento della placenta. Il sanguinamento vaginale e senza dolore può risultare dalla posizione anormale della placenta. In alcuni casi si trova impiantata molto in basso nelle pareti uterine o nel canale cervicale. Se capita, un trattamento a ultrasuoni permette di prevenire qualsiasi rischio per il bambino.
L’anomalia nella localizzazione della placenta può richiedere riposo assoluto e anche l’induzione del parto.
Se la placenta è parzialmente o completamente staccata dalle pareti uterine, si avvertiranno forti dolori e abbondanti sanguinamenti che richiederanno un ricovero immediato in ospedale e cure mediche rigorose.
6. Fibromi uterini. Sono masse formate da tessuti muscolari e fibrosi che si possono trovare dentro o fuori la parete uterina. Alcuni fibromi non interferiscono con la gravidanza, altri invece causano disagi: tutto dipende dalla loro posizione.
È consigliabile rimuoverli prima del concepimento, per evitare il rischio di gravidanze extrauterine, sanguinamenti abbondanti e interruzioni di gravidanza.
Cosa fare se si presentano sanguinamenti durante la gestazione?
- Oltre le 20 settimane è consigliabile rivolgersi al medico non appena possibile.
- Non utilizzate tamponi se si verificano perdite di sangue: usate assorbenti esterni per evitare lesioni maggiori.
- Se il sanguinamento è molto abbondante (con grumi) ed è accompagnato da dolori addominali, mal di schiena e altri sintomi simili a quelli del periodo mestruale, rivolgetevi ad un ospedale per ricevere una diagnosi corretta.
- Non stupitevi se, di fronte ad un sanguinamento prima delle 12 settimane, il consiglio del vostro medico è semplicemente quello di aspettare. Può trattarsi di qualcosa di assolutamente innocuo.
- Dopo gli episodi di sanguinamento durante la gravidanza, di qualsiasi tipo e intensità, è meglio rimanere a riposo per almeno un giorno. Più presterete attenzione a questi segnali, minori saranno le conseguenze.